ItaliaOggi, 8 novembre 2017
Diritto & Rovescio
Il candidato premier per l’M5s, Luigi Di Maio, non si presenterà al dibattito televisivo concordato con Matteo Renzi, su La7. La sua decisione di evitare il confronto diretto, dopo che ne aveva accettato le caratteristiche, la collocazione e persino il conduttore, ha il sapore della latitanza. A dire il vero, mi ero molto stupito nell’apprendere che tale sfida fosse stata accettata e addirittura perorata da Di Maio. Tra i due infatti la differenza nell’abilità dialettica e nella conoscenza dei problemi è abissale. Sarebbe stato meglio lasciar perdere fin dall’inizio, visti i precedenti svarioni dello stesso Di Maio, in termini di cultura generale e, alle volte, anche di sola grammatica. Per non parlare di geografia o di storia. Ma una volta accettato il dibattito, l’averci rinunciato, sgattaiolando via, ha il sapore della fuga senza nemmeno il combattimento. Una cosa indignitosa.