ItaliaOggi, 31 ottobre 2017
Diritto & Rovescio
Chi l’ha conosciuto, non lo ha dimenticato. E quasi 40 anni dopo il suo brutale assassinio da parte delle Brigate rosse, il nome del maresciallo maggiore Francesco Di Cataldo ritorna all’onore della cronaca visto che il carcere milanese di San Vittore è stato dedicato alla sua memoria. Di Cataldo venne ucciso dalle Br in una mattina di primavera. Gli spararono alle spalle il 20 aprile del 1978, a poco più di un mese dal sequestro Moro. Era una guardia carceraria innovativa, che credeva nel valore riabilitativo del lavoro per i detenuti. Il giorno del suo funerale i carcerati, che lo rimpiangevano, fecero una colletta per potergli acquistare una corona di fiori. Le Br assassinavano migliori: da Bachelet a Casalegno, a Tobagi, al maresciallo Di Cataldo, appunto. Gente che si batteva per gli sfortunati e che, per tutti, voleva un mondo migliore. Erano costoro che i Br volevano fermare. Non i feroci come loro.