Corriere della Sera, 21 ottobre 2017
Acido, dieci anni all’ex di Gessica. «Non lo odio, ma non lo perdono»
La sua storia è nota a molti, perché con il tempo è diventata un simbolo. Quella di una giovane e bella donna, eletta Miss sorriso a Salsomaggiore Terme, sfregiata con l’acido dal suo ex fidanzato. Al momento dell’agguato Gessica Notaro stava rientrando a casa. Era gennaio. A nove mesi di distanza, il giudice del tribunale Rimini ha condannato ieri il suo ex a dieci anni di prigione (il pm ne aveva chiesti 12).
Presente in aula fino a poco prima del verdetto, Gessica ha incrociato più volte lo sguardo di quel Jorge Edson Tavares di Capo Verde che aveva amato alla follia e che un giorno aveva pensato pure di sposare. Subito dopo la sentenza ha pronunciato poche frasi, confidate ai suoi avvocati. «Una condanna equilibrata che condivido ma che non può ripagarmi di uno sfregio permanente di cui tutto il mondo si è reso conto». Non può. Il dolore è come un marchio che si presenta ogni volta che appare in pubblico. Solo lievemente mitigato da una crescente indifferenza. Come ha spiegato in tv a Pomeriggio 5 : «Nonostante il male che mi ha fatto è una persona che non riesco ad odiare. Ma non posso neanche perdonare. Quello che rimane è solo indifferenza».
Gessica ha rischiato di perdere la vista. Le ustioni profonde si sono concentrate nella parte degli occhi ma le colate di acido le hanno provocato lesioni ad un’anca e una gamba. La sera del dieci gennaio si è subito resa conto di come quel liquido la stava trasfigurando. Alla madre ha gridato: «Mi sto sciogliendo vero?». Quando ha trovato il coraggio di mostrare il suo volto in un programma televisivo è diventata un simbolo della lotta femminile contro la violenza.
A Tavares (imputato anche per stalking, udienza il 26 ottobre) il gup di Rimini, Fiorella Casadei, ha riconosciuto le aggravanti della premeditazione, dei futili motivi e della crudeltà. L’uomo dovrà inoltre risarcire Gessica di 230 mila euro. Sarà espulso dall’Italia al termine dei dieci anni della pena. Duro il commento del leghista Roberto Calderoli: «Uscirà tra 5 anni, è così che vogliamo difendere le donne?».
Ma sono gli stessi avvocati di Gessica Notaro, Fiorenzo e Alberto Alessi, soddisfatti, a spiegare il verdetto: «La legge italiana prevede pene che non si discostano più di tanto da questa in caso di rito abbreviato».
Sono invece pronti al ricorso in appello gli avvocati del suo ex («fiduciosi di poter dimostrare la sua innocenza») convinti che Tavares sia stato vittima della pressione mediatica esercitata sul processo da Gessica: «Una pressione confermata in aula dal suo difensore, motivata da esigenze economiche. Una vera e propria stortura».
Gessica Notaro aveva partecipato al concorso di Miss Italia dopo avere vinto la fascia di Miss Romagna e Miss sorriso. A Rimini, la sua città, lavorava come addestratrice di delfini (di recente l’ex delfinario è stato chiuso e Gessica ha perso il lavoro).
In più di un’occasione l’ex miss ha parlato di come si è incrinato il rapporto con il suo fidanzato. «Ha cominciato ad essere aggressivo nei confronti di chi mi guardava o mi stava a fianco». Fu lui a lasciarla. Ma paradossalmente da quel momento iniziarono i pedinamenti, le minacce e le persecuzioni. Fino all’acido. Da allora quando esce di casa Gessica è costretta ad indossare sempre un velo in viso. Per non avere contatti con i raggi solari.