Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2017  novembre 07 Martedì calendario

«Tennis, il sorteggio è sessista». Bufera sul torneo dei talenti

MILANO «The future is now», il futuro è adesso. Sui maxi cartelloni che tappezzano la città lo slogan di Next Gen Atp Finals, il torneo tra i più forti tennisti Under 21 del circuito che scatta oggi a Milano, poggia soave sulle guglie del Duomo: sotto, con l’espressione compresa di chi sta facendo la storia, gli otto apprendisti stregoni (tre russi, un canadese, un americano, un coreano, un croato e un italiano, Gian-luigi Quinzi) che sognano di rimpiazzare Roger Federer e Rafa Nadal nel cuore dei tifosi.
Altro che futuro, però: per una sera è sembrato di tornare alla preistoria. L’idea di associare Milano alla moda e, quindi, di ingentilire la (di solito noiosissima) cerimonia del sorteggio con la presenza di otto modelle, una per ciascun atleta, è sfuggita di mano trasformandosi in uno spettacolo squallido, che ha sollevato accuse di sessismo: solo svelando la lettera A o B sul corpo delle ragazze, infatti, il giocatore veniva a sapere in quale girone era stato inserito. Tra l’imbarazzato e l’incuriosito, gli otto sventurati sono stati al gioco mentre sui social si scatenava il finimondo. 
Il video della serata ha fatto il giro del mondo, attirandosi commenti pesantissimi sulle donne-oggetto e gli spogliarelli di terz’ordine, culminati con il «vergogna!» twittato dall’ex numero uno del mondo Amelie Mauresmo e l’«orribile!» lanciato nell’iperuranio della Rete da Judy Murray, mamma di Andy, due volte campione di Wimbledon. Momento cult da (non) tramandare ai posteri: il coreano nerd Hyeon Chung, occhiali da miope e apparecchio per i denti, che sfila con i denti il guanto nero di una modella.
Travolta dalla polemica, l’Associazione dei tennisti professionisti (Atp) si è assunta la responsabilità del misfatto insieme allo sponsor Red Bull («Ci scusiamo per l’offesa provocata. L’intenzione era quella di integrare il ricco patrimonio di Milano capitale mondiale della moda. Tuttavia la realizzazione dell’evento è stata di cattivo gusto e inaccettabile. Non si ripeterà in futuro»), esimendo la Federtennis italiana, che organizza il torneo, da qualsiasi colpa diretta.
«Il nostro sbaglio è stato non sindacare ciò che l’Atp aveva concordato con Red Bull: ci siamo fidati di un soggetto che nel tennis ha enorme esperienza e che la settimana prossima organizzerà il Master dei grandi a Londra – spiega Sergio Palmieri, direttore di Next Gen —. Dell’errore, commesso anche sulla nostra pelle, si sono scusati pubblicamente: il presidente dell’Atp, Chris Kermode, ci ha messo la faccia. Credo alla loro buona fede. Da oggi si gioca: sono certo che questa scivolata non comprometterà la riuscita del torneo».
Nuove regole, volti freschi, un format inedito da sperimentare nel tentativo di rinnovare lo sport. Vecchi stereotipi. Ma nel tennis, dopo un rovinoso doppio fallo, c’è sempre un servizio con cui ricominciare.