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 2017  novembre 10 Venerdì calendario

Le luci senza pace. Dopo le sasssate, danni alla struttura delle panchine d’artista Jeppe Hein

Povere Luci d’Artista. Migrate dal centro per andare ad abbellire le periferie sono state prese a sassate – o a pallonate come dice qualcuno – alle Vallette. E adesso appaiono zoppicanti nei giardini di via Roccavione, zona Madonna di Campagna, a un passo da via Stradella, sotto i platani di un giardinetto grosso un pugno. Ecco, in un angolo di città da sempre buio, che è periferia, ma dove i palazzi attorno raccontano di un decoro antico, erano state sistemate le panchine luminose, ovvero le «Illuminated Benches» firmate da Jeppe Hein. Belle. Originali le dodici panchine divise su due isole: basta sedersi e si illuminano. Beh, bastava. Perchè l’altra sera tre delle dodici sedute erano perennemente accese. Altre tre sempre spente. «Ci saltavano sopra i ragazzi» raccontano nei giardini. E se è vero non c’è una prova netta come in piazza Montale. C’è prova, invece, che qualcuno s’è preso una parte dei rivestimenti esterni, quelli che abbelliscono le isole sopraelevate. E che adesso lasciano bene in vista i sostegni delle plance rialzate. Per fortuna piove e oggi nessuno – o quasi – va a sedersi sull’opera. Anche solo per vedere l’effetto che fa.
A mezzogiorno il presidente della circoscrizione, Marco Novello, manda a fare una verifica. Alle sei di sera l’assessora alla Cultura Francesca Leon spiega che «non ci sono evidenze di atti vandalici». Sparizione a parte di qualche metro di lamiere della copertura. E quelli del bar all’angolo con via Stradella, una coppia di ragazzi cinesi, prestano vecchi giornali a chi vuole andare a testare di persona il funzionamento o meno delle «Illuminated Benches» senza infradiciarsi troppo.
Leon, dopo il sopralluogo, conferma: «Effettivamente il rivestimento esterno è stato rovinato». E le panchine sempre accese? «Siccome si trattava di un’opera di non immediata comprensione si era deciso di lasciarne fisse». Che sono diventate tre. E altre tre panchine sono sempre spente. «Ma potrebbe trattarsi di un problema di carattere tecnico» spiega. Contatti, umidità e via dicendo: ma anche questo è da verificare. E devono intervenire i tecnici che le hanno montate, che sanno cioè dove mettere le mani. Non è un problema grave come quello delle Vallette dove i coni gelato vandalizzati – 10 su 18 – sono appena stati risistemati. Dopo polemiche, proteste, dichiarazioni che hanno fatto discutere ieri Leon ha spiegato che domani in piazza Montale le luci restaurate di Vanessa Safavi non verranno lasciate luccicare da sole. In occasione della chiusura della 30ª edizione del Festival «Differenti Sensazioni» alle Officine Caos di piazza Montale alle 18 è previsto un incontro-dibattito cui parteciperanno la stessa assessora, il vicepresidente della Fondazione Fitzcarraldo ed il presidente dell’Ismel Giovanni Ferrero. Tema: «Arte contemporanea e interazione sociale». Sono state invitate le associazioni del territorio, i giovani che hanno partecipato alle attività del Festival, il pubblico e gli operatori coinvolti. Qualche ora prima, invece, alle 15 sempre alle Officine Caos, è prevista la possibilità di «disegnare con la luce» insieme con l’artista Mauro Biffaro l’icona del gelato accompagnata da una frase scelta dai cittadini. Alle 21, Angela Dematté presenterà «Mad in Europe» il gruppo di artisti che lavora sul linguaggio, sulla vergogna, sull’estetica contemporanea e sul significato di libertà. Chiuderà la serata la compagnia di danza contemporanea e teatro fisico «Cie Twain».