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 2017  ottobre 28 Sabato calendario

Quando la finanza si dà all’ippica. Via al fondo che investe nei cavalli da salto

La passione per i cavalli ha un suo mercato che adesso diventa anche un’occasione di rendimento finanziario. La proposta arriva con il fondo Lhf Luxuy Horse Fund, il primo strumento dedicato agli investimenti in cavalli da salto ostacoli. Ideato in Italia da un gruppo di milanesi appassionati, il fondo punta soltanto sui campioni nel salto ostacoli. Niente corse e gare, quindi, ma soltanto competizioni internazionali esclusive e di prestigio. Il settore è ancora di nicchia. Qui però le quotazioni dei purosangue vanno di corsa e in questi ultimi anni sono esplose fino a raggiungere valori anche di 10 milioni di euro a singolo esemplare. Soprattutto i super ricchi dei Paesi arabi sono disposti a fare follie pur di conquistare il cavallo vincente.
Il prezzo dell’esemplare, in partenza, è di qualche centinaio di migliaia di euro. Certo, non tutti i cavalli arrivano alle quotazioni stellari, e i rischi ci sono anche in questo settore. Nel «paniere» del fondo Lhf Luxuy Horse entrerà una trentina di purosangue, in modo da distribuire i rischi su più «groppe». Occorrerà la selezione giusta, come per i portafogli azionari, ma a fare la differenza è anche il training dei campioni. A questo aspetto penserà il professionista olandese Rob Ehrens, campione del mondo nel 2007 e attuale coach della pluripremiata squadra olimpionica dell’Olanda, Paese di riferimento per i cavalli da corsa. Riconosciuto internazionalmente per la specializzazione nel tirar su i migliori destrieri per le gare, Ehrens è stato reclutato dal fondo per dare valore agli investimenti.
Servono quattro, cinque anni perché il cavallo possa dirsi pronto per gareggiare ad alti livelli. Poi, se avrà la stoffa del numero uno, sarà venduto e rivenduto più volte. Il fondo Lhf Luxuy Horse, che è stato presentato ieri a Milano, punta proprio sul trading e sugli incassi stellari che possono arrivare dalla vendita degli esemplari più promettenti. In campo metterà una cinquantina di milioni di euro. È questo l’obiettivo iniziale di raccolta del fondo (la taglia minima di ingresso è intorno ai 100 mila euro). A chi vorrà scommettere sui cavalli pagherà una cedola periodica che però non è ancora stata fissata e si saprà soltanto con i primi risultati dell’investimento. La promessa è di andare ben oltre i bassi tassi offerti oggi dai titoli di Stato. Non ci saranno soltanto i purosangue nel fondo: l’idea è di estendere l’attività al merchandising e allo sviluppo di un marchio dedicato al mondo dei cavalli e dello sport.