Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2017  ottobre 21 Sabato calendario

La legge del più forte

E voi uomini?, chiedono. Che avete da dire, voi uomini? Che abbiamo da dire? È difficile dire qualcosa sul produttore di Hollywood, Harvey Weinstein, in quanto maschi. Ogni tanto chiedono, e voi giornalisti? È difficile rispondere del lavoro di un altro, solo perché fa il tuo stesso lavoro. È impossibile rispondere dei comportamenti di un altro – di tanti altri – perché del tuo stesso sesso. Si può dire qualcosa sull’umanità e cioè che non c’è parità fra uomo e donna perché gli uomini sanno gettare una donna all’altro capo della stanza, e non viceversa (copyright Naomi Alderman). Sono brutali, orrendi rapporti di forza. Il femminicidio è un brutale, orrendo rapporto di forza. Weinstein voleva e otteneva donne in ragione dell’uso della sua forza sociale. Il comico di Zelig, Marco Della Noce, dorme in auto perché dopo la separazione non ha più soldi. Due separati o divorziati su tre chiedono aiuto alla Caritas. Ogni cento che vanno a mangiare alla Caritas, diciotto sono separati o divorziati. Spesso si dice che la legge è oscena, ma non la si cambia. Ok, la legge. E le ex mogli di quegli uomini? Vanno a letto così serene, la sera, pensando che il loro ex marito dorme in auto? Certo, non è un femminicidio, non è una violenza carnale, ed è tutto al riparo della legge, è uso della forza tanto spietato quanto legittimo, è la possibilità, a norma di legge, di prendere un uomo, finalmente, e di gettarlo all’altra parte della stanza. Si può dire qualcosa sull’umanità, che il più forte si ostina a infierire sul più debole.