ItaliaOggi, 25 ottobre 2017
Diritto & Rovescio
Roberto Maroni, presidente della Lombardia, per mostrarsi più moderno degli altri, com’è del resto il costume un po’ ganassa dei lombardi, ha scelto di far votare gli elettori della sua Regione su dei tablet che, tra l’altro, ha dovuto comperare con il relativo software che ha poi fatto le bizze. La sua è stata la tipica scelta che sarebbe stata fatta dall’Ufficio Complicazioni Affari Semplici che, come si sa, è sempre in agguato. Il referendum sull’autonomia infatti è una votazione semplice. Non ci sono più liste. Non si debbono nemmeno spogliare le preferenze. Gli scrutatori debbono solo vedere se sulla scheda valida c’è un sì o un no. Lo spoglio quindi, in questo caso, se fatto con le matite, può essere fulmineo. Grazie all’elettronica invece gli scrutini in Lombardia sono durati a lungo. In molti casi, gli scrutatori si sono appisolati sulle tende dei seggi in attesa che il tablet risputasse i dati che si erano incastrati nei suoi circuiti. Viva la matita! ha detto Zaia che ha i piedi per terra.