La Stampa, 30 ottobre 2017
Stilosi come i Beatles con le strisce in 3D
Quali sono le strisce pedonali più famose del mondo? Sicuramente quelle di Abbey Road, la via di Londra immortalata nella copertina del disco dei Beatles nel 1969. Un primato che ha retto per più di 50 anni, sino a quando gli islandesi si sono inventati gli attraversamenti pedonali in 3D.
«Spopolavano sul web – racconta Pier Paolo Verri, vicesindaco di Nizza Monferrato, in provincia di Asti – e mi sono detto: che ci vuole, è un gioco di prospettiva!». Verri è un geometra e, la sera, si è messo a sperimentare. «Facile a dirsi, ma un po’ meno farsi – ironizza -. Mi ci sono volute un po’ di prove, ma alla fine il risultato era buono». Dalla teoria, però, si deve passare alla pratica, serve una via dove realizzare l’attraversamento pedonale numero zero. «Nei pressi del magazzino comunale c’era la strada giusta, chiusa al traffico, ma larga 8 metri. Quello era il posto dove disegnarle». Trovato il lato, fissato il punto e tracciate le righe, Verri e Massimo Sileo, collega di lista alle elezioni, si sono messi al lavoro. «Quelle che dovevano essere della banali strisce pedonali sono diventate parallelepipedi rialzati, con tanto di proiezione dell’ombra al suolo. In più, anche se sono strisce sperimentali, rispettano il codice delle strada: il rettangolo bianco è come prescrive la legge».
Una stretta di mano con il collega amministratore e una foto via WhatsApp al sindaco Simone Nosenzo. «Subito non ci ho creduto – racconta il sindaco -. Pensavo fosse un fotoritocco. Poi sono andato a vederle e abbiamo deciso: le tracceremo per Nizza Monferrato. I dissuasori non si possono mettere nelle strade ad alto scorrimento e quindi useremo l’illusione ottica. Sono belle da vedere e costano poco, rappresentano una sicurezza per i pedoni e fanno arredo urbano».
Incassato il sì di sindaco e giunta, Verri ha deciso di andare oltre. «Entro poche settimane decideremo quali attraversamenti pedonali convertire al 3D – dice -. Qui il più è fatto. Ora devo trovare un’ idea per ridisegnare l’asfalto nicese». Idea che è già in cantiere: «Abbiamo una neonata isola pedonale in centro: alla base c’è una tecnica figlia della prospettiva: l’anamorfosi».
Ora le vie di Nizza Monferrato e quelle di Londra sono un po’ più vicine. Così vicine che sindaco, vice e due operai del Comune hanno deciso di posare per «La Stampa» ricordando la copertina di quel vinile. «Se la facciamo uguale, io attraverso scalzo come Paul McCartney», esclama Verri. E scatto fu.