Il Messaggero, 26 ottobre 2017
App per i social e la scuola così i genitori spiano i figli
ROMA Spostamenti, chat, sms, telefonate, video. Smartphone, tablet, pc sono i nuovi occhi dei genitori, strumenti per sapere tutto quello che fanno i figli, con chi lo fanno e quando. Soprattutto quello che i ragazzi non vogliono far sapere. Si comincia dalla scuola. Il Registro Elettronico consente a mamma e papà di conoscere, in tempo reale, ciò che lo studente sta – o non sta – facendo, dalle assenze ai compiti assegnati, fino ai voti.
Basta dunque con le scuse per marinare una lezione, il malessere finto per saltare il compito in classe e pure con le interrogazioni andate indistintamente bene. Tutto è a portata di adulto con una password fornita dall’istituto. E può bastare un sospetto su una delle attività del proprio figlio per far scattare una sorta di caccia, di famiglia in famiglia, grazie a informazioni condivise sulla chat dei genitori, ormai praticamente irrinunciabile per ogni classe.
CHAT NEL MIRINO
Nessuna difficoltà se a preoccupare sono le chat dei ragazzi. È sufficiente installare la giusta App per partecipare senza essere visti. MSpy consente il monitoraggio di WhatsApp, sms, pure multimediali, mandati, ricevuti e addirittura di quelli cancellati, nonché registro delle chiamate, localizzazione della posizione, visualizzazione degli eventi in calendario e della cronologia di navigazione, lettura delle e-mail.
Usando FlexiSpy si possono ascoltare le chiamate in tempo reale, registrarle, sentire l’ambiente intorno al telefono, leggere i messaggi ed eliminare quelli con determinate parole chiave, spiare chat, email, posizione, video. La app può memorizzare i tasti digitati e mandare notifiche in caso di chiamate a – o da – specifici numeri. Sorveglianza totale anche con TopSpy. Spyrix Personal Monitor controlla l’attività della tastiera, l’uso dei social, la navigazione on line, le memorie esterne.
TeenSafe è pubblicizzato come metodo per proteggere i propri «più grandi tesori» e fa sì che i genitori possano vedere ogni uso del dispositivo fatto dal minore. Duplice la modalità di utilizzo, per visione o controllo. In quest’ultimo caso, mamma e papà sono in grado di bloccare alcuni numeri e app, nonché spegnere il cellulare in determinati orari.
Lo smartphone può essere utile per conoscere sempre, con esattezza, dove sono i ragazzi. Il metodo più semplice è la videochiamata, ma esistono app ad hoc. Mobile Fence, tra le varie funzioni, prevede la geolocalizzazione e l’impostazione di una geobarriera, che allerta i genitori quando il figlio esce da una zona stabilita. La app Trova i Miei Amici individua la posizione dei familiari e può inviare avvisi quando i minori escono da scuola o ritornano a casa. Anche il family locator Life360 visualizza gli spostamenti su una mappa e manda segnali quando i soggetti sono giunti a destinazione.
SPOSTAMENTI SORVEGLIATI
Monitoraggio completo, come si intuisce dal nome, pure con My mobile Watchdog, vero cane da guardia. Footprints si concentra sugli spostamenti dei ragazzi, indicando dove si trovano in ogni momento e dove erano prima per poterne seguire i percorsi. Prevista la possibilità di segnalare aree vietate e ricevere allerta quando i confini vengono varcati. Attenzione alla privacy, app spia possono richiedere il consenso di chi è spiato. Non solo smartphone. Weenect è un Gps tracker per bambini. Seresitter è il primo smartwatch con localizzazione pensato per far stare tranquilli mamma e papà. Funziona come un telefono per fare chiamate in vivavoce e ha un pulsante Sos per eventuali richieste di aiuto. Assistito h24 da una centrale operativa, segue i bimbi in ogni tragitto, con tanto di giochi per non far sentire loro il peso della presenza virtuale.