ItaliaOggi, 24 ottobre 2017
Diritto & Rovescio
Il comune di Parma era stato danneggiato da una dipendente infedele che gli aveva sottratto 432 mila e 429 euro e che, per questo, venne condannata (quindi il furto, in questo caso, non è più una supposizione da verificare). Ciò nonostante, essa pur avendo scontato la pena, non ha restituito nemmeno un cent del suo malloppo. Adesso è stata gratificata dal Comune che lei aveva rapinato, con l’assegnazione di un appartamento in una casa popolare. Il bello (anzi, il brutto, pardon) è che tutto è assolutamente regolare, almeno stando alle dichiarazioni del sindaco, l’ex grillino Federico Pizzarotti, che fu espulso dal M5s perché aveva amministrato troppo bene (tant’è che è stato rieletto dai parmigiani per un secondo mandato). Se si fosse trattato di un errore, se si fosse voluto fare un favore, ci sarebbe da scandalizzarsi. Ma nulla di più. Il guaio è che, in questo caso, si è seguito ciò che la legge prescriveva. Nessuno pensa di rivederla, questa legge?