Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2017  ottobre 30 Lunedì calendario

La serie è mia e la decido io. Fan all’assalto dei contenuti

Quando Reed Hastings, patron di Netflix, ha chiuso la serie tv Sense8, non pensava di ricevere dai fan ciabatte in busta da lettera, a migliaia. Ma il finale sospeso della seconda stagione ha scaldato gli animi: “È come se una casa editrice pubblicasse un romanzo senza conclusione – spiega Gennaro Cretella, da Napoli, fan della prima ora –. Se il prodotto è incompiuto, il consumatore si indigna. Netflix ha il dovere di darci un finale adeguato”. In una scena chiave, uno dei protagonisti medita il suicidio camminando con un piede nudo e l’altro nell’infradito. Così è nata la protesta delle ciabatte, in Usa, per indurre Netflix ha riaprire Sense8. Non è la prima volta che i fan alzano la voce. Seimila boccette di tabasco hanno convinto la Warner Bros, nel 2000, a tenere in vita Roswell dopo la prima stagione. I fan di Chuck, invece, si sono rimpinzati di panini Subway, lo sponsor della serie. Diecimila barrette al cioccolato non hanno impietosito il canale americano CW: Veronica Mars ha chiuso nel 2007. Ma è resuscitata al cinema 7 anni dopo, grazie ai fan. Su Kickstarter hanno raccolto 2 milioni di dollari in 11 ore.
Henry Jenkins, studioso del Mit, è convinto di assistere a una rivoluzione. Ieri scansati come la peste, oggi i fan valgono oro. Quando parlano l’industria ascolta. “I fan di Sense8 li abbiamo sentiti forte e chiaro”, racconta Brian Wright, vicepresidente per le serie originali Netflix. Quando il colosso di Los Gatos ha annunciato la chiusura, i social sono esplosi, il centralino ha preso fuoco e gli abbonati minacciavano disdette. Mentre in Argentina a Santa Fe, Rosina Segnini – 19 anni – lanciava una petizione su change.org in 16 lingue. Il giorno dopo contava 200 mila firme, dopo due settimane 524.726. Netflix corre ai ripari promettendo un episodio conclusivo di due ore, in onda a dicembre. “Il caso Sense8 dimostra come ascoltiamo fan e spettatori”, esulta Brian Wright. Ma gli appassionati vogliono di più: “Troppe trame aperte per chiuderle in due ore. Avevano promesso 8 stagioni”, dice Michela Cacciatore, fan e disegnatrice Disney. Gestisce la pagina Facebook dei fan italiani, ma i complottisti non ci credono: “Pensano che siamo al soldo di Netflix. Ci implorano di dire la verità, magari la sapessimo”.
Michela divide i fan in due categorie: “Alcuni vanno fuori di testa a tu per tu coi loro idoli, altri (una minoranza) sono già fuori di testa”. Quando disegnava fumetti erotici, abbondavano le avance: “Ritraevo scene hard, quindi le avevo vissute. Alcuni mescolano storia e realtà”. Se la trama segue vie sgradite, la prendono sul personale. Un fan della serie fantasy Shannara ne disprezzava i costumi: “Ha scritto 40 messaggi, li considerava un insulto verso di lui”. Madri di famiglia organizzano feste a tema Frozen, il cartone Disney: “Dicono per i bimbi, in realtà per vestirsi e cantare come la regina delle nevi”.
Se t’innamori di una storia, vuoi viverla. O riscriverla, esplorandone i lati oscuri; così è nato il genere delle fanfiction. Star Wars ha ispirato infinite versioni erotiche, tra incesti e rapporti omosessuali. Esiti sperimentali, come questo flirt tra Darth Fener e Obi Wan, su epfanfic.net: “La pressione sotto i suoi pantaloni reclamava attenzioni (…) abbassò la mano sulla sua vergognosa colpa”. Persino la politica offre spunti. Io e Ale 5 stelle sopra il cielo è la storia d’amore tra Di Battista e Maria Clara, attivista dal “seno sul punto di esplodere”. “Sei più bella della costituzione”, le dice Dibba mentre la spoglia, prima di incontrare Roberto Fico e partire per un viaggio nel tempo. “È una parodia delle fanfiction, volevamo venderla in libreria, poi è nato il figlio di Di Battista e abbiamo rinunciato”, dice Edoardo Dezani della casa editrice Visiogest.
Lo studioso Andrew Keen boccia i contenuti degli internauti come prova del declino culturale. Per Henry Jenkins, invece, sono una palestra di scrittura e storytelling. Di sicuro, nell’oceano delle storie amatoriali, gli editori cercano best-seller. Cinquanta sfumature di grigio nasce su fanfiction.net come Master of the Universe e s’ispira a Twilight, serie tv sui vampiri. Anna Todd ha pubblicato il romanzo After su Wattpad, il social degli scrittori in erba con 80 milioni di utenti. Il protagonista è un clone di Harry Styles degli One direction. In libreria, After ha superato 5 milioni di copie.
Cristina Chiperi, 17 anni da Padova, ha collezionato 20 milioni di click con la trilogia My dilemma is you scritta sullo smartphone, una storia d’amore che finisce nella categoria Young adults, letteratura per ventenni. Dilemma è la canzone di Selena Gomez, il protagonista ricorda lo youtuber Cameron Dallas. Pubblicata da Garzanti, nel 2016 ha venduto 36.800 copie; 3 mila in meno di Jonathan Franzen con Purity. “Le fanfiction si tingono d’erotismo perché a scriverle spesso sono adolescenti”, spiega Flavia Cocchi, 17 anni. Con Sex or love?su Wattpad ha rapito 12 milioni di lettori prima di arrivare in libreria: “Pubblicavo uno o due capitoli alla volta, per ricevere consigli e capire come proseguire”. Sex or love? parla di due liceali, litigano sempre ma finiscono a letto dopo una sbronza. L’eros, nelle fanfiction, non ha 50 sfumature: “L’amore sboccia tra due migliori amici, tra fratellastri o tra due ragazzi che non si sopportano”, sostiene Flavia.
I fan inventano storie ispirati dalla cultura popolare, oppure finanziano i film che nessuno ha il coraggio di girare. Come Iron sky, the reich strikes back, dove Hitler torna sulla terra dopo un lungo soggiorno sulla luna. Ha raccolto 900 mila dollari su kickstarter. Per il sequel, Iron sky: The Coming Race, siamo già a 656.718 dollari. Arriverà in sala a febbraio 2018. Nel trailer, Hitler cavalca un dinosauro nello spazio. Trame surreali, un gioco di citazioni per appassionati.
Conquistare i fan, è una garanzia per il business. Sui social promuovono i loro idoli. Se amano una storia, la seguono ovunque: guardano un film, poi comprano il fumetto, i gadget, il videogioco, il poster, il Dvd, se esce la serie tv non perdono un episodio. Si chiama “narrazione transmediale”, quando il racconto viaggia su più mezzi per moltiplicare gli incassi.
Il trucco è inventare una trama complessa, misteriosa e con personaggi ambigui e citazioni nascoste. Il pubblico, per svelare gli enigmi e placare la curiosità, diventa un detective. I casi da scuola sono Lost e Matrix. Col progetto Mosaic, Hbo e il regista Steven Soderbergh provano la soluzione estrema: i fan decidono la trama con un’app. Netflix l’ha fatto con il cartone per bambini Puss in boots: “Siamo al servizio dei fan”, dice Brian Wright. Ma il popolo di Sense8 è in trincea. Vuole la terza stagione; la vedrà se conviene a Netflix.