Il Messaggero, 23 ottobre 2017
Si sono uccisi per non morire lentamente. Trovati nel deserto i fidanzatini scomparsi
NEW YORK Li hanno trovati dopo tre mesi di ricerche nel deserto, accovacciati a fianco di una roccia e sotto un albero, con i corpi avvinghiati in un ultimo abbraccio, e una pallottola ciascuno in corpo. La coppia di fidanzati losangelini appena ventenni era arrivata il 27 di luglio ai margini del deserto californiano di Joshua Tree, uno dei luoghi più seducenti e misteriosi d’America, celebrato da un album degli Eagles, e dalla copertina del quinto album degli U2, scattata in realtà ben lontano dal parco. Le formazioni di roccia ossidata dal ferro, e la lussureggiante flora di piante grasse che le ricoprono hanno attratto generazioni di nomadi, di viaggiatori, e di amanti della natura. La stagione ideale per attraversare la sua vastità di roccia e di cielo è l’inverno, con la fioritura dei cactus in pieno splendore. Ma alla fine di luglio cadeva il compleanno della ragazza: Rachel Nguyen, e il fidanzato Joseph Orbeso l’aveva convinta ad affrontare temperature intorno ai 40 gradi, e l’avventura di sentieri che spesso si confondono con i letti dei corsi d’acqua prosciugati dall’estate. I due hanno lasciato la mattina del 28 il bed and breakfast nel quale avevano passato la notte e non vi hanno più fatto ritorno.
POCHE PROVVISTE
Lo sceriffo della contea di San Bernardino ha trovato nel loro bagaglio pillole di ecstasy, forse la coppia ne aveva altre addosso quando hanno lasciato l’auto in un parcheggio e si sono avventurati per i sentieri, con scarse provviste di cibo e poca acqua. Joseph aveva anche nello zaino una pistola debitamente registrata. Cosa è successo ai due è ancora un mistero. Potrebbero essersi persi ed essere caduti nella disperazione, convinti che sarebbero morti di fame e di stenti. Questa ipotesi sarebbe confermata dal fatto che hanno razionato le scorte fin quando possibile, e che si erano coperti le gambe con degli indumenti estratti dagli zaini, esausti ma ancora determinati ad evitare di bruciarsi con il sole rovente. Oppure il loro era fin dall’inizio un viaggio cosciente verso il doppio suicidio. La scarsità delle scorte, la coincidenza con il compleanno, la magica solitudine del luogo aiutano a disegnare il canovaccio di un gesto crudelmente romantico. Non ci sono indizi che i due giovani fossero depressi, o che stessero contemplando di farla finita. Il padre di Orbeso è convinto che suo figlio, nel tentativo estremo di rassicurare Rachel contro l’idea di una morte lenta e dolorosa, si sia offerto di spararle un colpo di pistola, prima di togliersi a sua volta la vita.
IL MISTERO
I genitori della ragazza dicono di non avere alcun motivo per sospettare una diversa interpretazione di quanto è accaduto. A meno che emergano nuovi elementi di prova, l’evento sembra destinato ad essere suggellato dal mistero. Dopo l’allarme lanciato dall’albergatore a fine luglio si era scatenata una intensa campagna di ricerca che per settimane ha tenuto impegnati centinaia di volontari. I genitori dei due giovani avevano promesso una ricompensa di 10.000 dollari a chi avesse ritrovato i loro corpi. Gli sforzi sono però stati vanificati dall’immensità dell’impresa: la riserva conta 310.000 ettari di terreno, a metà strada tra San Diego e Los Angeles, a nord di Palm Springs. Solo il padre di Joseph ha continuato a sperare e a cercare, fino a che la scoperta è stata fatta casualmente una settimana fa da due visitatori del parco, i quali erano ignari dell’intera vicenda.