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 2017  ottobre 25 Mercoledì calendario

Di cosa si parla a Londra. Il divieto di sculacciata

LA SCOZIA si appresta a introdurre un bando totale contro lo smacking: le sberle, i ceffoni, le sculacciate, insomma le punizioni corporali di qualunque tipo nei confronti dei bambini, diventeranno illegali. A nord del Vallo di Adriano, il genitore che allunga le mani sui figli commetterebbe un reato perseguibile per legge. L’iniziativa, dopo un lungo dibattito, crea pressioni sul governo britannico per approvare un simile divieto in tutta la nazione, ovvero anche in Inghilterra, Galles e Irlanda del Nord. Un bando analogo è già passato in oltre 50 Paesi del mondo. Dopo la decisione presa dal governo di Edimburgo, varie associazioni di educatori e difensori dei diritti umani esortano il Regno Unito a fare altrettanto. In Europa appartiene ormai a una ristretta minoranza: soltanto quattro Paesi in tutto il continente non hanno ancora proibito gli sculaccioni. E chi sono gli altri tre? Svizzera, Repubblica Ceca e Italia. Nel commentare la nuova legge scozzese, i giornali di Londra ricordano che lo scorso anno suscitò sorpresa un intervento in materia di papa Francesco, in cui il pontefice affermò che i genitori possono tirare uno scappellotto ai figli purché non lo facciano per umiliarli. Secondo uno studio dell’università del Texas, viceversa, «più i bambini ricevono punizioni corporali, più diventano aggressivi», oltre ai danni fisici e psicologici che possono derivarne. Oggi le vieta la Scozia, domani la Gran Bretagna, poi l’Italia?