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 2017  novembre 12 Domenica calendario

L’amaca

Trasformare il lavoro dipendente in lavoro autonomo.
Tutto più snello, più mobile, più easy, più “moderno”, più Leopolda; ma anche più precario, meno tutelato, più esposto alle truffe e all’elusione fiscale, vedi le finte partite Iva o l’uso illegittimo dello strumento (sacrosanto) dei voucher. In questo quadro, che è molto controverso e spacca la sinistra (mondiale) nel profondo, la sentenza di Londra “contro” Uber è davvero storica. Due autisti, inquadrati come autonomi ma lavoratori a tempo pieno, hanno ottenuto dai giudici il riconoscimento di un salario minimo e ferie retribuite. Qualora facesse scuola, la sentenza è destinata a ribaltare non solo il “modello Uber”, ma l’idea stessa che il lavoro sia un materiale deformabile all’infinito, e non conservi – come dire – una sua forma e una sua solidità. Tra le barricate in difesa del vecchio assetto super-normatizzato, legato a un mondo che non esiste più, e lo sbraco liberista ci sono, nel mezzo, praterie di possibilità. Il lavoro della sinistra sarebbe occupare quelle praterie. Lavorare sul lavoro: con caparbietà, laicità, capacità di ascolto, senza che gli opposti estremisti si accusino l’un l’altro di essere servi delle banche oppure mummie della storia. Aprire le orecchie prima di aprire la bocca. Quanti lo fanno, a sinistra?