La Gazzetta dello Sport, 9 novembre 2017
Arrigo Sacchi metterebbe in campo la coppia Insigne-Immobile contro la Svezia
Gli azzurri se la vedono con la Svezia nello spareggio che vale il Mondiale. Un appuntamento importante per tutto il mondo calcistico italiano, che si sta mobilitando in massa. Il sorteggio ci vedeva nel girone con la Spagna, favorita, così come noi lo eravamo per il secondo posto. Quindi fino a oggi tutto come previsto. Ventura ha fatto buone cose: ha convocato molti giovani, dimostrando coraggio, si è spinto alla ricerca del bello, come soltanto i grandi fanno. Purtroppo la sconfitta a Madrid ha smorzato gli entusiasmi e dato il là a molte critiche che hanno complicato il percorso. Da parte nostra forse un eccesso di ottimismo, o forse un’inferiorità di gioco e di valori, ha permesso alla Spagna di vincere e umiliarci. Da quel momento gli azzurri non hanno più giocato partite convincenti. Il c.t., persona con molte esperienze, sa come vanno le cose in Italia, pertanto non si preoccupa, anzi può trarne vantaggio in futuro.
La Nazionale di solito dà il meglio di sé tra le critiche e il melodramma. Ventura è sempre stato un allenatore positivo e propositivo: continui così, non abbia timori, cerchi soltanto di sfruttare al meglio l’aiuto dal campionato. Ha poco tempo per dare un gioco, le grandi squadre abbondano di stranieri ed è impossibile avere un blocco di calciatori provenienti dallo stesso club. Il c.t. dovrà dare fondo a tutta la propria conoscenza per formare una squadra davvero coesa, determinata e con un’idea di gioco condivisa. Per riuscire nella missione servono giocatori ricchi di entusiasmo, volontà e intelligenza. Persone affidabili e di carattere, preferibilmente da utilizzare nelle posizioni in cui giocano di norma nelle proprie squadre. Anche il modulo, seppure non così decisivo, dovrebbe essere quello praticato in prevalenza nei club. Per ottimizzare il tutto occorreranno giocatori in forma, complementari fra loro.
Forse il sistema più gettonato è il 4-3-3. Oggi il più in forma e di maggiore classe è Insigne, un grande esterno che ha giocato per molto tempo (Pescara e nazionali giovanili) con Immobile, altro ragazzo generoso e in ottima condizione. Candreva nell’Inter è in un buon momento di forma e gioca all’ala destra, così come Insigne a sinistra e Immobile al centro. Mi permetto di dire che Ventura conosce tutti i sistemi di gioco e in questo caso avrebbe poche difficoltà a realizzare le proprie idee. Inoltre ci sono grandi alternative in avanti, con El Shaarawy e Bernardeschi. Al centro dell’attacco pure Zaza è in grande forma, ma ha giocato molto poco con Immobile. Il fortissimo Belotti, invece, è reduce da un infortunio, quindi ancora in una condizione non ottimale.
A centrocampo Verratti, De Rossi e Parolo giocano da sempre a tre anche nei propri club, come Jorginho e Gagliardini. La difesa a tre, che poi in realtà diventa sempre a cinque, è sinonimo di una visione pessimistica, in contrasto con la storia e le convinzioni del c.t., che spesso ha schierato due difensori centrali, con i due esterni bassi pronti a marcare, come sono abituati a fare nei propri club i vari Florenzi, Darmian, Spinazzola, Zappacosta e D’Ambrosio.
La Svezia è una buona formazione, ma se noi formeremo un gruppo – nello spirito e nel gioco – di sicuro saremo superiori. Lo stato di forma degli azzurri è tra il buono e l’ottimo, il coraggio e le capacità a Ventura non mancano, se l’Italia sarà compatta come è d’obbligo per qualsiasi squadra, non ci saranno problemi. Forza azzurri, in bocca al lupo.