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 2017  ottobre 31 Martedì calendario

Il pasticcio dei colori delle chiese gemelle

ROMA Si potrebbe ironizzare sul fatto che, in fin dei conti, si tratti di due gemelle eterozigote. Ma c’è poco da scherzare davanti alle cupole delle “chiese gemelle” di Piazza del Popolo a Roma che, fresche di restauro, appaiono di due colori diversi. Quella di Santa Maria in Montesanto, detta anche Chiesa degli Artisti (che guardando dal centro della piazza si trova sulla sinistra, tra via del Babuino e via del Corso), datata 1679 e progettata sotto la supervisione del Bernini, appare grigio-crema, mentre quella della vicina Santa Maria dei Miracoli (stessa età, tra via del Corso e via di Ripetta) vira nettamente al grigio scuro-azzurro. Un colpo d’occhio stridente, al momento del parziale abbassamento dei ponteggi. Un errore in fase di restauro o un intervento non ancora concluso?
Per comprendere meglio la vicenda bisogna tornare indietro al 2013, quando è stato effettuato l’intervento su S. Maria in Montesanto, voluto dal Vicariato di Roma, proprietario e gestore di ambo le chiese. Costato un totale di 491mila euro, aveva visto una prima fase di lavori sulla cupola. Successivamente, grazie alla partecipazione dell’azienda Bonduelle si era passati al consolidamento della volta della Sacrestia e il restauro del dipinto a tempera raffigurante una “Gloria di Angeli con strumenti della Passione”, attribuito a Giovanni Battista Gaulli detto il Baciccio. I lavori su Santa Maria dei Miracoli, invece, partiti due anni fa e finanziati con 232.500 mila euro, hanno riguardato solo il tetto, rivelandone la tinta grigio-blu. Ed è qui il nocciolo della questione. La Soprintendenza speciale di Roma, infatti dichiara che il colore «giusto» sia proprio quest’ultimo. «Il restauro, sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza, ripristina il colore delle formelle di ardesia che nel ‘700 l’architetto Carlo Fontana pose sul tetto di entrambe le chiese gemelle di Piazza del Popolo – sottolinea la Soprintendenza speciale – l’intervento di alcuni anni fa, su Santa Maria in Montesanto, è provvisionale, dunque provvisorio, e per la ristrettezza dei fondi è stato funzionale solamente a mettere in sicurezza il tetto dell’edificio da possibili infiltrazioni». Alla prima cupola mancherebbe dunque un trattamento, quello atto a ripristinare il colore originario delle tegole d’ardesia. Non ci sono ulteriori specifiche su quando verranno effettuati i lavori, considerata anche l’attuale mancanza di fondi da parte della Soprintendenza speciale di Roma. Nel frattempo, sul complesso stradale, noto come il “Tridente”, vegliano le due “gemelle diverse”.