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 2017  novembre 05 Domenica calendario

LIBRO IN GOCCE NUMERO 156 (Il muro invisibile: come demolire la narrazione del debito)   Vedi Biblioteca in scheda: manca Vedi Database in scheda: manca   IL MURO DEL DEBITO Carta di Genova

LIBRO IN GOCCE NUMERO 156 (Il muro invisibile: come demolire la narrazione del debito)
 
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IL MURO DEL DEBITO
Carta di Genova. La Carta di Genova è il manifesto politico e sociale che ispira il comitato per l’abolizione dei debiti illegittimi (cadtm) italiano. È una rete internazionale che si è occupata fino a non molto tempo fa del debito del Terzo Mondo, ma che ora si interessa della condizione di sovra-indebitamento di molti Paesi cosiddetti del Primo mondo, ossia Europa, Usa, Giappone e Cina.
Interessi. Nel 2003, i paesi in via di sviluppo hanno pagato ai gruppi finanziari dei paesi ricchi – per il solo saldo degli interessi sugli aiuti erogati – 436 miliardi di dollari. «I paesi poveri veri versano ogni anno alle classi dirigenti dei paesi ricchi molto più danaro di quanto ne ricevono sotto forma di investimenti, crediti alla cooperazione, aiuti umanitari e sostegno allo sviluppo» (Jean Ziegler, relatore Onu per il diritto all’alimentazione).
Povertà. La povertà infantile registrata negli Usa nel 1995 (26,3% del mondo) è stata la più alta del mondo dopo quella della Russia di Yeltsin (26.6%).
Indebitamento. Indebitamento delle famiglie americane nel 1996: il 66% del Pil nazionale. Nel 2007: il 99,9%.
Schuld. In tedesco la parola “schuld” significa sia “debito” che “colpa”.
Debito. Il debito mondiale a fine 2014 ammontava a 199mila miliardi di dollari, tre volte la ricchezza prodotta nell’anno. Di questo debito, solo il 29% è pubblico. Tutto il resto appartiene a famiglie e imprese.
Salari. Nel 1980 le industrie mondiali destinavano ai salari una quota del 62% del prodotto lordo. Nel 2012: il 54%.
Italia. In Italia il 10% delle famiglie detiene il 45% dell’intera ricchezza privata. Il 40% delle famiglie controlla il 44%. Al restante 50% delle famiglie il 9,4% della ricchezza.
Grecia. Negli ultimi anni la produzione di droghe sintetiche in Grecia è aumentata esponenzialmente.
Sisa. La sisa, una droga sintetica che circola in Grecia, costa due o tre e euro e si fuma in una pipetta di vetro ricavata dai bulbi di lampadina. Per produrla si usano una lunga serie di veleni, che vanno dal liquido delle batterie all’olio del motore.
Aiuti. Tra il 2008 e il 2014 la Ue ha speso 800 miliardi di euro sotto forma di aiuti al sistema bancario. Di questi, ne sono stati recuperati ad oggi 330 miliardi.
Paesi. Ammontare degli aiuti di Stato erogati dalla Germania alle proprie banche: 238 miliardi di euro (l’8,2% del Pil); dalla Spagna: 42 miliardi (il 22,6%); dall’Irlanda; 42 miliardi (22,6%); dalla Grecia: 40 miliardi (il 22%).
Bilancio. Tra il 1999 e il 2004, quei popoli con un debito di oltre 2.500 miliardi di dollari rimborsavano in media 81 miliardi di dollari l’anno. Secondo l’Onu i paesi dell’Africa sub-sahariana hanno destinato durante quello stesso periodo una media del 38% del proprio bilancio al rimborso dei rispettivi debiti.
Ecuador. Nel 2004, il presidente dell’Ecuador, Rafael Correa, istituì una commissione d’inchiesta composta da esperti per analizzare il debito ecuadoriano. Dopo quattordici mesi di lavoro, la commissione scoprì che molto di quel debito si era prodotto in violazione delle più elementari norme di legalità. Il governo sospese il pagamento di titoli in scadenza nel 2012 e nel 2030 e, dopo una lunga lotta con le banche nordamericane, riuscì a risparmiare 7 miliardi di dollari.
Italia. Debito italiano nel 1980: 114 miliardi di euro, il 56% del Pil. Oggi: 2.250 miliardi di euro.


 
Giorgio Dell’Arti, Domenicale – Il Sole 24 Ore 5/11/2017