Libero, 4 novembre 2017
Tags : Anno 1901. Macchine. Mezzi di trasporto/Automobili. Francia. Musica
La storia in macchina. Da Londra a Brighton passando sotto il Big Ben L’eroico pellegrinaggio delle auto ultracentenarie
Per gli appassionati di motori è l’alba più attesa del Regno Unito: quella che vede riunirsi ad Hyde Park, nel cuore di Londra, centinaia di vetture ultracentenarie per la “Bonhams London to Brighton Veteran Car Run”, la prima domenica di novembre, ovvero domani. Tutte auto costruite entro il 1905, a vapore, benzina, ed elettriche, che partono avvolte nella foschia, per un eroico pellegrinaggio di 60 miglia dal centro della capitale britannica alla costa.
Quest’anno le iscritte sono 450, tutte con almeno 112 anni di storia alle spalle, come dire che all’appello ha risposto la quasi totalità del parco auto circolante sopravvissuto di quegli anni.
BATTESIMO ITALIANO
Ad aprire il corteo sarà la prima vettura immatricolata in Italia: la Peugeot Type 3 del 1893 guidata dal conte Alessandro Rossi di Schio, esponente della settima generazione della famiglia che acquistò la vettura il 3 gennaio 1893 dai Fils de Peugeot Frères. L’auto è una delle 64 costruite, ed è oggi di proprietà del Museo dell’Automobile di Torino: è stata restaurata nel 2007 da Peugeot Italia, e dopo un secolo in letargo anche il suo motore è stato ora ricostruito e rimesso in moto dagli ingegneri Alessandro Rossi ed Attaneo Giannotto.
La Typo 3, prodotta dal 1891 al 1894, era l’oggetto del desiderio dei ricchi dell’epoca: manteneva la stessa struttura della precedente Type 2, con scocca in legno fissata a un telaio tubolare, ma presentava una nuova configurazione della carrozzeria di tipo vis-àvis. Montava un motore bicilindrico a V Panhard & Levassor con licenza Daimler di 565 cc posizionato posteriormente, e sviluppava una potenza di 3 cv e mezzo, con una velocità massima di 18 km orari. Fu in assoluto la prima auto a circolare in Italia: ordinata il 26 agosto del 1892 e pagata circa 5.567 franchi, venne consegnata il 3 gennaio del 1893 a Piovene Rocchette, nel vicentino, a Gaetano Rossi, che si era appena insediato alla guida della Lanerossi, all’epoca la maggiore impresa laniera italiana.
«Grazie ai registri Peugeot siamo riusciti a risalire alla storia della vettura, per procedere al restauro conservativo racconta Fabrizio Taiana, Presidente del Club Storico Peugeot. «Per ottenere il colore nero originale della carrozzeria, nascosto sotto strati di rosso e merronespiega Taianaabbiamo cercato una vernice che avesse una formulazione chimica non moderna, scoprendo che l’unica tuttora esistente è quella utilizzata per le gondole di Venezia, che rispettano i procedimenti originali di fine ottocento».
Un viaggio nel tempo, attraverso aneddoti del passato remoto dell’auto, che rivivono lungo le sessanta miglia dell’evento motoristico inglese più longevo, organizzato dal Royal Automobile Club. La London to Brighton Veteran Car Run nasce come omaggio alla Emancipation Run del 14 Novembre del 1896, corsa in occasione del “Locomotives on the Highway Act” che ci riporta all’epoca vittoriana, con un editto che alzava il limite di velocità per le locomotive leggere da 4 a 14 miglia all’ora.
IL PERCORSO
Da Hyde Park, i “veterans” costeggiano Buckingham Palace per dirigersi verso il Parlamento, e transitare sotto il Big Ben; attraversano il Tamigi sul Ponte di Westminster, e poi giù, verso Stockwell, Balham e Morden. Superato Burgess Hill, il corteo delle centenarie arriva sulle panoramiche strade del Sussex, passando attraverso Hassocks e Clayton, verso Brighton, dove il traguardo è previsto sul lungomare di Madeira Drive. La Bonhams London to Brighton Veteran Car Run quest’anno è dedicata proprio all’industria automobilistica francese, che diede un contributo fondamentale alla diffusione delle quattro ruote agli inizi del secolo: solo nel 1903, la Francia riuscì a produrre, con 30.000 vetture, più della metà dell’intera produzione mondiale di quell’anno.
Circa duecento auto iscritte sono francesi: fra i grandi pionieri Renault, con una Type C del 1900 appena restaurata, De Dion Bouton, Mors, Bolide, una Raynaus vis-à-vis del 1896, e la patriottica Napoleon. Da un museo privato australiano arriva anche uno dei primi modelli prodotti da Renault nel 1900, una rarissima Model A Open two-seater.
PINK FLOYD
L’Aventure Peugeot porta dal museo una Type 56 del 1904, vetturetta di 550 kg con motore monocilindrico da 833 cc, con al volante Thierry Peugeot, membro della settima generazione della famiglia Peugeot, accompagnato dai suoi due figli. Su un’auto francese anche il batterista dei Pink Floyd Nick Mason, abitué della gara, alla guida della sua Panhard et Levassor del 1901. Tante le case automobilistiche sconosciute ai più: Gladiator, Autocar, Argyll, Truchutet sono solo alcuni dei marchi dimenticati che torneranno su strada assieme alle Cleveland, le New Orleans, o le Lutzmann. Gioca in casa Vauxhall, il più antico costruttore inglese sopravvissuto, presente con una delle veterane del museo, una 6 cavalli single-cylinder due posti aperta del 1904. E poi le grandi case di oggi con i modelli che le hanno viste nascere, da Ford a Cadillac, Mercedes e Benz. Per i 450 piloti al volante, anzi al “timone”, di questa vetture pionieristiche, arrivare al traguardo è di per sé una vittoria, e i partecipanti possono darsi un obiettivo di tempo finale: tre, quattro, cinque o sei ore, alla media in quest’ultimo caso per le più anziane di 10 miglia all’ora