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 2017  ottobre 27 Venerdì calendario

Il potere di Steven, come prendersi l’Inter a 25 anni

MILANO È un generale di 25 anni, l’uomo, anzi il ragazzo, ormai a capo dell’Inter, con poteri superiori a quelli di ogni altro dirigente. Si tratta di Zhang Kangyang, o Zhang Steven per gli interlocutori occidentali, è il figlio del proprietario di Suning Zhang Jindong, è nato a Jiangsu il 21 dicembre 1991, si è laureato in Scienze Economiche alla Wharton School dell’Università di Pennsylvania, ha lavorato in Morgan Stanley e Jp Morgan, ora sarebbe solo membro del Cda interista. Ma proprio il Cda dello scorso 27 settembre, come verrà confermato oggi nell’assemblea dei soci, ha attribuito al figlio del boss ampi mandati e una quarantina di diverse deleghe, che riguardano l’area sportiva ed extrasportiva, poteri che potranno essere esercitati con firma singola a differenza di tutti gli altri dirigenti interisti (dall’ad Antonello a Williams, Gardini, Williamson e Gandler), che in ossequio al “four eyes principle” hanno poteri di firma congiunta, ossia ne servono due per poter operare. Il potere del non ancora 26enne Zhang Steven era già cresciuto nel Cda di giugno, in cui aveva ricevuto le deleghe sportive, mentre ora avrà anche le altre. Zhang può firmare acquisti di calciatori fino a 40 mln e 10 mln di ingaggio, ma avrà potere nelle aree finanziarie, dei prestiti, degli sponsor, del marketing, della gestione dello stadio (ma con tetti di 5 mln per accordo), può rappresentare il club in sede giudiziaria e assembleare, può costituirsi parte civile nei processi penali, può stringere accordi sindacali, fino agli aspetti più marginali, come quello di poter ritirare raccomandate alla posta per conto dell’Inter. Non può però, almeno ufficialmente, far fuori un allenatore: può assumere o licenziare personale che guadagni un massimo di 200mila euro all’anno. La bizzarria della situazione è che Zhang da semplice membro del Cda ha un margine di manovra molto maggiore dell’ad Antonello, fatto curioso in qualsiasi Consiglio, e, ovvio, anche dell’ineffabile Thohir, che rimane ancora presidente ma ormai è fuori da tutto, infatti prima o poi uscirà dal club, e a quel punto il nuovo presidente sarà proprio Zhang Steven. Che è già entrato nell’Uefa (membro del “Club Competition Commettee”), segue l’Inter in ogni trasferta, ha la passione per le auto sportive di lusso, per il buon cibo e per il buon vivere, infatti in Italia si trova benissimo. Sarà il capo più giovane al mondo a livello di grandi club. Si chiama ricambio generazionale, dicono. Certo fa effetto. Sono nuove frontiere inesplorate, come se fosse il viaggio di Marco Polo alla rovescia.