Il Sole 24 Ore, 1 novembre 2017
Lo studio di Renzo Piano non è più il più ricco di tutti
Roma
Cambio al vertice dei principali studi di architettura italiani. Lo studio One Works, fondato da Leonardo Cavalli e Giulio De Carli, strappa lo scettro al Renzo Piano Building Workshop e conquista il primo posto in classifica per fatturato: 20,8 milioni di euro contro i 12,5 milioni dello studio dell’architetto genovese.
È la novità più vistosa della classifica dei primi 50 studi di architettura e design sui bilanci 2016 a cura di Aldo Norsa (Guamari) e pubblicata sull’ultimo numero di «Edilizia e Territorio – Progetti e Concorsi». Classifica che – nella versione estesa (Top150) – uscirà in un Report allegato a «Edilizia e Territorio» del 4 dicembre prossimo.
Il sorpasso di One Works è stato realizzato grazie a un balzo del fatturato 70%: dai 12,3 milioni del 2015 ai 20,8 milioni del 2016. Cresce anche l’utile netto: +19,6%.
Lo studio di Renzo Piano ha visto un andamento esattamente opposto, con l’utile netto in forte crescita (+37,4%) con una contrazione del 2,4% del fatturato ( 12,5 milioni di euro). Al terzo posto si conferma lo studio milanese Lombardini22, con un fatturato di 11,4 milioni (+26,8%) e un utile a +33,7%. Lo studio di Massimiliano e Doriana Fuksas si trova al 28° posto. Mario Cucinella Architects è al 18° posto.
Gli indicatori della Top sono complessivamente in crescita, ma il bilancio 2016 non è andato bene per tutti: 19 studi su 50 hanno chiuso in negativo. A crescere di più sono stati gli studi più grossi: il fatturato della Top Ten è cresciuto del 14,8% contro il +11,3% della Top 50. I numeri dicono anche la crescita dei big, salvo limitate eccezioni, si deve all’attività estera. Lo stesso One Works ha il 79,7% di fatturato estero, Renzo Piano il 79,6%. Lo studio di Antonio Citterio e Patricia Viel fattura l’84% all’estero. Lo studio di Patricia Urquiola è all’82,7%, Matteo Thun è al 92,3%, ma il record è dello studio Schiattarella di Roma – lanciatissimo nei paesi arabi – con il 97,5% di export.
Lo studio con il maggior tasso di crescita nel 2016 è Dordoni Architetti, che grazie al raddoppio del fatturato (+106,2%) entra nella Top 50 (sia pure all’ultimo posto). Incremento simile per Marco Piva (+93,9%), seguono lo studio Archea di Marco Casamonti (+80,2%), One Works (+69,8%), Massimiliano e Doriana Fuksas (+68%).
Nonostante le importanti affermazioni degli studi italiani – anche all’estero, come dimostrano gli importati concorsi vinti pochi giorni fa a Parigi da Stefano Boeri, Benedetta Tagliabue e Antonio Virga – le dimensioni sono ancora “artigianali”. «I primi 50 studi italiani – ricorda Aldo Norsa – fatturano 5,5 volte meno del primo studio mondiale, lo statunitense Gensler».