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 2017  novembre 07 Martedì calendario

Di cosa si parla a Abuja. Quel caffè che aiuta a crescere

È arrivato il momento del caffè: la moda dell’espresso sta cominciando a radicarsi anche in Africa, e adesso il Senato nigeriano ha appena votato una legge, ancora non esecutiva, che prevede uno sforzo complessivo per la coltivazione di tè e caffè. Un impegno in questa direzione permetterebbe di accedere a un enorme mercato, per ora dominato da bevande d’importazione. I legislatori, per una volta, sono tutti d’accordo: le potenzialità dell’agricoltura nigeriana sono a dir poco immense, e la tendenza dei consumi è in leggero aumento. Entro il 2020 la federazione consumerà mille tonnellate di caffè: è vero, un paese europeo come la Francia ne consuma quasi 400 volte tanto. Ma l’intero continente nero si sta convertendo lentamente a questa bevanda, tanto che persino Starbucks ha inaugurato a Johannesburg la sua campagna d’Africa. La risposta nigeriana è la catena Cafe Neo, che ha già aperto una decina di locali in stile occidentale. Lo sforzo legislativo potrebbe davvero essere un primo passo verso uno sganciamento, almeno parziale, dall’esportazione di petrolio, con tutto l’inevitabile carico di inquinamento dell’ambiente, corruzione diffusa e lotta per il potere che segue. Ne sarebbe soddisfatto Wole Soyinka, che ripete: se la Nigeria non avesse avuto il petrolio, oggi sarebbe un paese molto sviluppato.