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 2017  ottobre 23 Lunedì calendario

Teatri volanti e schermi anti pioggia. Google prepara la città del futuro

Loro l’hanno battezzata Quayside, ma noi potremmo chiamarla Utopia. È la città super intelligente che Google vuole costruire a Toronto, per rivoluzionare le nostre vite. La metropoli canadese sul lago Ontario deve ristrutturare 800 acri di terreno del waterfront, e quindi ha indetto un concorso per scegliere il progetto. La settimana scorsa, alla presenza del premier Trudeau e del presidente di Alphabet Eric Schmidt, ha annunciato che il vincitore è Sidewalk Labs, la consociata di Google guidata da Dan Doctoroff, ex vice sindaco di New York durante l’amministrazione Bloomberg. L’obiettivo è investire 50 milioni di dollari per sviluppare il progetto pilota “Sidewalk Toronto”, su uno spazio di 12 acri chiamato Quayside: se l’iniziativa funzionerà, verrà estesa a tutto il waterfront.
Sidewalk Labs è nata per realizzare le città intelligenti del futuro, e ha colto l’occasione per mettere in pratica le sue teorie. Punta a costruire un quartiere che partendo dalle esigenze dei suoi abitanti, per soddisfarle usando le tecnologie più moderne. Il lavoro infatti comincerà il primo novembre con un incontro pubblico, in cui cittadini, governanti, università e altri soggetti esprimeranno i loro desideri. Sidewalk Labs poi cercherà di trasformarli in realtà.
Alcune idee generali già ci sono. Tutto sarà regolato da sensori, che raccoglieranno senza sosta i dati sulla vita a Quayside, e gli abitanti avranno un “account” con cui accedere a ogni servizio. Il wi-fi sarà accessibile ovunque, grazie ad hub onnipresenti, e il quartiere verrà progettato partendo proprio dalle possibilità offerte da internet. Al posto delle auto ci saranno “taxibots” e “vanbots” elettrici condivisi, che si sposteranno senza guidatore su corsie designate. Il resto dello spazio stradale sarà riservato a bici e pedoni, più che macchine. Gli edifici verranno costruiti su base modulare, con nuovi materiali, in modo da poterli facilmente modificare in base alle necessità di chi li usa. La manutenzione verrà gestita a distanza attraverso gli account, prenotando e guidando l’idraulico anche quando sei via.
Persino il clima verrà controllato dall’intelligenza artificiale attraverso schermi per il vento e la pioggia, e sistemi di riscaldamento che permetteranno di stare all’aperto anche durante una tempesta di neve. L’assistenza sanitaria verrà affidata a laboratori di quartiere, e il posizionamento delle panchine verrà stabilito attraverso le opinioni della gente. Qualcuno immagina pure parchi e teatri volanti. I sensori raccoglieranno i dati sull’uso di tutte le strutture, per adeguarle se non funzionano, e siccome in passato simili progetti sono falliti perché le città costruite non sembravano città, il dialogo tra la popolazione e le autorità sarà costante. La privacy sarà a rischio, anche se Sidewalk Labs promette di proteggerla, ma è il prezzo da pagare per vivere nella comodità di Utopia.