ItaliaOggi, 28 ottobre 2017
Avvocati con obbligo di toga
Obbligo di toga e di puntualità per tutte le parti processuali e udienze fissate anche nel pomeriggio. Sono questi alcuni dei punti contenuti nel protocollo di intesa siglato lo scorso 26 ottobre a Palermo tra i vertici del Tribunale e della Procura, da una parte, e i rappresentanti dell’avvocatura, dall’altra. L’obiettivo dell’intesa è provare a razionalizzare la trattazione dei processi e semplificare la vita di chi, ogni giorno, consuma le suole tra le aule del Palazzo di Giustizia.
Come detto, il protocollo prevede innanzitutto che le udienze dibattimentali inizino puntualmente alle 9, ora in cui giudice, pubblico ministero e avvocati devono assicurare la loro presenza in aula, rigorosamente avvolti dalla toga di ordinanza. Inoltre, punto particolarmente sensibile, per primi dovranno essere chiamati i processi da rinviare a causa di impedimenti precedentemente evidenziati o per questioni procedurali (ad esempio, in caso di irregolarità nelle notifiche), in modo da non costringere i legali e i testi a ore di sfiancante attesa, salvo poi dovere annotare un mero rinvio nella trattazione del processo di proprio interesse.
Particolare attenzione viene riservata agli imputati detenuti, i quali dovranno essere chiamati in aula soltanto quando sarà il loro turno e per i cui processi è richiesta la costante presenza di un rappresentante dell’accusa. Resta tuttavia l’esigenza di smaltire l’arretrato. Per questo vengono introdotte le udienze pomeridiane, da svolgersi due giorni a settimana e da concludere entro le ore 19,00. I giudici monocratici, inoltre, potranno trattare al massimo trentacinque fascicoli processuali a udienza, il carico quotidiano per rispettare i tempi prefissati. Infine, si dispone che per i processi più complessi i rappresentanti dell’accusa non cambino tra un’udienza e l’altra, in modo da garantire continuità e memoria storica nella trattazione dei fascicoli che richiedono particolare impegno. Le nuove disposizioni saranno pienamente operative a partire dal 1° gennaio 2018.