ItaliaOggi, 3 novembre 2017
Diritto & Rovescio
Lo scoop, per il Fatto Quotidiano, c’era ed era grossissimo. Forse un fatto così inverosimile doveva fare nascere qualche sospetto nell’intervistatore che invece si è fatto obnubilare dall’eccezionalità dell’evento. Non capita infatti tutti i giorni di vedere trasformare un democristiano di lunghissimo corso, naturalmente circospetto e sorvegliato, in una belva umana. Ma siccome, nel giornalismo, la notizia non c’è quando un cane morde un bambino (è una cosa prevedibile, da relegare in una breve) ma quando un bambino morde un cane, sentire l’ex ministro democristiano Calogero Mannino dire, a proposito del capolista del centrodestra siciliano Nello Musumeci: «È un vecchio arnese della politica, un fascista, io coi fascisti facevo sempre a botte» era una chicca da montare in prima pagina. Sennonché, a giornale uscito, si è capito che l’intervistato non era l’ex ministro dc ma un ex deputato del vecchio Pci che ha lo stesso cognome ma di nome, anziché Calogero, fa Nino. Il diavolo, purtroppo, si cela sempre nei particolari.