la Repubblica, 26 ottobre 2017
Di cosa si parla a Istanbul. La stagione dell’amore
“Fate l’amore, non fate la guerra”, sembra dire la notizia che si legge a Istanbul, dove l’arrivo dei turisti russi (e delle tante viaggiatrici provenienti da Mosca e San Pietroburgo) ha prima salvato le complicate relazioni fra Putin e Erdogan, e poi la pericolante stagione turistica della Turchia. Le informazioni ufficiali parlano di ben 3,3 milioni di visitatori che a bordo di voli Aeroflot o Turkish Airlines hanno affollato nei primi 8 mesi le coste del sud turco. Senza fermarsi, perché le condizioni climatiche sono tuttora buone, e le previsioni per gli arrivi di fine 2017 sono ottime. Molti russi sono attesi anche per Natale e Capodanno. Nel 2016 erano stati appena 300 mila.
L’intesa fra i due leader ha quindi arginato il buco delle casse turche, visto che pochi americani ed europei si sono affacciati quest’anno sulle rive del Mare Egeo (sponda turca). Eppure l’accordo è stato trovato al termine di un lungo freddo per l’aereo militare russo tirato giù dalla contraerea di Ankara dopo che aveva sconfinato nello spazio aereo turco dalla Siria per soli 17 secondi. Sembrava quasi di essere alla vigilia di un confronto. Poi, la pace e la magica fioritura di rapporti economici. Per non parlare delle tante russe che hanno trovato l’amore ad Antalya. Quando il sano realismo è meglio di qualsiasi posizione di irragionevolezza.