Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2017  ottobre 20 Venerdì calendario

APPUNTI VARI SU RIMINI

URB001 QQRIMINI


RICCIONE, IL SINDACO TOSI DOPO IL SOGNO DEGLI ALBERGATORI: «UN GRANDE PARCHEGGIO SU 5 PIANI» –

Un parcheggio con un migliaio di posti utili disposto su cinque piani in una zona baricentrica della città capace di servire buona parte della zona mare e di conseguenza di liberare dalle auto tante stradine laterali agli assi commerciali. Un sogno per gli albergatori che hanno messo la necessità di parcheggi scambiatori distanti dalla zona mare tra le priorità. Una certezza su cui lavorare per l’amministrazione Tosi che rispolvera un’opera rimasta nel cassetto per tanti anni: il parcheggio in piazzale I° Maggio, su via Cortemaggiore.
«È nostra intenzione tornare a puntare su quell’opera che per anni è rimasta nel triennale come Pf, project financing. Noi vorremmo sviluppare quel progetto, ma non come Pf, bensì come investimento pubblico. La nostra idea è un parcheggio di cinque piani, due interrati e tre in superficie per circa mille posti auto». Il sindaco non dà ulteriori riferimenti in attesa dello sviluppo di un primo progetto, ma ciò che è certo è la spesa affatto indifferente di un’opera simile. Svariati milioni di euro che il Comune dovrà tirare fuori dal cilindro. «Li ricaveremo dalla monetizzazione dei parcheggi P1, quelli che i privati non realizzano e pagano». Possibile riuscire a ricavare cifre simili da questa voce di bilancio? «Riteniamo di sì. Diversi interventi stanno partendo e partiranno. Ce la faremo anche se abbiamo tagliato il costo della monetizzazione dei parcheggi». Prima che il parcheggio veda la luce serviranno anni, mentre gli albergatori cercano risposte più vicine nel tempo. «Abbiamo contattato l’impresa che a Rimini ha riqualificato l’area attorno alla Murri creandovi un parcheggio e ridando quello spazio alla comunità. Stiamo verificando di fare la medesima cosa nelle aree non utilizzate delle ex colonie in zona Marano e all’uscita dell’autostrada». Se l’operazione sarà fattibile, già in estate potrebbe vedersi il risultato. In attesa dell’inizio dell’iter del parcheggio I° Maggio non ci sarà alcuna rivoluzione della viabilità e della sosta nella zona mare. «Al momento non cambieremo. Nessun atto d’imperio. Mentre nella zona Alba e viale Tasso intendiamo riqualificare con marciapiedi e considerare anche possibili modifiche di viabilità e sosta». Per quanto riguarda le ciclabili, altro argomento sensibile per l’Associazione albergatori, «pensiamo di mettere a sistema i collegamenti ciclopedonali con il parco della Resistenza e proseguire con la progettazione della ciclabile del Marano con recupero della ex polveriera».
Andrea Oliva

***

LIBRI ARABI A SCUOLA: IL CASO IN REGIONE –

Finisce in Regione la polemica su Oltre il velo, la rassegna promossa dall’amministrazione di Santarcangelo per far conoscere il mondo e la cultura arabi attraverso letture e incontri, anche nelle scuole. Massimiliano Pompignoli, il consigliere regionale della Lega (il primo partito a sollevare il polverone) ha presentato un’interrogazione. «Vogliamo sapere se l’iniziativa ha ricevuto contributi regionali, chi l’ha progettata, e avere informazioni sull’associazione Arcobaleno», che ha collaborato alla rassegna. Pompignoli, Jacopo Morrone (il segretario della Lega Nord Romagna) e Bruno Galli (il responsabile provinciale del Carroccio) non fanno sconti nemmeno al vice sindaco Emanuele Zangoli, che aveva difeso l’iniziativa: «La sua reazione di ieri dimostra l’imbarazzo e la confusione della giunta di Santarcangelo, che invitiamo a evitare di sostituirsi a insegnanti e genitori nelle scelte educative dei bambini». La Lega, così come Matteo Montevecchi, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, insistono poi sul fatto che gli autori di alcuni libri letti ai bambini in classe siano vicino a Fratelli musulmani, una delle associazioni più integraliste dell’Islam.



***

NIENTE ASSICURAZIONE? FINITA LA PACCHIA, C’È IL TARGA SYSTEM –
In macchina senza assicurazione? Finita la pacchia. La polstrada di Rimini si è dotata del micidiale Targa System, uno scanner che si piazza sul parabrezza e in tempo reale svela se l’auto incrociata è assicurata e ha fatto il collaudo (o se è rubata). Lo segnala il comandante Angelo Frugieri. Il TS è stato acquisito per contrastare il boom di auto ‘cabrio’ nel Riminese: il boom di auto senza assicurazione. Circa 7.000 ‘furbetti’ su 77.825 in circolazione in provincia: quasi uno su dieci. Col Targa System caleranno sensibilmente. Da un annetto l’apparecchio è in dotazione alla polizia intercomunale di Riccione, Misano e Coriano. Risultato: un macello di multe dalle parti del Tavollo. Sulle strade più trafficate - ad esempio sulla Riccione Tavoleto - gli agenti parcheggiano un’auto col Targa System acceso; si appostano su un’altra auto 150 metri più avanti, e danno l’alt a tutti quelli segnalati non in regola. Si controllano sino a 150 auto l’ora. Sinora agli ‘evasori’ è andata relativamente liscia. A fronte di questo Far West - quasi il 9% di veicoli non assicurati - non è altissimo il numero di sanzioni specifiche da parte della polizia municipale del capoluogo. Quasi 200 sinora le multe per mancata copertura assicurativa, da 848 euro l’una (in versione scontata del 30% la cifra scende a 594 euro). Nell’intero 2016 erano state 286. A queste vanno aggiunte quelle della polizia stradale: 265 a oggi, quasi una al giorno. Più quelle delle varie municipali, e dei carabinieri. Per i veicoli senza assicurazione scatta il sequestro, che parte anche se il conducente guida in stato di ebbrezza o sotto l’influsso di stupefacenti. Il trend dei veicoli messi sotto sequestro dai vigili di Gnassi è in linea con il 2016 (quando erano stati 316). Nell’anno precedente 419; nel 2014 ben 589. Oltre alla multa si paga anche la custodia giornaliera. L’auto si può ritirare dopo aver riattivato l’assicurazione e pagato il verbale. Se si paga la riattivazione entro 30 giorni, il verbale scende a 149 euro. Perché multe in calo a Rimini a fronte della crescita di chi circola senza copertura? Il comandante della municipale, Andrea Rossi, spiega che è dovuto soprattutto ai cresciuti impegni degli agenti. Mario Gradara

***

ESPULSI DALL’ITALIA, NASCOSTI NELLA NUOVA QUESTURA –
L’estate è finita da un pezzo ma al ‘Grand Hotel nuova Questura’ è sempre tutto esaurito. Tanti ospiti, rigorosamente abusivi e (quasi sempre) clandestini. Tra le new entry degli ultimissimi giorni, quattro cittadini tunisini che hanno ‘preso alloggio’ in una delle palazzine. Risultano - dai documenti che mostra uno di loro, un decreto di espulsione dal territorio nazionale firmato dal questore di Agrigento - entrati in Italia da Lampedusa il 10 ottobre scorso (perlomeno in quella data sono stati rintracciati dalla polizia). Sette giorni dopo (il 17 ottobre) il questore Angelo Cavaleri firma il documento col quale attesta l’impossibilità di trattenerli nel Centro di permanenza temporanea di Agrigento «per decorrenza dei termini». E ordina «di lasciare il territorio nazionale entro il termine di sette giorni dalla notifica». Ordine cui i tunisini si sono ben guardati dall’obbedire. Di fatto eccoli a Rimini. Lo scorso 23 luglio in Tunisia sono stati liberati con indulto 1.645 carcerati; altri 1.027 il 13 ottobre. Molti di questi tentano la traversata verso l’Italia. Non si può escludere che i ‘nuovi ospiti’ facciano parte di questa nuova ondata. E abbiano preso alloggio nella questura fantasma di via Ugo Bassi. Ieri una delle tante stanze occupate, era ‘attrezzata’ con quattro letti con lenzuola e coperte; c’erano viveri e bevande, ciabatte, torce, deodoranti, nonché alcuni zaini ben nascosti, e un cordless. Non solo sale e stanze dello stabile sono frequentatissime; qualcuno è tornato anche a scalare il terrazzo: gruppi di ragazzi si divertono a giocare a calcio... ad alta quota (un fatto analogo era già stato segnalato lo scorso anno, con una coltivazione di marijuana sul tetto). «Io lavoro proprio qui di fronte – spiega Michele Bana, istruttore dell’Autoscuola Adriatica – e tutti i giorni vedo andare in scena il degrado. Ragazzini che spaccano vetrate e infissi; gente che spaccia in pieno giorno; gente che ruba e poi viene lì ad aprire le borse depredate per controllare il bottino che c’è all’interno». «Ci sono minorenni – prosegue – che quasi tutti i giorni salgono sul tetto, giocano a pallone o lanciano oggetti di sotto». La conferma della situazione viene anche dall’associazione ‘Guerrieri per gioco’, autorizzata a utilizzare gli spazi del mostro dormiente per le proprie esercitazioni, in modo di fare da deterrente rispetto a presenze inquietanti. «Durante un raduno domenicale qualche settimana fa – spiegano i Guerrieri – siamo entrati trovando di tutto. Abbiamo prima svegliato una coppia, di Lecce, che dormiva nella palazzina che doveva essere dedicata alla polizia stradale. Erano le 7. Ci hanno detto ‘siamo qui da alcune settimane, abbiamo fatto la stagione a Rimini’». Ieri la coppia c’era ancora. Però si era trasferita, spostandosi nel più comodo ‘alloggio del questore’. «C’è molta gente qui in giro giorno e notte – raccontano i due –, anche una banda di 10-15 ragazzini». Tra gli ospiti trovati due nordafricani, di aspetto molto trasandato, un ragazzo italiano che cercava di introfularsi («cerco un amico», ha detto) e un uomo dell’Est Europa. Tutti quanti sono stati gentilmente invitati ad andarsene. Di recente qualcuno ha lanciato uno Scarabeo nel ‘canale’ tra il muro esterno e quello interno, lato Nord, e poi gli ha dato fuoco, con intervento dei pompieri. Lo scooter è risultato rubato. Negli ultimissimi giorni sono comparsi numerose scritte e graffiti (‘Acab’, ‘La Bam è stata qui’, ‘Rws’ ecc.) molti dei quali vergati da fan del Rimini. Spaccate tutte le grandi vetrate sopra l’atrio principale.

***

«Smetti di filmare quel ragazzo». Ma Speziali disobbedisce alla Polizia–

«Metti via quel telefonino. Quel ragazzo sta molto male, smettila di filmarlo». Glielo hanno ripetuto più volte gli agenti della Polizia stradale che erano accorsi in viale Veneto, a Riccione, sull’incidente in cui ha poi perso la vita Simone Ugolini. Prima con le buone, poi con toni più accesi. Ma Andrea Speziali, l’esperto d’arte di ventinove anni, candidato alle ultime elezioni amministrative, ha continuato, imperterrito, con il suo smartphone in mano, la sua diretta Facebook, trasmettendo gli ultimi minuti di vita del ventiquattrenne. Ha ripreso ogni istante di quel dramma senza fine, persino le delicate procedure di rianimazione, facendo anche infuriare gli operatori che stavano tentando l’impossibile per strappare Simone alla morte. Poi un paio di agenti, esasperati da quel comportamento irriguardoso per un morente, lo hanno allontanato. Ma Speziali, stando a quello che sta emergendo dall’indagine, avrebbe continuato, anche da lontano, a riprendere. Adesso l’esperto d’arte dovrà rispondere alla giustizia, oltre che alla sua coscienza, del suo comportamento di quella notte. E’ stato, infatti, iscritto nel registro degli indagati, per pubblicazione di immagini oscene nel senso di raccapriccianti. Non lo è, invece, per omissione di soccorso. La registrazione della sala operativa ha confermato che un’altra persona aveva già chiamato i soccorsi quando Speziali aveva cominciato la sua telecronaca di una morte in diretta. E’ stato un taxista di Riccione che transitava per viale Veneto ad allertare le forze dell’ordine e chiedere aiuto per quel ragazzo caduto dal suo motorino mentre stava tornado a casa. Il taxista aveva già confermato tutto: «Sono stato io ad avvertire i soccorritori, ero il primo sulla scena dell’incidente», aveva detto subito agli inquirenti, ribadendolo. Questa mattina sarà sentito ulteriormente a Rimini dagli uomini della Polizia stradale. Anche la Polizia postale sta continuando nelle sue indagini. Verrà ora esaminato il cellulare, che è stato sequestrato ad Andrea Speziali per risalire all’ora esatta della trasmissione e verificare quanto da lui dichiarato. Anche ieri sul web è continuata la gogna mediatica contro di lui con insulti e minacce di morte. L’esperto d’arte aveva subito chiesto scusa alla famiglia per il suo gesto: «L’ho fatto per attirare l’attenzione sul ragazzo, volevo fare qualcosa per lui, non cercavo uno scoop o consensi. Ho sbagliato, se potessi tornare indietro non lo rifarei più, ma contro di me si è scatenata una cattiveria troppo grande», aveva detto, piangendo, al telefono domenica al Carlino.

Grazia Buscaglia



***

RIMINI: PER NOVE CONSIGLIERI REDDITI SOTTO I 10MILA EURO –
Nemmeno l’anno delle elezioni ha portato al ribaltone dei redditi. Gira e gira, è sempre Nicola Marcello di Forza Italia il più ricco tra consiglieri comunali e giunta di Rimini. L’azzurro ha dichiarato nel 2016 un reddito imponibile di 315mila euro, oltre 15mila in più rispetto all’anno precedente. Ma l’assessore allo Sport Gian Luca Brasini ha sfilato per la prima volta la medaglia d’argento al sindaco Andrea Gnassi, dichiarando 75.497 euro contro i 74.403 del primo cittadino. I più ‘poveri’ restano Luca Pasini, consigliere di Rimini futura, e Barbara Vinci del Pd. Lui studente, lei casalinga, entrambi hanno un reddito di 1.360 euro, frutto dei gettoni da consiglieri. L’anno prima erano a zero. Tra i consiglieri comunali, dopo Marcello il più ricco è Marco Zamagni di Patto civico, con 70.398 euro, seguito da Lucilla Frisoni del Pd con 60.093 euro. Nove consiglieri su 32 dichiarano meno di 10mila euro: ai citati Pasini e Vinci si aggiungono Filippo Zilli di Vincere per Rimini (9.621 euro), Mirco Muratori e Davide Frisoni di Patto civico (con 8.574 e 6.772), altri quattro del Pd, Simone Bertozzi (7.873), Milena Falcioni (4.899), il capogruppo Enrico Piccari (4.807) e Giulia Corazzi (2.537). Restando ai democratici, dopo la Frisoni è il presidente del consiglio Sara Donati quella con il reddito più alto (34.319 euro), seguono il segretario uscente del Pd Juri Magrini (32.189), Barbara Di Natale (23.278), Matteo Petrucci (20.930), Giorgia Bellucci (17.144), Fabio Grassi (15.102) e Giovanni Casadei (12.310). Completano la maggioranza Mario Erbetta e Daniela De Leonardis di Patto civico (28.621 e 441.174), e Kristian Gianfreda di Rimini attiva (19.383). Nella Lega guida la classifica il capogruppo Marzio Pecci con 49.783, a seguire Cristiano Mauri (48.540), Matteo Zoccarato (23.384), Diana Trombetta (22.017) e Carlo Grotti (12.462). Tra gli altri consiglieri di minoranza, oltre ai citati Marcello e Zilli, ecco Carlo Rufo Spina con un reddito di 18.521 euro, Gioenzo Renzi di Fratelli d’Italia con 56.553, Gennaro Mauro di Movimento per la sovranità con 47.417, e i due esponenti di Obiettivo civico Luigi Camporesi (10.588) e Andrea Bellucci (24.757). Per finire, la giunta: dopo Brasini e Gnassi si piazza Eugenia Rossi di Schio (57.903), seguono Anna Montini (51.355), Gloria Lisi (49.150), Roberta Frisoni (48.124), Massimo Pulini (43.537), Jamil Sadegholvaad (39.141) e Mattia Morolli (27.376).
Manuel Spadazzi

***

Riparte l’economia, bene industria e servizi

SEGNI di ripresa per l’economia del Riminese, anche grazie al traino dell’export. E’ Camera di Commercio - da quanto emerge dai dati Prometeia di ottobre 2017 elaborati da Unioncamere regionale - a parlare di «crescita del valore aggiunto delle imprese delle province romagnole». Un dato che «dovrebbe attestarsi, nel 2017, attorno all’1,5%», lievemente inferiore all’1,7% regionale, ma superiore a quello medio nazionale (1,4%). Nel dettaglio il risultato positivo «è in larga parte attribuibile al comparto industriale, in particolare il manifatturiero, per cui si prevede una crescita dell’1,8%». In aumento anche l’agricoltura e i servizi, che si attesteranno sul +1,5%, così come le costruzioni, che «dopo anni di variazioni negative dovrebbero tornare in terreno positivo (+1,1%)». Soddisfatto il presidente Fabrizio Moretti, che sottolinea come «la Camera di commercio rappresenti un luogo di governance e di incontro strategico tra istituzioni, associazioni di categoria, imprese e persone e un soggetto determinante per l’innovazione, protagonista della rivoluzione digitale delle Pmi e driver locale del ‘Piano Impresa 4.0’». Su scala romagnola decisamente superiori alle previsioni emiliano romagnole e italiane sono le variazioni attese per l’agricoltura (+1,3%) e per le costruzioni (+1,2%), mentre per i servizi «la crescita si attesta sull’1,5%, a fronte del +1,6% regionale e del +1,4% nazionale». A Rimini si prevede invece una crescita dell’1,6%, dovuta anche in questo caso principalmente «al comparto industriale, che dovrebbe crescere dell’1,9%». Anche nel riminese dovrebbero essere «superiori alle previsioni emiliano-romagnole e italiane le variazioni attese per l’agricoltura (+2,4%) e per le costruzioni (+1,1%)», mentre per i servizi si prevede una crescita dell’1,5% circa.



***

GIANNINI, IL MODELLO RIMINI PER TORNARE A VINCERE LE ELEZIONI –

«E ADESSO basta litigare». Stefano Giannini l’ha ripetuto anche lunedì sera, nell’assemblea che lo ha eletto nuovo segretario provinciale del Pd riminese. Si aspettavano solo i dati ufficiali, per eleggerlo: il sindaco di Misano, renziano, era l’unico candidato. Ha ottenuto 803 voti fra gli 870 iscritti che hanno partecipato al congresso (41 contrari, 22 schede bianche, 4 nulle). Ieri sono arrivati per lui i complimenti di Gnassi («Stefano è persona empatica che conosce bene questioni e problemi di tutto il territorio riminese»), Arlotti e tanti altri. Guardando i dati di affluenza al congresso, c’è poco da stare allegri. Ha votato meno della metà degli iscritti (oltre 2mila). «Un po’ ce lo immaginavamo, visto che c’era un candidato unico in quasi tutti i circoli e anche per la segreteria provinciale». Ma questo non basta a giustificare l’emorragia di votanti... «Già dalle primarie nazionali avevamo visto nella nostra provincia una forte disaffezione. E lo vediamo dalle tessere in calo, dalle feste dell’Unità che scompaiono o faticano. Ci sono realtà con meno di 10 iscritti. Occorre tornare fra le persone, farle sentire fiere di far parte del Pd. Ma prima dobbiamo dire basta a divisioni e scontri interni. E io penso di essere la persona giusta per unire, non per dividere». L’ha sottolineato anche Gnassi: non c’è tempo da perdere, perché nel 2019 saranno 17 i Comuni del Riminese che torneranno alle urne. «Le sconfitte a Riccione, Coriano, Cattolica l’hanno insegnato. Dove il Pd è autoreferenziale e pensa di bastare a sé stesso, perde. Le elezioni a Rimini nel 2016 hanno dimostrato quanto sia vincente un’alleanza che aggrega le forze sociali, civiche, i giovani». A proposito di giovani, troveranno spazio nella sua squadra? «Sì, ma dovranno anche studiare e sudare... Mi prenderò due settimane per formare la segreteria». Tra pochi mesi si andrà al voto alle politiche. Arlotti verrà ricandidato o si faranno le primarie? «L’attività di Arlotti in questi anni è stata assolutamente apprezzabile. Si è impegnato molto, è fortemente presente sul territorio. E io non ho nulla in contrario alla sua ricandidatura». Manuel Spadazzi

***

LA CARICA DEI 500 STUDENTI ERASMUS AL CAMPUS DI RIMINI –

SPAGNA, Germania, Francia, Belgio, Grecia, Portogallo, Polonia, Regno Unito, Serbia: è un vero e proprio crogiolo di nazionalità la comunità degli studenti approdati a Rimini grazie al progetto Erasmus, un gruppo che si fa ogni anno più folto ed eterogeneo. Merito dei tanti programmi di mobilità promossi dall’Università di Bologna, nonché dei Corsi di Laurea internazionali attivati dal Campus di Rimini: la proposta formativa in lingua inglese attrae infatti un numero sempre maggiore di studenti stranieri, che oggi sono oltre 550, su un totale di circa cinquemila iscritti. Non più solo Erasmus (circa 120 quelli in arrivo o già arrivati nell’anno accademico 2017/2018), ma studenti che si fermano a Rimini per l’intera durata del proprio percorso di studio: da due a cinque anni. Dove alloggiano, come vivono e che cosa sognano i ragazzi e le ragazze della ‘generazione Erasmus’? Risponde Lorenzo Urbinati, presidente di Esn Rimini, sezione riminese di Erasmus student network Italia, l’associazione senza fini di lucro che offre supporto agli studenti stranieri. «A Rimini, la maggior parte dei ragazzi dell’ Erasmus alloggia in ostelli o residence che hanno firmato delle convenzioni con la nostra associazione e dunque offrono i propri servizi a un prezzo più vantaggioso». «E ogni anno – racconta – noi volontari – ci impegniamo nella ricerca di un alloggio per gli studenti che ce lo chiedono». Ma le attività non si fermano qui: «Programmiamo tour guidati nei dintorni, teniamo sempre i ragazzi informati su tutti gli eventi del territorio (sagre, fiere, etc.), organizziamo visite a musei, viaggi in tutta Italia e feste ad hoc. Insomma, creiamo occasioni di incontro e condivisione». L’obiettivo è arricchire un’esperienza che questi giovani non dimenticheranno mai. «Sono andato in Erasmus a Lisbona – racconta Lorenzo – e al mio rientro, ho voluto subito mettermi al fianco degli studenti e aiutarli, come altri avevano fatto con me in Portogallo». Uno scambio vivace che per la città non si traduce soltanto in un vantaggio di tipo economico. «Ritengo che la maggior affluenza di studenti stranieri a Rimini negli ultimi cinque anni sia solo un bene – conclude Lorenzo – una comunità eterogenea, fatta di ragazzi e ragazze che vengono da Paesi anche molto diversi fra loro, dalla Cina alla Spagna, dalla Romania al Belgio, non può far altro che arricchire il nostro patrimonio culturale». Maddalena de Franchis



***

Santarcangelo, libri arabi a scuola, partiti in rivolta – 

Sono bastati il programma e le prime immagini dell’iniziativa, con il vice sindaco Emanuele Zangoli e l’assessore Pamela Fussi a scuola insieme ad alcuni richiedenti asilo, a sollevare il velo... delle polemiche. Dopo la Lega nord, anche Forza Italia e Fratelli d’Italia sparano a zero sul Comune di Santarcangelo per l’iniziativa Oltre il velo. Proposta da una giovane musulmana residente a Santarcangelo, la rassegna prevede incontri a scuola e in biblioteca per parlare del mondo arabo, attraverso incontri e letture di libri e fumetti. Al consiglio di oggi Matteo Montevecchi, di Fratelli d’Italia, ha presentato un’interrogazione per sollevare dubbi sugli autori dei testi scelti da leggere ai bambini. «Il libro Porto il velo, adoro i Queen è di Sumaya Abdel Qader, attuale consigliere comunale del Pd a Milano, e al centro di accese polemiche proprio a causa delle sue posizioni ideologiche e per l’accusa di essere un’estremista». Montevecchi ricorda che la donna è vicina ai Fratelli Musulmani. Pure Takoua Ben Mohamed, l’autrice del fumetto Sotto il velo, di cui si parlerà domani sera (alle 21) in biblioteca, sarebbe vicina secondo Montevecchi alle posizioni più integraliste. Non fa sconti neanche Walter Vicario, di FI, che ricorda ironicamente: «In passato abbiamo chiesto di insegnare nelle scuole di Santarcangelo il dialetto romagnolo, ma l’amministrazione si rifiutò. E oggi in cambio viene insegnato ai bambini la cultura araba». NON SOLO i partiti, ma pure diversi santarcangiolesi hanno manifestato più di un dubbio sull’iniziativa. «Forse qualcuno ha equivocato, ma le polemiche sono assolutamente gratuite – tuona il vice sindaco – Ai bambini abbiamo letto non libri sulla cultura araba, ma favole e storie. Storie che parlano di integrazione. E con noi a leggerle lunedì alla scuola Pascucci c’era un ragazzo nigeriano, un richiedente asilo, che è cattolico e va a messa. Quindi, di cosa stiamo discutendo?». L’intento di Oltre il velo, continua Zangoli, «è parlare ai bambini della nostra società multietnica, nulla di più. Non si insegna la cultura araba. Per fortuna i bambini ci stanno dimostrando di essere molto più adulti di noi grandi». Zangoli poi se la prende con quelli che «sventolano continuamente il crocifisso e la cultura cristiana, ma che poi io non vedo mai a messa. Per questo motivo le loro polemiche diventano ancora più becere e strumentali». Manuel Spadazzi


***


Riccione, Piscine, atolli e locali in spiaggia: il libro dei sogni degli albergatori

PISCINE con acqua salata, atolli artificiali, una distesa di locali sul mare dove sorseggiare l’aperitivo, aree verdi con giochi per bambini e spazi all’aperto per fare sport. Il tutto muovendosi in bicicletta o a piedi dimenticando l’auto in un parcheggio distante dal centro, servito da navetta. Questa è la Riccione del futuro dipinta dagli albergatori in base alle segnalazioni giunte dai propri clienti. E’ l’immagine che esce dell’Osservatorio Luigino Montanari nei questionari compilati da 115 albergatori sui 399 hotel aperti in città. Ieri è stata l’occasione per fare il punto sui dati turistici, il che significa arrivi, presenze, percentuali, note positive e punti dolenti. Togliamo subito ogni dubbio sull’andamento della stagione. «E’ stata positiva – ribadisce il presidente dell’Aia, Rodolfo Albicocco -, lo dicono i numeri e lo dicono gli albergatori. E’ andata meglio dello scorso anno». Per il 61% è stata discreta, il 18% molto positiva e il 17% sufficiente. Solo per il 3% è stata negativa. Altri dati da sottolineare sono quelli relativi ad arrivi e presenze, per italiani e stranieri. L’Osservatorio ha valutato solo i numeri relativi agli hotel, quindi non il turismo extra alberghiero. «Questi dati sono tutti positivi. I pernottamenti tra gennaio e settembre aumentano del 4%. Crescono gli italiani (+4,4%) e gli stranieri (1,7%)». Aumentano i tedeschi (+7,32) e si riaffacciano i russi (+21,11%). In Associazione brindano anche guardando all’età media dei clienti. «I giovani? Ci sono eccome, leggermente più rispetto al 2016. La fascia tra 18 e 25 anni rappresenta da sola il 10,5%. Da 26 a 35 il 13,2%». Gli over 65 sono il 10,6%. Con simili dati, secondo il presidente sarebbe bene impostare anche una diversa politica dei prezzi. Infatti in periodi di riempimento molto alti quali il ponte del 2 giugno e i giorni a ridosso del Ferragosto «vediamo che le strutture sono colme e forse potremmo pensare di alzare un po’ i prezzi viste simili percentuali tra l’80% (ponte 2 giugno) e il 97% (settimana dal 12 al 19 agosto). Bene anche il Natale, divenuto un prodotto vero e proprio che dal 1 dicembre al 9 gennaio richiama 84mila presenze negli hotel». Tutto bene, quindi, o quasi. Le note dolenti sono la qualità urbana e gli eventi. In entrambi i casi siamo poco sopra la sufficienza. Se per gli eventi si è scontata la mancata programmazione e l’assenza di una amministrazione in carica all’inizio dell’estate, per la qualità urbana arrivano puntuali le richieste. «Tra gli obiettivi che la città deve raggiungere entro i prossimo triennio sono giudicati importanti un parcheggio scambiatore fuori dal centro con navette, riqualificare e ampliare i marciapiedi nella zona turistica, realizzare nuove aree verdi, aumentare e migliorare la sicurezza delle piste ciclabili e migliorare la qualità delle acque in mare». Poi viene il libro dei sogni, molto più abbordabile rispetto al passato. Non vengono chieste infrastrutture costose, ma piscine, aree verdi, sport all’aperto, niente smog e auto ma più qualità urbana. Andrea Oliva


***


COMPLEANNO RICCIONE, LA TOSI DIMENTICA L’OPPOSIZIONE –

SULLA festa del compleanno di Riccione, celebrato domenica pomeriggio in piazzale Ceccarini, scoppia la polemica per i «mancati inviti ai consiglieri di opposizione». Il Pd accusa il sindado Renata Tosi, di aver trasformato questo evento in una festa «ad personam». Da viale Don Minzoni, dopo aver fatto una serie di verifiche incrociate tra i colleghi tuonano: «Nessun consigliere di minoranza è stato invitato, nonostante le prime file fossero riservate agli amministratori comunali. Nessun invito alle associazioni di volontariato che da anni aggregano i cittadini riccionesi nel territorio. Che il sindaco Tosi in un attimo di distrazione abbia travestito la festa cittadina con il congresso del proprio partito che si è tenuto il giorno prima nello stesso posto?» Commentano al vetriolo i democratici che accusano chi ha organizzato la festa di «astuzie e ripicche». Come fiume in piena sbottano: «Sono sfioriti ormai da tempo i proclami della Tosi contro gli «abusi di potere», «l’arroganza di chi governa», evaporati come l’acqua del temporale a conclusione della festa. Come un monarca surreale, che viene meno al suo ruolo pubblico, organizza la festa della città con il denaro pubblico, come fosse la sua festa di compleanno». E infine: «L’aver lasciato fuori i rappresentati dell’opposizione che tra l’altro rappresentano il 66% dei cittadini è un fatto gravissimo. Per non parlare poi delle associazioni che operano nel nostro tessuto sociale. Ma disappunto e rabbia non sono mai un buon rimedio. Meglio un sorriso, perchè non c’è nulla che confonda i piani dei furbetti come il sospetto di passare per ridicoli». ni.co.


***


Tetto della piscina spazzato via «Servono 200mila euro per ripararlo» Riccione, i lavori non partiranno prima della fine dell’anno

SERVIRANNO circa 200mila euro per sistemare la porzione di tetto volata via dalla piscina olimpionica con la bufera nella notte tra domenica e lunedì. A quantificare i danni sono i Lavori pubblici, che avevano impiegato circa 170mila euro per la copertura in rame divelta dal fortunale del novembre 2013 sull’arcata opposta. Per ripristinare il tetto sul lato mare, così com’era, dovrà essere indetta una gara d’appalto, per cui i lavori dovrebbero cominciare tra la fine dell’anno e l’inizio del 2018, vale a dire entro due/tre mesi «tempi tecnici previsti per la gara», sottolineano dal Comune. Già da ieri intanto una squadra di operai è intervenuta per effettuare i lavori più urgenti. Messa in sicurezza la struttura, l’attività natatoria procede regolarmente, come da calendario, sia per il pubblico, tornato a nuotare nel pomeriggio di lunedì, sia per i campionati che a fine mese porteranno a Riccione le star nazionali del nuoto. «I Lavori pubblici stanno elaborando il progetto per la messa a norma della copertura – assicura il sindaco Renata Tosi – I servizi finanziari intanto stanno già guardando come finanziare i circa 200mila euro necessari per questo intervento urgente». La copertura di rame sradicata assieme al bitume tre notti fa si estendeva su circa 300 metri quadri. Quello che fa specie e che non si riesce ancora a capire, è il perché una piscina che ha poco più di quindici anni e che è costata 10milioni di euro, abbia un tetto che, seppur con fortissime raffiche di vento paragonabili a trombe d’aria, a differenza di altri edifici circostanti, pubblici e privati, si apre come una scatoletta di acciughe, tra l’altro mettendo a repentaglio l’incolumità delle persone. L’ALTRA notte nel prato sono caduti quintali di materiale. «Questo é vero ed è strano. Coperture del genere dovrebbero durare una vita, l’intervento è stato eccezionale, non dico nulla sul passato – conclude la Tosi – Mi limito a rispondere con una manutenzione straordinaria immediata. Quell’impianto deve lavorare a favore della città e del turismo, non possiamo permetterci neppure il ritardo di un minuto». In seguito alla parte d copertura saltata quattro anni fa, nel tentativo di individuare le responsabilità era stato fatto un «accertamento tecnico preventivo» presso il Tribunale di Rimini. Si voleva capire se fosse colpa della ditta che aveva eseguito i lavori o di chi altro. Di fatto le maestranze erano state scagionate, erano state tirate in ballo le modalità di gestione della piscina. Nives Concolino


***



PRESENTAZIONE LIBRO: QUANDO RIMINI ANTICIPO’ IL ’68 –

A Rimini il ’68 iniziò... l’anno prima. I primi scioperi e le prime manifestazioni degli studenti ebbero inizio esattamente cinquant’anni fa, nel caldo ottobre del ’67. Una storia ripercorsa ora nel libro A Rimini il ’68 degli studenti, pubblicato da Panozzo e a cura di Fabio Bruschi. L’opera contiene dodici saggi di vari autori, da Bruschi all’ex sindaco di Rimini, Giuseppe Chicchi, da Antonio Mazzoni a Piero Meldini, da Miro Gori a Fabio Tomasetti, per citarne solo alcuni. E ogni capitolo si concentra su un tema diverso raccontando la storia, il costume, i libri, la musica, il cinema e perfino l’urbanistica di quegli anni tumultuosi. Per provare a capire, con Bruschi e gli altri autori, come mai «nella Rimini ‘americana’ degli anni Sessanta, il ’68 accade prima e forse più che altrove...». Il libro sarà presentato venerdì alla Cineteca di Rimini, l’incontro prenderà il via alle 17.


***

RICCIONE E RIMINI, NATALE A BRACCETTO. «BASTA STECCATI, SCIVILIAMO INSIEME» –

Un Natale a braccetto, Rimini e Riccione. Un’eresia per alcuni, una necessità per altri. E tra questi altri, a pensare ad un prodotto unico e con tanto appeal ci sono il presidente dell’Aia, Rodolfo Albicocco, e il collega di Confsercenti, Fabrizio Vagnini. La suggestione di una collaborazione tra le due località che valichi i confini del Marano è così servita. Il tutto nasce dal ramoscello d’ulivo presentato dal sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, che sogna un piano operativo comune tra le due località per trasformare i ruderi al Marano in resort stile Ibiza. Renata Tosi ha accettato la sfida pur con qualche distinguo. «Se riuscissero a fare un piano condiviso per rilanciare l’area del Marano sarebbe impossibile esserne contrari, è ovvio - dice Albicocco -. Ma il confronto andrebbe allargato». Ed ecco che rispunta la suggestione di cui aveva parlato il Carlino, il Capodanno condiviso, ripresa dall’onorevole Sergio Pizzolante. «Parlare di eventi condivisi pare una banalità, ma ci permetterebbe di avere maggiori opportunità, turisticamente parlando. Faccio un esempio. Oggi in tutte le località in riviera si confezionano il loro villaggio natalizio con la loro pista del ghiaccio. Il pericolo è non avere un prodotto che faccia la differenza e quindi ben spendibile come comunicazione turistica. Se si cominciasse a collaborare da singoli eventi organizzati assieme, oppure diversificando le offerte nelle varie località, allora potremmo ‘vendere’ una pista di pattinaggio incredibile, grandissima e particolare, e altrove mercatini o altre offerte culturali che sappiano fare la differenza. Altrimenti il rischio è di spendere nel complesso provinciale tante risorse ed energie senza avere un adeguato riscontro. Se trovassimo il modo per collaborare anche su queste cose avremmo dei prodotti ‘esplosivi’ che tutti potremmo sfruttare». Un Natale e Capodanno più lungo del mondo scivolando sul ghiaccio in ‘salotto’ mentre l’arte moderna e la musica conquistando la Corte del Castello, vissuto tra lo spettacolo per tutti a San Silvestro nel piazzale di Fellini e la notte dei giovani con Radio Deejay. «Basta con le sfide su chi l’ha più lunga (la pista ndr) - attacca Fabrizio Vagnini -. Stiamo disperdendo troppe energie e denari, mentre le risorse economiche per gli eventi continuano a diminuire. Cominciamo a pensare di collaborare anche per gli eventi natalizi e per il Capodanno. Mentre per il Marano accolgo la proposta di rilanciarlo assieme, Rimini e Riccione. Si potrebbe partire da un investimento fatto da entrambi i comuni per riqualificare le aree pubbliche e realizzare un grande evento a confine. Se non superiamo gli steccati andremo a sbattere contro un muro e ci faremo tutti del male». Andrea Oliva

***

ALTRI DUE AUTOVELOX ABBATTUTI A SANTARCANGELO –

SEMBRA diventato un nuovo ‘sport’: abbattere gli autovelox. Dopo quelli presi di mira a Santarcangelo, adesso tocca ai nuovi impianti installati sulla Santarcangiolese. Già la scorsa settimana uno dei Velook (le colonnine arancioni che ospitano gli autovelox mobili) tra Santarcangelo e Poggio Torriana era stato divelto dalla strada. E tra domenica e ieri è toccato ad altri due impianti, sempre lungo la Santarcangiolese, ancora una volta sradicati (nella foto). Sul posto sono arrivati in mattinata la polizia municipale e i tecnici del Comune di Poggio Torriana. E’ il secondo atto vandalico contro i Velook nel giro di una settimana, senza contare tutti quelli già avvenuti a Santarcangelo nei mesi scorsi. Tanto che ora le amministrazioni, insieme all’Unione Valmarecchia (l’ente che riunisce i comuni della valle), stanno valutando varie azioni. Non è affatto escluso, anche se vorrebbe dire investire migliaia di euro, che si arrivi a installare delle telecamere a protezione degli autovelox. Il ricorso alle telecamere in passato si è già reso obbligatorio per altri autovelox, quelli fissi sulla via Emilia a Santarcangelo e a Verucchio sulla Marecchiese, dopo i danneggiamenti. Va detto che i nuovi Velook installati ancora non sono stati utilizzati: i Comuni continuano a rinviare i controlli. NEL FRATTEMPO la polizia municipale ha deciso di ampliare le lezioni di educazione stradale ai nonni e anche ai neopatentati, con un ciclo di incontri formativi. Il primo appuntamento con gli anziani è fissato per domani sera (alle 21) al centro ‘Le Pozzette’ a Villa Verucchio. Gli agenti incontreranno poi anche gli anziani di Poggio Torriana (7 novembre) e quelli di Santarcangelo (28 novembre). Ogni serata servirà da ‘ripasso’ per gli automobilisti più avanti con l’età: si parlerà di come affrontare le rotatorie, di alcuni tipi di manovre e di come comportarsi alla guida per non creare pericoli a pedoni e ciclisti. In arrivo anche gli incontri con i neopatentanti, a dicembre. Un’attività di educazione stradale che si aggiunge a quella coi bambini, che lo scorso anno ha visto coinvolti ben 616 alunni fra Santarcangelo, Verucchio e Poggio Torriana. Manuel Spadazzi

***

SANTARCANGELO, GLI ASSESSORI LEGGONO LIBRI ARABI AGLI ALUNNI. LA LEGA VA SU TUTTE LE FURIE –

E’ INIZIATA soltanto ieri, ma fa già discutere l’iniziativa Oltre il velo, che il Comune di Santarcangelo ha avviato per favorire la conoscenza del mondo e della cultura arabi nelle scuole. Ieri mattina alla Pascucci il vice sindaco Emanuele Zangoli, l’assessore alla Scuola Pamela Fussi e Fatima Ifqirne (volontaria dell’associazione ‘Arcobaleno’) insieme a una richiedente asilo hanno letto ai bambini alcuni brani dal libro Porto il velo, adoro i Queen. L’iniziativa andrà avanti in questi giorni, con letture nelle scuole e incontri. Ma per la Lega Nord «questo progetto ha davvero dell’incredibile. Ci meravigliamo che le nostre istituzioni scolastiche e lo stesso Comune abbiano compiuto questo scivolone, di cui forse non è stata valutata appieno la gravità». Fabio Bertozzi, responsabile del Carroccio a Santarcangelo, annuncia già un’interrogazione della Lega in Regione sull’argomento. Perché «leggendo il programma dell’iniziativa, emerge chiaramente l’obiettivo di quest’operazione: imporre a questi bambini una visione multiculturale e relativista, tesa a giustificare e legittimare la presenza di certe ‘regole’ della cultura araba e delle sue limitazioni alle donne. Limitazioni che sono in netto contrasto con la nostra cultura e la nostra civiltà. Invece il Comune di Santarcangelo sceglie la strada opposta». Per la Lega questa iniziativa va «contro un processo di vera integrazione. Piuttosto ai bambini, e anche a quelli di religione islamica, andrebbero letti i brani della nostra letteratura».



***


MARE D’INVERNO, PUBBLICATO IL BANDO: DURA SOLO CINQUE GIORNI, SCADE SABATO 28 OTTOBRE –


E’ stato pubblicato ieri il bando del ‘Mare d’inverno’. I bagnini hanno tempo entro e non oltre il 28 ottobre per presentare la documentazione che permetta loro di mantenere giochi, pedane e gazebo, garantendo la loro fruibilità e pulizia nell’arco dell’inverno. Sarà una vera corsa contro il tempo. Chi non si presenterà dovrà smontare le installazioni. Inoltre il bando dà la possibilità di realizzare strutture temporanee per 120 giorni al massimo (24 novembre 2017, 24 febbraio 2018) senza autorizzazione paesaggistica, e senza supporti fissi a terra. In altre parole si tratta delle cupole. Le manifestazioni di interesse verranno valutate entro il 7 novembre. La cattiva notizia arriva dalla Regione che ha gelato le speranze di Comune e bagnini nel fermare l’allungamento del molo di Cattolica di 30 metri. L’iter è avanzato. La trasferta bolognese dell’assessore Dionigi Palazzi non ha portato buone notizie, ma non per questo la città si arrenderà. Ieri mattina le categorie economiche si sono viste in Cooperativa bagnini per fare il punto sul da farsi. C’erano oltre ai bagnini e ai colleghi di Misano: Cna, Confesercenti, Aia, Confartigianato, i chioschisti e Confcommercio. assieme hanno deciso di produrre un documento unitario per fare sentire al voce della città a Bologna.



***

STEFANO GIANNINI ELETTO UFFICIALMENTE SEGRETARIO PROVINCIALE DEL PD MA È FLOP PARTECIPAZIONE: SOLO 870 VOTANTI –

STEFANO Giannini è il nuovo segretario del Pd. Non c’era bisogno di attendere la proclamazione di ieri sera per saperlo: il sindaco di Misano era l’unico candidato alla successione di Juri Magrini. Ma Giannini, renziano di ferro, non è stato l’eccezione di questo congresso, che ha regalato poche emozioni. Perché tante, tantissime sono state le candidature unitarie nei 43 circoli del Pd presenti in provincia, tra riconferme e new entry. E la mancanza di competizione, con il copione già scritto in quasi tutti i circoli, ha reso soporifero il congresso e ha provocato un’emorragia di partecipanti. ALLE VOTAZIONI nei vari circoli hanno preso parte, in queste settimane, solo 870 persone. Sono meno della metà degli iscritti, che risultavano 2.040 nei giorni prima del congresso. Il confronto col congresso del 2013, in cui Juri Magrini trionfò su Paolo Russomanno, è impietoso. Quattro anni fa i votanti furono 2.023, su un totale di circa 3mila iscritti. Molti di loro, quasi 1.300, rinnovarono la tessera proprio in occasione del congresso. In pratica alle urne andarono due militanti su tre del Pd riminese. Questa volta ha disertato il congresso quasi il 60% degli iscritti. Erano altri tempi, sicuramente, ed era un altro Pd. Magrini, allora come oggi, rappresentava l’ala sinistra del partito, mentre Russomanno correva per i renziani. Stavolta non c’è stata partita, con la candidatura di Giannini ‘benedetta’ anche da Emma Petitti e da altri rappresentanti della sinistra del Pd. POCHI i circoli dove, durante il congresso, c’è stata un po’ di battaglia e anche una discreta affluenza. A Rimini l’unico circolo in cui si sono presentati due candidati, anzi due candidate, è stato quello del centro storico, dove si fronteggiavano Alice Casadei e Manuela Fabbri. Ha vinto la Casadei, che con i suoi 23 anni è il segretario più giovane a Rimini: ha conquistato 47 voti contro i 13 della Fabbri, mentre una scheda è risultata nulla. Qui i votanti sono stati 61 su un’ottantina di iscritti. E’ stata un’eccezione, appunto. Ci sono stati circoli, anche a Rimini, dove i votanti erano meno di una decina. Il nuovo segretario Giannini avrà tanto da lavorare, per riportare i ‘compagni’ all’ovile. Manuel Spadazzi

***

A RIMINI LA CISAL FESTEGGIA 60 ANNI DI VITA –

SESSANT’ANNI in trincea per i lavoratori. Festeggia oggi a Rimini la Cisal, la Confederazione italiana sindacati autonomi lavoratori, nata esattamente il 24 ottobre del 1957. Un compleanno che si celebra all’hotel Savoia, dove è riunito da ieri e fino a domani il consiglio nazionale. Un compleanno che, parole del segretario generale Francesco Cavallaro (nella foto), serve anche a rinnovare «la scelta di libertà e indipendenza al fianco dei lavoratori, grazie all’autonomia del nostro sindacato dalla politica». Durante i tre giorni a Rimini verranno trattate varie questioni: dalla riforma della legge Fornero che «continua a manifestare i suoi devastanti effetti» creando squilibri inaccettabili, alle «mancate risposte del jobs act» fino alla «piaga della disoccupazione giovanile. E ancora: l’esigenza e l’urgenza di riforme del pubblico impiego e del Fisco, senza la quale «ogni altra riforma finisce per risultare inefficace». «Dalla crisi finanziaria saremmo già potuti uscire, ma il debito pubblico – fa notare Cavallaro – che anche per quest’anno rischia di aumentare, rappresenta la vera palla al piede di un Paese incapace di drenare gli oltre 120 miliardi di evasione fiscale con una vera e radicale riforma». La Cisal rivendica la sua scelta di autonomia rispetto agli altri sindacati. «Siamo diventati più forti, come confederazione siamo stati anche nominati (alla fine di agosto) per fare parte del Cnel, ovvero il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro». E’ un riconoscimento importante per la Cisal, che punta a rilanciare «la sfida per il riequilibrio del rapporto tra lavoro e impresa, in un Paese devastato dalla crisi e da inefficaci politiche per il welfare e l’occupazione».



***

SCONTRO IN COMMISSIONE SUI MONUMENTI. FORZA ITALIA ALL’ATTACCO: «LIBERIAMO L’ANFITEATRO E LE MURA ANTICHE» –
Recupero dell’Anfiteatro romano: se n’è discusso in commissione, su mozione di Carlo Rufo Spina (FI) incentrata sulla valorizzazione della Rimini storica. Tema, quello dell’Anfiteatro, inscindibile dal trasferimento del Ceis, l’asilo svizzero. «L’amministrazione è disponibile a trovare un’alternativa all’attuale localizzazione della scuola – attacca l’assessore Jamil Sadegholvaad – pur nella consapevolezza che non si tratta di un’operazione semplice viste anche le peculiarità della scuola (la sua conformazione e realizzazione è parte del progetto educativo che il Ceis porta avanti)». L’assessore ha spiegato come l’ipotesi su cui l’amministrazione sta ragionando riguardi una collocazione nella zona a ridosso della ferrovia, «nell’ambito del rapporto in atto con Rfi per la riqualificazione urbana dell’intera area vicina alla stazione». Si tratta di una enorme area a cerniera tra parte a mare e centro storico che il Comune vorrebbe utilizzare secondo un disegno più funzionale per la città. Rufo Spina ha chiesto in paticolare di valorizzare le mura di cinta medievali cittadine, quelle di Castel Sismondo, delle mura fluviali limitrofe al Ponte di Tiberio e dell’Anfiteatro, la bonificare e riqualificazione dei resti dell’antico Foro romano in piazza Tre Martiri e in via IV Novembre e della riqualificazione delle pietre miliari lungo il corso della via Flaminia. Sadegholvaad ha sottolineato come negli ultimi anni l’amministrazione ha scelto di investire «con forza sulla valorizzazione e sul recupero del patrimonio storico della città». «Leggiamo del Bar Tricheco che, improvvisamente, diviene incompatibile con le mura malatestiane – ironizza il Comitato in difesa del Ponte di Tiberio – e più di qualcuno, giustamente, ricorda che a Rimini abbiamo un’intera scuola dentro un anfiteatro romano. Sicuramente al bar Tricheco si farà meno cultura che al Ceis, ma vogliamo mettere il beneficio turistico culturale della liberazione dell’Anfiteatro rispetto a quello derivante dall’abbattimento di un bar?»

***

L’ARIA MIGLIORA, LIMITAZIONI RIDOTTE –QUALITÀ dell’aria, i valori di Pm10 rientrano nei limiti: sospese da oggi le misure di emergenza attivate dal Comune venerdì per ridurre lo smog. Decise dopo lo sforamento per più giorni consecutivi del valore limite giornaliero di polveri sottili. Dopo la verifica effettuata ieri da Arpae, si è evidenziato il rientro nel valore limite giornaliero di polveri sottili nel territorio provinciale. Per informazioni sulle limitazioni al traffico è possibile telefonare all’Ufficio relazioni con il pubblico del Comune di Rimini al numero 0541 704704.

***

COMPITI A CASA DI SABATO, VINCE IL FRONTE DEL NO –

COMPITI a casa nel fine settimana? Hanno stravinto i «no». Con alta partecipazione - rispetto alla media - dei genitori dei circa seicento studenti della scuola media ‘Bertola’. Ieri erano chiamati ‘alle urne’ referendarie - per così dire, perché si votava per alzata di mano - tutti i rappresentanti di classe e i membri del Comitato genitori, presieduto da Natalia Klyushina, vicepresidente Mirella Triscari, organismo che è stato ampliato per l’occasione. Alla convocazione hanno risposto quasi una settantina di genitori, oltre il dieci per cento degli ‘aventi diritto’. Una percentuale considerata elevata. A votare «no» ai compiti scolastici dati dai professori di sabato per il lunedì sono stati 48 genitori, il 66 per cento; a votare per il «sì» (ovvero il mantenimento dello statu quo) ai compiti a casa anche di sabato, i restanti diciassette genitori, circa il 34 per cento. «Se i nostri figli devono restare senza compiti per passare la giornata a giocare a Nintendo è meglio che continuino a farli come si è sempre fatto», ha sostenuto con veemenza una mamma. «Io lavoro e mio figlio non riesco a vederlo per molto tempo – la contro argomentazione di un padre –, poter evitare che abbia i compiti da fare almeno al sabato mi sarebbe d’aiuto per passare più tempo insieme a lui». A sostenere con convinzione il ‘fronte del no’ sono stati anche - segnala la vicepresidente del Comitato genitori, Mirella Triscari – tanti genitori separati. «Io vedo mia figlia non molto spesso – ha detto un padre –, se nel fine settimana, cioè le occasioni in cui soprattutto ho la facoltà di vederla, non avesse dei compiti da fare, potremmo fare più cose insieme». Il clima complessivo – spiegano le responsabili del Comitato – è stato buono. All’inizio dell’assemblea, cominciata alle diciotto e conclusa, voto compreso, verso le diciannove, c’era stata un po’ di tensione. QUALCHE mamma ha chiesto con foga al Comitato a che titolo si arrogasse il diritto di fare un simile cambiamento. «Non ci arroghiamo nessun diritto – la risposta di presidente e vice –, noi operiamo in alleanza con la scuola». Infatti ora questa decisione sarà sottoposta al parere del Consiglio d’Istituto, e successivamente a quella finale del Collegio docenti. Consiglio d’Istituto, presieduto da Carla Franchini, che si riunirà a breve. Difficilmente potrà non prendere atto da quano emerso dalle ‘urne’ ieri. Ultima parola al Collegio docenti, che dovrà fonire una valutazione imperniata sull’aspetto pedagogico. Ma a questo punto, la strada del «no compiti al sabato», sembra tutta in discesa. Mario Gradara

***

RIMINI SOMMERSA, UN PATRIMONIO PER LE GITE DEI SUB –

IL TURISMO riminese diventa anche subacqueo. Le nuove guide per la prima volta proporranno anche un tour sottomarino. Un’immersione, spiega il Comune «alla scoperta della storia, della flora e della fauna nelle acque dell’Adriatico». Non è noto ai più che il Riminese offre anche tanti punti di immersione e relitti tutti da scoprire che fanno della Rimini sott’acqua un paradiso per i sub, adatto a ogni grado di esperienza e ricchissima di specie da esplorare. L’avventura parte dal gommone per arrivare ai tanti punti di immersione che nascondono saraghi, orate, tordi, corvine, mazzancolle, canocchie, gamberetti. il pacchetto di turismo subacqueo comprende: le Piramidi, sito Tralicci, Isola delle Rose, relitto cargo Zoe 2, relitto cargo Anni, bombardiere B 24. Ma anche la piattaforma Paguro (nel Ravennate).

***

RICCIONE, PAURA IN PISCINA, VOLANO VIA PEZZI DI TETTO –

Le impressionanti raffiche di vento dell’altra notte hanno fatto volare circa 300 metri quadri di copertura in rame dal tetto della piscina comunale. Quintali di materiale, come una gigantesca vela, si sono sollevati all’improvviso assieme a sette/otto pannelli fotovoltaici e catrame, accartocciandosi come una scatoletta di latta, per poi finire a terra sul prato, lato mare, alcuni metri più a sud. Davvero impressionanti i brandelli di metallo volati come fuscelli e disseminati qua e là. Per fortuna il fatto si è verificato verso mezzanotte, quando lo Stadio del nuoto, che domenica ha ospitato un migliaio (dato record) di atleti del Trofeo «Città di Riccione» della Polisportiva, era ormai deserto. Altrimenti avrebbe rischiato di finire in tragedia. Per consentire a tecnici e periti di effettare un sopralluogo e agli operai di mettere in sicurezza il tetto, ieri la piscina olimpionica è rimasta chiusa fino alle 14, per poi riaprire come sempre i battenti al pubblico. A quanto ammontano i danni al momento è difficile stabilirlo, ma di certo si tratta di decine di migliaia di euro. QUANTO è successo ha riportato alla memoria l’identico episodio che si é verificato nel novembre del 2013, sull’arcata opposta. Altra bufera, sempre di notte, e altri metri quadri, 200 in tutto, di copertura in rame accortocciati su se stessi. Ma allora erano rimasti in bilico, incastrati nelle travi, senza crollare a terra. Il tetto era stato ripristinato, consentendo presto anche in quel caso la ripresa dell’attività natatoria. Il resto dei lavori si è dilungato fino allo scorso marzo. Sette mesi ed ecco il nuovo disastro. L’attività prosegue comunque normalmente, come pure i campionati. Tra il 30 ottobre e il 2 novembre si terranno gli Assoluti nazionali con le punte di diamante del nuoto, come la Pellegrini, Magnini, Paltrinieri, Betti e altriplurimedagliati. Con i lavori si cerca di procedere alla svelta. «IL vento era fortissimo, si è incanalato, facendo volare quintali di materiale _ conferma Giorgio Gori vicedirettore della Polisportiva _ ora lo Stadio del nuoto è in sicurezza, nessun pericolo». Oggi partiranno i primi interventi della Geat per l’impermeabilizzazione del tetto. Per il resto il vento ha spezzato grossi rami di alberi, soprattutto in viale Torino, dove Geat ha dovuto abbattere sei tamerici spaccati a metà. Gran parte di un pino privato è crollato a cavallo della pista ciclabile in viale Ceccarini. Black out della pubblica illuminazione in varie zone a partire da San Lorenzo dopo mezzanotte. A Misano la frazione Belvedere è rimasta al buio per tutta la notte. Nives Concolino

***

CALCIO, RIMINI SPIETATO –

Sammaurese 1 Rimini 2 SAMMAURESE (4-3-3): Passaniti 6; Tartabini 5,5, Lucchese 5,5, Rosini 6, Nicoli 6 (49’ st Venturi ng); Filippucci 5,5 (21’ st Tomassini 5,5), Gaiani 6, Scarponi 5,5; Louati 6 (40’ st Colley sv) Jogan 5, Sapucci 5,5 (21’ st Giulianelli). A disp.: Azzolini, Pieri, Kone, Bertozzi. All.: Protti. RIMINI (3-4-3): Scotti 7,5; Giua 6 (22’ st Cola ng), Brighi 6,5, Petti 6; Viti 5,5 (31’ st Mazzavillani ng) , Montanari 7 (36’ st Ambrosini ng), Righini 5,5, Abdoul 7 (44’ st D’Addario ng); Arlotti 7, Buonaventura 6,5, Cicarevic 6,5 (22’ st Pasquini ng). A disp.: Cavalli, Mingucci, Dormi, Di Stefano. All.: Muccioli. Arbitro: Catanoso di Reggio Calabria. Reti: 22’ pt Cicarevic, 16’ st Buonaventura (rig.), 49’ st Gaiani. Note – Spettatori 500 circa. Angoli 10-0. Ammoniti: Petti, Arlotti, Montanari. Donatella Filippi San Mauro Pascoli

SEGNA, soffre e mette in fila la terza vittoria nel giro di una settimana. Non è il miglior Rimini della stagione quello che si impone nel derby con la Sammaurese. Ma efficace. La squadra di Protti crea, spinge e non va a bersaglio, quella di Muccioli segna. Un gol per tempo e qualche miracolo di Scotti che tiene a galla i biancorossi nei momenti peggiori. Il Rimini passa dopo 22 minuti. Montanari ci mette la misura nel passaggio, Cicarevic scavalca Passaniti da due passi. Detto così tutto facile per i biancorossi, ma la strada da ora diventa in salita. La Sammaurese si fa avanti con una conclusione da lontano dell’ex Filippucci che non spaventa Scotti. Nei minuti finali del primo tempo i biancorossi si salvano due volte, sempre su Louati. Prima ci mette una pezza Petti, poi è decisivo l’intervento di Scotti. A INIZIO ripresa i biancorossi continuano a soffrire. E la Sammaurese ha un’altra occasione per il pari. Punizione battuta da Sapucci dalla destra, Lucchese di testa ci va a colpo sicuro. Miracolo di Scotti. I pericoli per la squadra di Muccioli non sono finiti. Al 13’ il diagonale di Nicoli va di poco sul fondo. Due minuti dopo, però, il Rimini trova il raddoppio. Lucchese ferma con le cattive Abdoul in area. L’arbitro segna il dischetto, Buonaventura spiazza Passaniti.
LA SAMMAURESE non crolla, anzi continua a spingersi in avanti, ma con poca lucidità dalle parti di Scotti. Il numero uno del Rimini, passata la mezz’ora, si deve preoccupare più dei suoi che degli avversari. In cerca di autogol si mettono prima Petti, poi Righini. La gara sembra spegnersi nei minuti finali. Il Rimini mette in ghiaccio il match, pur rischiando sempre qualcosa, la Sammaurese, volenterosa fino all’ultimo, finisce le energie per cercare di tenere viva una partita che ormai non ha più storia. Anzi no. Nel quarto minuto di recupero i padroni di casa accorciano con un tiro potente da lontano di Gaiano. Ma ormai è troppo tardi per pensare di poter raddrizzare una partita a dir poco storta.

MA SCOTTI È INCONTENTABILE, TROPPI GOL SUBITI NEL RECUPERO –
Donatella Filippi San Mauro Pascoli SA BENE di essere il protagonista del derby, ma non ci pensa troppo Francesco Scotti. Il numero uno del Rimini a San Mauro è stato davvero l’uomo in più dei biancorossi. «Abbiamo ottenuto una vittoria importante – dice il portiere romano – che valorizza i successi precedenti con Villabiagio e Vigor Carpaneto. E lo abbiamo fatto su un campo davvero difficile, contro una squadra che sapevamo ci avrebbe dato del filo da torcere». Secondo posto in classifica conquistato a -2 dalla capolista Fiorenzuola e in condominio con Villabiagio e Lentigione. «Questa terza vittoria settimanale – osserva Scotti – è importante sì per la classifica, ma soprattutto per il morale. Ci permette di lavorare questa settimana con una maggiore tranquillità. Dobbiamo sempre più essere capaci di far valere la nostra forza e direi che siamo sulla strada giusta. ». La Sammaurese non è rimasta a guardare. «Sapevamo che avrebbero giocato con il coltello tra i denti – spiega – e così è stato. Hanno avuto diverse occasioni, questo è vero, ma non sono passati se non nei minuti di recupero».
E A PROPOSITO di gol subiti a tempo scaduto... «E’ una questione che dobbiamo affrontare perché sta succedendo troppe volte e inizia a essere preoccupante. Oggi il gol finale della Sammaurese non ha compromesso nulla, ma se ripenso a quello subito contro la Sangiovannese in casa ancora mi viene tanta rabbia. Solo con il lavoro possiamo limare ogni piccolo difetto che abbiamo». Dai gol subiti a quelli realizzati. A San Mauro è tornato ad andare a bersaglio Sasa Cicarevic. «E di questo non posso che essere contento – dice il fantasista macedone – Montanari mi ha messo una gran palla e a me non restava che scavalcare il portiere. Poi è vero che abbiamo avuto anche qualche difficoltà.
LA SAMMAURESE veniva da tre sconfitte consecutive e sapevamo ci avrebbe aggredito per cercare di rimettersi in carreggiata. Dopo il gol ci siamo abbassati troppo e abbiamo smesso di cercare il fraseggio. Questo ci ha sicuramente penalizzati ed è su questo che dobbiamo continuare a lavorare seguendo le direttive del mister». E la classifica? «Fa piacere stare lassù, come fa piacere aver guadagnato nove punti nelle ultime tre gare ravvicinate – dice Cicarevic – due delle quali in trasferta contro avversari davvero scomodi. E adesso pensiamo alla Colligiana che domenica verrà in casa nostra per fare la partita della vita».

MISTER NUCCIOLI: SIAMO STATI BRAVI A IMPORRE IL NOSTRO GIOCO -
Predica lavoro, non guarda la classifica e si gode soltanto il momento. Simone Muccioli non si lascia andare a facili entusiasmi, nemmeno dopo la terza vittoria consecutiva arrivata nel giro di una settimana. «Siamo stati bravi ad imporre il nostro gioco all’inizio – spiega l’allenatore del Rimini ripercorrendo le tappe del derby – Poi, una volta in vantaggio, abbiamo smesso di palleggiare in mezzo al campo e la vita si è complicata. Ma i ragazzi ci hanno messo grande cuore fino all’ultimo per portare a casa questa vittoria». E c’è voluto anche un super Scotti. «GIOCHIAMO con un under in più in mezzo al campo – dice subito Muccioli – per poterci permettere un portiere del suo calibro. E quando occorre i risultati si vedono». L’allenatore di Longiano sa benissimo che il suo Rimini ha ancora qualche punto debole. «Dobbiamo migliorare e lo sappiamo – dice – Ora abbiamo un’intera settimana di tempo per iniziare a preparare i novanta minuti con la Colligiana. L’importante è che stiamo prendendo consapevolezza dei nostri mezzi e abbiamo sempre una grande voglia di lottare».
PUR CONCEDENDO sempre qualcosa di troppo agli avversari. «È chiaro che giocando in questa maniera – spiega – prestiamo in qualche occasione il fianco alle ripartenze degli avversari. Dobbiamo lavorare ancora di più per correggerci. Concediamo qualcosina in qualche zona del campo, ma abbiamo anche la possibilità di fare male».

***

SANTARCANGELO SCIUPONE, IL TERAMO RINGRAZIA –
Santarcangelo RIMANDA l’appuntamento coi tre punti, il Santarcangelo. Col Teramo, al ‘Mazzola’, arriva un 2-2 che soddisfa a metà, soprattutto perché i clementini sono stati rimontati due volte. L’ultima a dieci minuti dalla fine, da Fratangelo. Affronta la partita col piglio giusto, il Santarcangelo. Angelini va con Bondioli, Briganti e Sirignano nel cuore della difesa, con Toninelli e Broli ai lati che si fanno quasi tutta la fascia. Per il Teramo, che sta sostanzialmente a specchio, c’è l’ex Ilari a preoccupare a centrocampo, mentre in attacco spazio a Foggia e all’ex riminese Tulli. A provarci nel primo quarto d’ora sono soprattutto gli abruzzesi, ma le conclusioni da fuori di Ventola, Ilari e Tulli non finiscono nello specchio della porta difesa da Bastianoni.
I CLEMENTINI ci sono, non si abbattono, hanno tutt’altro approccio rispetto alla gara precedente. Piccioni, da due passi, viene contrastato nel momento decisivo dopo che la combinazione su punizione tra Dalla Bona e Sirignano aveva prodotto una palla interessante in piena area. La sgroppata in mezzo di Sirignano, con destro alto, fa salire l’entusiasmo, il destro strozzato di Ilari, mancino, fa trattenere il respiro. La sensazione è che basti poco, veramente poco, perché la partita possa girare da una parte o dall’altra. Il primo episodio arriva al 39’, con Bussaglia steso nel sandwich Speranza-Caidi e Piccioni che trasforma il rigore. L’esultanza gialloblù dura cinque minuti, quelli sufficienti a Ilari per segnare il gol dell’ex che riporta in parità la partita. Bravo, il numero dieci ospite, ad avventarsi sulla respinta miracolosa di Bastianoni, sul tiro di De Grazia. Si viaggia con calma verso l’intervallo? Macché, il pazzo Santarcangelo di questo inizio di stagione regala una gioia ai suoi tifosi spingendo fino all’ultimo secondo di recupero, col 2-1 che arriva grazie a un bel destro di Dalla Bona all’incrocio dopo che la palla era rimasta incustodita su una mischia furibonda in piena area.
DI RITORNO dagli spogliatoi c’è più lucidità, più calma, ma c’è anche un Teramo che d’inerzia prende campo e spinge con costanza. Poca però la pericolosità degli abruzzesi nella prima mezzora del secondo tempo, con Bastianoni, attento, ad intervenire solo nei primi minuti su Ilari e poi sul colpo di testa di Barbuti. Piccioni in contropiede, da posizione defilata, non spaventa Calore e così il trend continua a rimanere lo stesso. Il Santarcangelo appare in totale controllo, almeno fino all’ennesimo episodio che condanna i clementini a non vincere. Una palla buttata lì, una mischia ed ecco che Fratangelo segna da due passi. È il 2-2 ed è il 37’. Non c’è più tempo per recuperare. Loriano Zannoni

IL MISTER ANGELINI: «IN QUESTO MOMENTO CI GIRA TUTTO STORTO» –
Santarcangelo È AFFRANTO, Beppe Angelini. Non trova le parole per commentare un 2-2 che lo delude. Non per il punto, che in fin dei conti spezza il ritmo dopo la pesante sconfitta di una settimana fa. Quanto per la mancata vittoria, che il Santarcangelo ieri aveva meritato. «Purtroppo è ancora così, non so se è la classifica o altro ma dobbiamo gestire meglio i momenti della partita – commenta il tecnico -. Come dopo il primo gol. Siamo andati in vantaggio due volte e quando c’era da gestire il risultato abbiamo peccato in errori individuali. Diciamo sempre le stesse cose ma è così. Dobbiamo migliorare in queste situazioni. Non abbiamo ancora finito una partita senza prendere gol, bisogna migliorare la fase difensiva».
IL TERAMO non ha creato eccessivi pericoli ma ha segnato due gol. «Il Teramo? Ha messo tanti attaccanti cercando di fare confusione, ma avevamo la partita in pugno e non ci stavano mettendo in difficoltà – prosegue Angelini -. Il gol del 2-2 è arrivato su una palla buttata in area, una deviazione. Dispiace, arriviamo sempre lì ma non riusciamo a portare a casa i tre punti, come con Reggiana e Sambenedettese. Per quanto riguarda il nostro primo gol abbiam fatto una grandissima cosa. Per fare il secondo gol abbiam dovuto tirare in porta cinque volte. Loro invece al primo tiro ci puniscono. È un peccato, ma in questo momento va così. Il punto che dà morale? Quando le cose si ripetono bisogna pensare a gestire meglio certe situazioni».

***

MOTORI. IL RIMINESE RINALDI: È SUO IL TITOLO SUPERSTOCK. 

Jerez de la Frontera (Spagna)
DOMENICA da incorniciareper Michael Ruben Rinaldi e Federico Caricasulo, nel round spagnolo della Superbike e delle altre categorie delle derivate di serie. Soprattutto per il primo, il 21enne santarcangiolese, che si è laureato campione europeo (la serie non va infatti a correre sui circuiti fuori dal vecchio continente) della Superstock 1.000.
Al pilota del team ufficiale Ducati Aruba è bastato un sesto posto per portarsi a casa il prestigioso trofeo: i suoi due rivali diretti, infatti, hanno fallito l’assalto finale alla sua prima posizione: il francese Florian Marino (Yamaha), il più pericosolo alla vigilia, è caduto subito alla prima curva, per poi rialzarsi e concludere appena ventesimo; il turco Toprak Razgatlioglu, invece, con Rinaldi sesto avrebbe dovuto vincere la gara e invece si è dovuto accontentare del terzo posto, dietro alla Bmw del sorprendente tedesco Markus Reiterberger e alla Kawasaki dell’altrettanto inatteso ucraino Illia Mykhalchyk; poi, dietro all’australiano Mike Jones (Ducati), compagno di squadra di Rinaldi, buon quinto il riminese Roberto Tamburini (Yamaha), proprio davanti al conterraneo nuovo campione di categoria.
LA CLASSIFICA finale così dice: Rinaldi 138 punti; Razgatlioglu 130; Marino 120; Tamburini 106; ottavo il ravennate Marco Faccani (Bmw, stesso piazzamento ieri in gara) e 11° Luca Vitali (Aprilia, anche lui con egual posizione sulal pista iberica). Dopo uno splendido inizio di stagione, con tre vittorie e due secondi posti nelle prime sei gare, Rinaldi ha faticato molo nelle ultime raccogliendo solo 23 punti fra Portimao, Magny Cours e Jerez. Un po’ di sofferenza, quindi, ma un titolo meritatisismo. «E’ stata una gara dura – ha detto emozionato all’arrivo –, facevo fatica a frenare e sapevo che non potevo sbagliare. Sono felicissimo, ringrazio la squadra, gli amici, anche a casa per come mi sono stati vicini e mi hanno fatto raggiungere questo risultato, che comunque considero – ha concluso – solo un inizio».
SORRISO anche per Federico Caricasulo (Yamaha), pure lui 21enne, vittorioso nella penultima prova del mondiale Supersport (classe che con la Superbike chiuderà il suo cammino il 4 novembre in Qatar, a Losail). Il ravennate ha condotto una splendida gara tutta all’attacco, un lungo duello con l’Honda del transalpino Jules Cluzel, battuto sulla linea del traguardo per appena 65 millesimi. Per Caricasulo, sesto nella classifica generale comandata dall’altro francese Lucas Mahias, suo compagno di team, è il secondo successo. A Jerez fra i romagnoli a punti anche Canducci (11°, Kawasaki) e Zaccone (12°, Agusta).

***

VOLLEY RIMINI, LA STELLA SI ACCENDE 

Stella Rimini 3 Volley Spezia 0 CAF ACLI STELLA RIMINI: Morosato 3, Giardi 9, Bandini 9, Gugnali 11, Bologna 21, Francia 9; Micheletti (libero), Urbinati (2° libero), Giusti 1, Costantino ne, Mazza ne, Ambrosini ne, Ugolini ne. All.: Biselli. VOLLEY SPEZIA AUTOREV: Petacchi 5, Battistini 2, Cento 1, Del Nero 3, Fantinel 8, Bosio 9, D’Ambrosio 8, Gianardi, Vasi (libero), Vita (2° libero), Telara ne, Graziani ne. All.: Damiani. Arbitri: Zoffoli e Bacchella. Parziali: 25-17, 25-19, 25-16.


Rimini PERENTORIO successo per la Caf Acli Stella, che non lascia la benché minima chance allo Spezia. Un 3-0 netto, inequivocabile. Un’affermazione importante soprattutto dopo lo 0-3, altrettanto nitido, subìto una settimana prima a Capannori di Lucca nella giornata inaugurale del campionato di volley B2 femminile. «Dovevamo assolutamente vincere – attacca l’allenatore della compagine riminese, Andrea Biselli –, possibilmente 3-0. Avevamo preparato la gara nel migliore dei modi e l’abbiamo poi giocata bene, così è andata proprio come volevamo. Lo Spezia ha un attacco meno pesante rispetto al Capannori – ammette il tecnico –, però sono state brave le ragazze a spegnere sul nascere ogni loro velleità, a non offrirle possibilità. Nel complesso ho visto una qualità in crescita. E può ancora migliorare», è positivo Biselli. IN AVVIO le ‘stelline’ si presentano sotto rete con il solito sestetto, assetto che prevede Morosato in cabina di regia in diagonale con l’opposto Giardi, Bandini e Gugnali al centro, Bologna e Francia di mano, più Micheletti nel ruolo di libero. Solo nella prima metà del set iniziale il match rimane in equilibrio: in quelle prime battute le squadre viaggiano a braccetto, nessuno riesce a prendere il sopravvento. Poi è la Stella ad allungare il passo in maniera decisa, con la formazione ligure che si stoppa a quota 17. E il raccolto delle ospiti nei due set successivi sarà molto simile, a raccontare una gara tenuta completamente in mano dalle giocatrici allenate da Biselli. La ricezione riminese lavora bene, senza sbavature e questo permette alla palleggiatrice Chiara Morosato di distribuire il gioco su più ‘terminali’, variando molto, con lo Spezia che fatica parecchio a trovare contromisure per arginare l’attacco avversario. LA LAMA più pungente è Sara Bologna, che finisce per mettere a referto 21 punti. Non certo pochi in tre soli set. «Ha avuto il 52% in attacco – fa sapere Biselli –, è andata molto bene, è stato un po’ la trascinatrice. E’ riuscita a realizzare pure 3 punti in battuta, meglio di così...», gongola l’allenatore riminese, che nella terza frazione dava spazio anche a Giusti e al secondo libero Urbinati. Con questo successo la Caf Acli Stella sale a quota 3 e intanto si prepara con l’umore giusto al prossimo impegno, cioè alla trasferta di sabato a Campagnola Emilia, ‘tana’ di quella Tirabassi Vezzali che all’esordio casalingo ha domato al tie-break il Carpi. alb.cresc.



***

RIMINI, FRATELLI D’ITALIA, IL CONGRESSO PROVINCIALE HA SCELTO I DELEGATI PER IL NAZIONALE. DIECI IN MARCIA CON LA MELONI – 

Secondo congresso provinciale per Fratelli d’Italia-An, che prevedeva l’elezione di 10 delegati nazionale che parteciperanno aall’assise nazionale in programma il 2 e 3 dicembre a Trieste. A presiedere il congresso provinciale il dirigente nazionale Andrea Putzu, Federico Brandi, portavoce provinciale del partito, e Gioenzo Renzi, consigliere comunale a Rimini. Al termi sono stati eletti come delegati: Federico Brandi, Michele Carrani, Gianfederico Cirielli, Beatriz Colombo, Edgardo Fratti, Ciro Imperato, Giorgio Jommi, Paolo Pasquinelli e Alberto Renzi. Anche il consigliere Gioenzo Renzi parteciperà al congresso in qualità di delegato di diritto, poiché già membro dell’Assemblea nazionale. «Una nuova classe dirigente costituirà il coordinamento provinciale - si legge in una nota - un augurio di buon lavoro e una promessa da mantenere per i delegati eletti: continuare a difendere le idee, le tradizioni e i valori della nostra Italia, bistrattata, distrutta e svenduta dai governanti, gli stessi che favoriscono lo straniero rispetto al cittadino italiano».



***

SPIAGGIA RICCIONE, TREMANO GIOCHI E PEDANE: «SENZA IL BANDO SI SMONTA TUTTO» – 

Sulla spiaggia «rischiano di dovere fare le valigie giochi, pedane, e altre strutture temporanee, per la lentezza di questa amministrazione». L’affondo è del segretario del Pd, Alberto Arcangeli, ma non è il solo ad attendere risposte urgenti dal municipio. Lunedì mattina la Cooperativa bagnini ha convocato categorie economiche e i colleghi di Misano e Cattolica per parlare delle problematiche relative all’allungamento del molo di Cattolica. «Nell’occasione dovremo anche affrontare il tema del bando sul mare d’inverno» ammette il presidente Diego Casadei. Cosa c’entra il bando sul mare d’inverno con i giochi, pedane e strutture varie è presto detto. Il 28 ottobre termina al stagione balneare, perciò le strutture non consentite andranno rimosse dalla spiaggia come sostiene la Soprintendenza. In inverno poco o nulla potrà rimanere, a meno che non si faccia parte di un progetto ampio per rivitalizzare la spiaggia anche durante la cattiva stagione. Questo è l’obiettivo del bando. I bagnini potranno partecipare impegnandosi, ad esempio, a rendere fruibili i giochi e le aree circostanti così da offrire un’opportunità a cittadini e turisti con il piumino. In cambio potranno potranno evitare di smontare le aree gioco. Ma il tempo per decidere sta per scadere. Dal 28 ottobre scatta l’inverno e la spiaggia va ‘liberata’. «Intanto noi tutti continuiamo ad attendere un segnale dal municipio che puntualmente non arriva» incalza Arcangeli. In settembre il sindaco Tosi aveva annunciato il bando entro la fine del mese scorso. «Non si è visto nulla, e nulla sentiamo dall’assessore al Demanio Palazzi, mentre il tempo è ormai scaduto. Siamo alle solite, prima spendono grandi parole sull’importanza dell’offerta balneare, della spiaggia e cose simili, poi nulla si vede sul bando, nessuna novità sul nuovo piano spiaggia e persino nessuna rassicurazione sui possibili danni da erosione che provocherà l’allungamento del molo di Cattolica». Ed eccoci al tema caro alla Cooperativa bagnini, al centro della convocazione di domani mattina. «Abbiamo convocato categorie, bagnini dei comuni vicini e l’assessore al Demanio per capire la situazione e prendere delle decisioni» dice Casadei. A quanto pare Palazzi si è rivolto in Regione per capire quali armi possano esserci per fermare l’allungamento del molo della Regina, ma dalla Regione non sarebbero arrivate buone notizie. L’iter è avviato e Cattolica non si ferma. Andrea Oliva



***


IL POPOLO NO VAX FESTEGGIA CON LA TOSI – 


È da poco terminata la discussione sull’ordine del giorno sui vaccini che il popolo dei No-vax inneggia in Rete al sindaco Renata Tosi. Come volevasi dimostrare, ribattono dalla minoranza Vescovi del Pd e Carlo Conti di Patto civico: «Un’azione populista e strumentale della maggioranza per guadagnare consenso». Giovedì sera il consiglio ha visto passare l’ordine del giorno presentato dalla maggioranza in merito agli effetti della legge che impone le vaccinazioni per iscriversi a scuola. Hanno votato a favore maggioranza e Cinquestelle mentre Pd e Patto civico sono usciti dall’aula. L’ordine del giorno si esprimeva solo su alcune presunte criticità della legge che rischierebbe di discriminare i bimbi non vaccinati nel percorso prescolastico, da 0 a 6 anni, ma non entrava nel merito della validità dei vaccini né tanto meno contestava la legge, anzi si parlava di «inderogabile obbligo dell’ente nell’applicarla». «L’odg - spiega la giunta - propone di trasmettere ufficialmente al ministro competente, così come già fatto da altri Comuni, l’invito a valutare e riconsiderare l’impatto di tale previsione, anche in relazione alla diversità di trattamento riferita ai bambini». Fatto sta che la bagarre è stata presto servita con un nutrito pubblico ad assistere e il brindisi dei genitori contrari o dubbiosi sull’introduzione della legge, che sul social hanno applaudito alla scelta di sindaco, giunta e maggioranza. «COSÌ come per gli immigrati, Trc e tassa di soggiorno si cavalca il tema delle vaccinazioni - sbotta Sabrina Vescovi del Pd -. Anziché portare quell’inutile odg in consiglio, il sindaco poteva accettare l’invito di organizzare iniziative d’informazione e confronto con le famiglie. Non si dà una risposta con una lettera copiata da Gatteo mare. Ma la Tosi doveva dare un segnale con una cavalcata populista». Sulla stessa linea il Patto Civico, Carlo Conti incalza: «Siamo usciti perché non intendiamo più prestarci alle strumentalizzazioni della Tosi. Non è necessaria l’autorizzazione del consiglio. Poteva inviarla direttamente la Tosi come hanno fatto altri sindaci, invece è passata in consiglio come voler dire: ho fatto questo per i genitori. A questi giochi non mi presto». La polemica ha avuto strascichi anche ieri, sempre sui social, con Cinzia Bauzone del Pd a punzecchiare: «Alcuni genitori se ne sono andati soddisfatti, dicendo che la Tosi aveva mantenuto la promessa preelettorale». Un presunto accordo smentito categoricamente dal primo cittadino. DALL’ALTRA parte della barricata il M5s si è detto indignato dal comportamento «dell’opposizione che andandosene – ha puntualizzato il consigliere Stefania Carbonari - ha dimostrato di non avere a cuore quella parte di riccionesi che dovranno affrontare le criticità che si presenteranno con l’applicazione della contraddittoria e confusionaria normativa al vaglio della Corte costituzionale». Il M5S ha avanzato la richiesta di riparlare dei vaccini in un consiglo comunale dedicato e aperto, una scelta che hanno condiviso anche da Partito democratico e Patto Civico.




RICCIONE, LA POLEMICA POLITICA: «SUI VACCINI LA MAGGIORANZA È IRRESPONSABILE» – 

Gravissimo, incompresibile e irresponsabile. Con questi tre aggettivi il consigliere regionale del Pd Giorgio Pruccoli bolla l’ordine del giorno sui vaccini. Quello che giovedì sera la maggioranza di Riccione ha portato in consiglio con l’intento di inviare una lettera al Ministero per rivedere la legge che esclude dalla scuola i bambini fino a sei anni non vaccinati. Pruccoli tuona: «E’ incomprensibile, e aggiungerei irresponsabile, ogni minima scivolata che sappia di concessione al mondo no-vax, così come al suo spin-off , quell’universo che prova ad attrarre consensi con la denominazione «libertà di scelta». Un conto è l’ascolto, l’argomentare, il motivare, il dialogare con tutti per spiegare la necessità di una legge che ha reintrodotto l’obbligo vaccinale, tutt’altra cosa è lisciare il pelo ai laureati del web e a tutta la pletora di personaggi in cerca di riscatto sociale che confondono e fomentano genitori che chiedono solamente di sapere e conoscere». Il consigliere regionale ammonisce: «Di fronte alla salute dei bambini non si scherza e soprattutto non lo si fa col populismo», ricorda quindi che è proprio merito della Regione se la copertura vaccinale, da uno stato di emergenza conclamata, è tornata a superare il 95 per cento tra i bambini nati nel 2015. ni.co.


***

GNASSI CHIAMA TOSI: «TRASFORMIAMO LE COLONIE IN HOTEL STILE IBIZA» – 
E se un giorno alla Murri si ballasse come all’Ushuaia di Ibiza? E se anche altre ex colonie come Novarese, Bolognese o Le Conchiglie si trasformassero in maxi hotel stile ibizenco, pensati soprattutto per il pubblico giovanile? La proposta arriva da Andrea Gnassi, dopo che il sindaco di Rimini ha partecipato nei giorni scorsi alla convention annuale International nightlife a Ibiza. Un evento che rappresenta in pratica gli stati generali del mondo della notte e delle discoteche: ogni anno vi prendono parte addetti ai lavori, rappresentanti di associazioni, autorità varie. E il primo cittadino è convinto che la strada per rilanciare la Riviera come capitale del turismo giovanile sia proprio quella: riconvertire le grandi strutture oggi abbandonate o comunque in difficoltà tra Rimini e Riccione, e trasformarli in beach hotel come già ce ne sono sull’isola spagnola. Una sorta di grandi villaggi vacanze per i ragazzi, dove (proprio come accade a Ibiza) si balla, si organizzano happy hour e feste a tema. «Rimini e Riccione potrebbero guardare insieme, unite, a un vero progetto di rilancio e riconversione delle strutture», per intercettare il mercato dei turisti più giovani. E’ una sfida che Gnassi che vuole vincere insieme a Renata Tosi, il sindaco di Riccione, in nome di quella pax del Marano, inaugurata subito dopo la recente rielezione della Tosi. Una sfida che parte in salita, vista la situazione in cui versano le ex colonie e anche alcuni alberghi tra Rimini sud e Riccione, tra fallimenti, contenziosi e difficoltà economiche. Il Comune di Rimini sta cercando, ad esempio, di rimettere sul mercato la Murri, ma ci vorrà molto tempo prima che la vendita dell’immobile (dopo il fallimento della società Rimini & Rimini) possa andare in porto. Ma Gnassi ci crede. Perché «alla crisi evidente delle discoteche non corrisponde una crisi del divertimento, che anzi aumentando sensibilmente i numeri. In Italia l’economia della notte vale circa 70 miliardi di euro, il 4% del Pil. Nonostante questo l’Italia ha bisogno di ristrutturare questo comparto. L’esempio della Spagna con la trasformazione di grandi alberghi in centri di intrattenimento e beach hotel che attraggono tanti giovani da tutto il mondo, può essere un punto di riferimento per l’Italia e anche per Rimini». Perché «abbiamo nella zona al confine tra Rimini e Riccione diverse strutture alberghiere, di dimensioni importanti, che vivono da tempo fasi di grande e evidente difficoltà», e potrebbero prestarsi bene (per le loro caratteristiche e dimensioni) all’accoglienza pensata per i più giovani. Riconosce, Gnassi, che «sono situazioni complesse, che coinvolgono privati e (in alcuni casi) ci sono di mezzo concordati e curatori fallimentari». Ma per il sindaco Rimini e Riccione, hanno tutte le carte in regola per tentare di sbloccare le situazioni e favorire la nascita dei nuovi beach hotel. Gnassi tende la mano alla Tosi, e ancora una volta il sindaco di Riccione non si tira indietro. «Sono d’accordo con Gnassi su questo: possiamo e dobbiamo lavorare insieme per sbloccare le situazioni di certi grandi complessi turistici in fase di stallo. E’ una sfida importante per riqualificare il nostro turismo». Ma la Tosi, a differenza di Gnassi, per ora tira il freno a mano su Ibiza come modello da seguire. «Credano debbano essere gli imprenditori, e non gli amministratori, a decidere quale sia la riconversione migliore e più redditizia per certe strutture alberghiere. Noi amministratori, e su questo ci sarà tutto il mio impegno, possiamo essere dei facilitatori affinché i privati possano investire». Di certo, anche secondo il presidente degli albergatori di Rimini Patrizia Rinaldis, poter finalmente riqualificare e riaprire le ex colonie, o rilanciare strutture alberghiere in difficoltà, «sarebbe importante per la Riviera. Abbiamo un patrimonio importante che andrebbe valorizzato, specialmente per poter intercettare quel pubblico di giovani che è venuto a mancare un po’ nel corso gli anni». Che poi il modello sia la stessa Ibiza, Gallipoli (per citarne un’altra) o altre località, poco importa: la Riviera ha bisogno di riconquistare il target dei ragazzi, e le discoteche non possono essere (da sole) la risposta. Il caso del Paradiso, finito all’asta due volte, è emblematico: nessuno è pronto a investire in una discoteca. Servono allora nuove idee per il mondo della notte. 
Manuel Spadazzi

***

E PIZZOLANTE SPOSA IL PATTO DEL MARANO: «TORNIAMO PROTAGONISTI DELLA NOTTE» –

C’È LA benedizione di Sergio Pizzolante sulle nozze in stile Ibiza tra Rimini e Riccione. La proposta lanciata da Gnassi, e raccolta dalla collega Tosi, sul futuro del Marano, raccoglie il plauso convinto dell’onorevole che a Riccione è di casa da anni. Il sindaco di Rimini ieri aveva lanciato l’idea di trasformare le vecchie colonie abbandonate in beach hotel per attirare il turismo giovanile. Il modello, nemmeno troppo nascosto, è quello di Ibiza. Renata Tosi ha raccolta subito la sfida. «Noi amministratori possiamo essere dei facilitatori affinchè i privati possano investire». Parole che suggellano e rinforzano la liason tra Gnassi e Tosi, allacciata subito dopo la rielezione della riccionese.
«GNASSI, sindaco di Rimini, propone a Renata Tosi, sindaco di Riccione di salire sul tetto dei campanili e guardare lontano, insieme – commenta Pizzolante – Fare dell’area di confine, intorno al Marano, delle colonie e di alcuni vecchi hotel, la nostra Ibiza. Divertimento sano, di grande attrattività e qualità. Le vecchie strutture trasformate in beach hotel. Renata Tosi non dice di no. Fa alcune osservazioni, alcune giuste. Il Carlino propone anche di progettare e realizzare il Capodanno insieme. Sono due grandi proposte. Per Rimini, per Riccione, per la Romagna per le imprese».
 L’ONOREVOLE Pizzolante porta a sostegno della proposta anche l’esempio salentino, sua terra d’origine. «Due anni fa, nel Salento, con Maurizio Pasca e Gianni Indino della Confcommercio e con la regia del prefetto Palomba, dopo le vicende tragiche del Cocoricò e della discoteca di Santa Cesarea Terme, abbiamo misurato il valore economico ed anche sociale e culturale dell’economia della notte – riepiloga Pizzolante – Dal punto di vista economico vale 77 miliardi. Più dell’intera agricoltura italiana. Sul piano sociale e culturale ha un valore ancora più significativo. La notte è il luogo della nostra libertà. Nella storia, l’uomo si è evoluto vincendo il buio della notte. Non è un caso se l’estremismo islamico attacca i luoghi del divertimento, simboli della nostra civiltà aperta. I luoghi dove la notte si illumina. Dove vivono, creatività e innovazione. Dove nascono le tendenze che fanno grande un luogo. Se c’è qualità la notte non fa paura. Ibiza è un esempio. È un grande progetto. Ci permetterebbe di tornare protagonisti in un’economia nella quale siamo stati grandi. I più grandi. Quando la notte, dopo le mucillagine, salvò il giorno. La Tosi e Riccione accettino la sfida sino in fondo. Noi siamo pronti a dare il massimo sostegno».
Filippo Graziosi

***
COMMERCIANTI IN RIVOLTA PER I RIFIUTI – 
«Disservizi e inefficienze nella raccolta rifiuti sia in centro che in zona mare. Chiediamo a Hera, che gestisce in deroga dal 2011 il servizio, di intervenire al più presto». Ultimatum di Confcommercio, i cui soci denunciano problemi. Il tutto mentre – come sottolinea il presidente Gianni Indino, «i costi salgono». Ragione per cui, «il servizio deve migliorare di pari passo. E i mancati introiti da parte di chi chiude l’attività senza pagare non possono essere riversati su chi sta alle regole. Servono iniziative urgenti». «E’ come pagare 40 euro per mangiare un panino», sbotta un commerciante, riferendosi ai maggiori costi non dovuti. Numerose le segnalazioni giunte dalle imprese associate alla sede di Confcommercio provinciale di lamentele sulla raccolta rifiuti e pulizia delle strade. «Nella zona mare – prosegue Indino – dove ancora sono presenti cassonetti in strada per i cittadini e nelle aree private dei pubblici esercizi, si segnalano mancati passaggi per lo svuotamento dei cassonetti. «Soprattutto avviene il lunedì dopo un fine settimana di intenso lavoro e relativo accumulo di materiali di scarto. Una raccolta dei rifiuti commissionata a terzi che, secondo i commercianti della zona mare «non passano puntualmente e quando lo fanno sono maleducati e operano con camion maleodoranti ai quali probabilmente nessuno ha dato mai una pulita prima di metterli in strada». Nel centro, dove è in vigore la raccolta differenziata porta a porta, due sono le criticità lamentate. Una riguarda la raccolta della differenziata che costringe il commerciante a lasciare la sua attività e i clienti che sta servendo per ‘servire’ l’addetto alla raccolta, portando fuori dall’esercizio i cumuli di carta e plastica. La seconda riguarda invece la mancata pulizia delle strade del centro storico: «E’ davvero tanto che non vediamo nessuno e invece una bella pulita sarebbe più che necessaria». «A Roma – conclude Indino –: hanno avviato una class action contro i gestori proprio sull’argomento e non vorremmo certo dover arrivare a tanto». Mario Gradara

HERA REPLICA: «SERVIZIO RIFIUTI POTENZIATO, MA C’È CHI REMA CONTRO» – 
Caos nella raccolta rifiuti? «Non abbiamo ricevuto segnalazioni da soci di Confcommercio», replica Hera alle lamentele esposte ieri dalla categorie riguardo centro storico e zona mare. Hera assicura di non aver abbassato «la frequenza di spazzamento delle strada, al contrario incrementata di sera». «Non ci sono zone dimenticate, nelle vie più piccole il servizio è svolto almeno una volta la settimana». Ma: «La raccolta di carta e plastica dai commercianti è un’eccellenza, e i nostri operatori entrano direttamente nei negozi a ritirare il rifiuto». Quanto alla foto di cassonetti esondanti rifiuti, scattata da Confcommercio stessa, Hera dice di essersi «più volte lamentata con il ristoratore in questione perché i rifiuti vengono lasciati fuori dai contenitori». Hera chiarisce che svolge «raccolta dedicata».

***

RIMINI, CAPODANNO NEL CASTELLO LIBERATO – 

Il Castello liberato è pronto a diventare un dei principali set del Capodanno più lungo del mondo. Il cantiere che da mesi occupa la parte antistante la Rocca malatestiana è in dirittura d’arrivo. L’impresa sta realizzando i marciapiedi che completeranno le strutture. Poi andrà spianata la terra delle zone verdi e stesi i tappeti in erba. Per il cantiere il tempo rimanente per togliere le tende è stimato in meno di dieci giorni. Tradotto già per l’inizio di novembre, se le tempistiche verranno rispettate, si potrà passeggiare a ridosso del Castello nei camminamenti che ne ridisegnano la falsa braga costituita dal bastione poligonale che si interpone tra l’ingresso del Castello e l’antico fossato. Il Castello verrà liberato dal cantiere ma per l’inaugurazione bisognerà attendere. Il momento giusto potrebbe arrivare con l’avvio del Capodanno più lungo del mondo in dicembre. Inoltre quest’anno con il Galli in fase di ultimazione, servirà uno spazio aperto in centro storico per un grande spettacolo di San Silvestro, e la nuova Corte a mare sarà il set ideale. a.ol.



***

CURATE E RESTITUITE IN MARE 4 TARTARUGHE –
Sabato 21 Fondazione Cetacea Onlus, associazione che si occupa del recupero della cura e della riabilitazione delle tartarughe marine che si spiaggiano o vengono recuperate ferite o debilitate sulle coste emiliano romagnole e marchigiane, apre le porte del suo Centro per un’occasione speciale: il ritorno in mare di ben quattro tartarughe marine.
Il Centro Adria in Viale Torino 7/A a Riccione infatti aprirà al pubblico alle ore 10 per permettere a tutti di poter visitare le tartarughe ancora ricoverate e di dare un ultimo saluto alle quattro che riprenderanno la strada per casa, se le condizioni meteo e del mare lo permetteranno. Mara e Maxim verranno rilasciate dalla spiaggia antistante il centro, di fianco allo stabilimento balneare numero 44 di Riccione, mentre Matteo e Eliot prenderanno la strada per casa a bordo di un gommone e verranno rilasciate a tre miglia dalla costa.
Sarà una gran festa per Fondazione Cetacea, soprattutto a causa del rilascio di Matteo e Eliot, due Caretta caretta giunte al centro in condizioni critiche e che si sono riprese dopo una lunga riabilitazione durata 15 mesi per una e 13 per l’altra... chi la dura la vince! Questo evento è stato organizzato grazie al contributo del progetto europeo TartaLife (finanziato dalla Commissione Europea attraverso il fondo Life+Natura 2012).

***

RICCIONE, IL SURFISTA MATTEO FABBRI RICEVUTO AL PALAZZO DEL TURISMO –
L’assessore allo Sport del Comune di Riccione Stefano Caldari e l’assessore al demanio Andrea Dionigi Palazzi hanno ricevuto questa mattina Matteo Fabbri per complimentarsi per il grande risultato raggiunto agli  Europei 2017 di surf sulla spiaggia di Bore (Norvegia).
Il surfista riccionese ha conquistato uno storico secondo posto in una gara che lo ha visto impegnato a cavalcare un mare  in condizioni proibitive nell’ultimo giorno di competizioni. Fabbri è in partenza oggi pomeriggio per la Sardegna dove nei prossimi giorni sono in programma le finali del Campionato italiano delle diverse specialità.“


***

RACCOLTA RIFIUTI E STRADE SPORCHE: LA DENUNCIA DELLA CONFCOMMERCIO DI RIMINI –
“E’ come pagare 40 Euro per mangiare un panino”. La frase di un socio Confcommercio della Provincia di Rimini è emblematica su come sia visto il servizio di raccolta dei rifiuti svolto da Hera Spa sul territorio riminese. Numerose e varie le segnalazioni giunte dalle imprese associate alla sede di Confcommercio provinciale per lamentare disservizi o inefficienze nel servizio di raccolta rifiuti e di pulizia delle strade.
Nella zona mare, dove ancora sono presenti cassonetti in strada per i cittadini e nelle aree private dei pubblici esercizi (vedi foto allegate), si lamenta soprattutto un servizio “costoso e non efficace”, con particolare riferimento ai mancati passaggi per lo svuotamento dei cassonetti, giudicato “inefficace” dai gestori dei locali, soprattutto quando avviene il lunedì, ovvero dopo un fine settimana di intenso lavoro e relativo accumulo di materiali di scarto. Una raccolta dei rifiuti commissionata a terzi che, secondo i commercianti della zona mare: “Non passano puntualmente e quando lo fanno sono maleducati e operano con camion maleodoranti ai quali probabilmente nessuno ha dato mai una pulita prima di metterli in strada”.
Nel centro storico, zona in cui è in vigore la raccolta differenziata porta a porta, due sono le maggiori criticità lamentate. Una riguarda la raccolta stessa della differenziata che costringe il commerciante a lasciare la sua attività e i clienti che sta servendo per “servire” l’addetto alla raccolta, portando fuori dall’esercizio i cumuli di carta e plastica. La seconda riguarda invece la mancata pulizia delle strade del centro storico: “Ho già chiamato due volte per segnalare che da molti mesi le strade non vengono pulite come invece accadeva in passato – sottolinea un altro socio commerciante -. E’ davvero tanto che non vediamo nessuno e invece una bella pulita sarebbe più che necessaria”.
D’altro canto non si può dimenticare la voragine di mancati pagamenti delle tasse sui rifiuti che si amplia ogni volta che una nuova attività apre e chiude nel giro di qualche mese, lasciando scoperte pendenze che ricadono inevitabilmente su cittadini e attività virtuose. “Il costo della tassa sui rifiuti continua ad aumentare di anno in anno, a fronte di un servizio che, come abbiamo registrato, non migliora di pari passo. A Roma hanno avviato una class action contro i gestori proprio sull’argomento e non vorremmo certo dover arrivare a tanto. D’altro canto, molti avventurieri aprono e chiudono attività lasciando voragini di mancati incassi per il Comune. Chi paga dopo? Pagano imprese e cittadini? Urgono soluzioni e iniziative. Una cauzione da versare nel primo anno di esercizio per tastare il polso sulle reali possibilità di chi apre? Una responsabilità solidale da parte del proprietario dei muri?  Qualcosa va studiata e anche in questa occasione come associazione siamo pronti a sederci al tavolo per discuterne insieme agli organi preposti”.
La multiutility Hera Spa, cghe serve tra gli altri i Comuni della provincia di Rimini, sul nostro territorio gestisce i servizi in deroga dal 14 marzo 2011 (convenzioni ex AMIA spa ed ex GEAT spa) e dunque sulla provincia opera da quella data in regime di prorogatio contrattuale. A riguardo, interessante la relazione della Autorità Nazionale Anticorruzione a firma del presidente Raffaele Cantone (delibera 626/2017 del 7 giugno 2017), che ne sottolinea le molteplici criticità.  Nella foto i cassonetti in via Algarotti, 33 a Rimini.

***

RIMINI, SANTARCANGELO: NELLE SCUOLE TORNA INTRAP(P)RENDERE GREEN –

Al via la terza edizione di Intrap(p)rendere Green, progetto che insegna ai preadolescenti i comportamenti di sostenibilità ambientale e che vivrà uno dei suoi momenti fondamentali ad Ecomondo (Fiera di Rimini, 7 – 10 novembre).

Quest’anno saranno protagoniste le scuole medie di Santarcangelo di Romagna (T. Franchini, classe II A) e di Rimini (E.Fermi, classe IIB), ciascuna con un mandato, inerente il Natale. Così, mentre la scuola media Fermi (Rimini) sarà impegnata nella produzione di addobbi natalizi per la galleria commerciale Conad di Viserba, i ragazzi della scuola Franchini(Santarcangelo) realizzeranno ninnoli e addobbi per la “panchina del bacio sotto il vischio”.
I ragazzi si mettono al lavoro già a settembre con novità frutto del riuso creativo di plastica, carta, legno, provenienti dalla raccolta differenziata: studiano la carta e la plastica, il riciclo (scienze e matematica); intervistano le aziende di settore, i commercianti, scoprono il commercio (lettere); programmano, progettano, lavorano il cartone, la carta, la plastica (tecnologia, laboratorio di manualità), sbagliano, ricominciano, raggiungono i risultati desiderati. A novembre, in occasione di Ecomondo, visitano la manifestazione fieristica per incontrare il Consorzio Nazionale per la raccolta, il riciclaggio ed il recupero degli imballaggi in plastica Corepla e imparare in presa diretta, da giganti del settore, il ciclo della plastica.
Rientrati in aula, proseguono nel laboratorio e preparano un caffè scientifico rivolto ai propri genitori, durante il quale consegneranno i manufatti realizzati. Una targa, realizzata con materiali di riuso, racconterà la storia di quegli oggetti, responsabilizzando i giovani autori. Una bella pagina di responsabilità sociale grazie alla quale la comunità dà forza ai valori del riciclo e della sostenibilità.
Nella seconda edizione, che ha visto all’opera cinquanta ragazzi di scuola media, furono realizzate le ”coccarde parlanti” costruite con i fondi petaloidi delle bottiglie provenienti dalla raccolta differenziata. Sulle code i ragazzi scrissero parole per insegnare i comportamenti necessari alla salvaguardia dell’ambiente. I commercianti di Santarcangelo appesero le coccarde nelle vetrine dei loro negozi, mentre un enorme “fiocco di neve”, fatto di tante coccarde assemblate, inaugurò la festa di Econatale. Il lavoro dei ragazzi e degli insegnanti si è classificato al 1 posto nel concorso Miur-Asvis indetto per favorire la diffusione di una cultura della sostenibilità e la conoscenza dell’Agenda 2030.
Come nelle edizioni precedenti, la scuola organizza un percorso di alternanza scuola-lavoro, stringe una collaborazione con Il Resto del Carlino per approvvigionarsi della carta e per narrare l’esperienza, con Città Viva e Cescot per conoscere il commercio, con Ecomondo e con Corepla per far incontrare le classi con i “giganti del riciclo”, con l’Amministrazione Comunale di Santarcangelo per impreziosire il programma di Natale e di Econatale, con Conad Superstore La Fonte per coinvolgere un maggior numero di cittadini. E intanto si allarga la rete dei partner che rendono possibile l’educazione ambientale a scuola: Ecomondo, Corepla, Consorzio Nazionale per la raccolta, il riciclaggio ed il recupero degli imballaggi in plastica, Asvis- Associazione Italiana per lo sviluppo sostenibile, Il Resto del Carlino, Città Viva, Seven Ars, Superstore Conad La Fonte, Cescot ente di formazione della Confesercenti, Comune di Santarcangelo.

INTRAP(P)RENDERE GREEN

Intrap(p)rendere Green, progetto didattico per conoscere l’ambiente, scoprire lo sviluppo sostenibile, agire green nella scuola media. III Edizione 2017/2018. Realizzato nelle classi II A della scuola media T. Franchini e II B della scuola media Fermi e dalle insegnanti di lettere, scienze e matematica: prof.sse Carla Pazzini, Roberta Sacripanti, Caterina Piermattei, Giovanna Pasti. Esperta di laboratorio Rita Bellentani; coordinamento a cura di Primula Lucarelli.


***

LAVORO, NUOVI CONCORSI A RIMINI. IL COMUNE CERCA 4 FIGURE PROFESSIONALI –

Il Comune di Rimini comunica che sono stati indetti quattro concorsi pubblici, per esami, per la copertura a tempo indeterminato e pieno dei seguenti posti di istruttore direttivo tecnico categoria “D” (posizione economica D1):

1. un posto di esperto paesaggista;
2. un posto di esperto di mobilità;
3. un posto di esperto di impianti meccanici;
4. un posto di esperto in progettazione ed esecuzione di infrastrutture tecnologiche.

I requisiti richiesti e le modalità di partecipazione sono riportati negli avvisi pubblici integrali pubblicati sul sito Internet del Comune di Rimini

La candidatura dovrà avvenire mediante compilazione di un modulo di domanda on-line entro il 16 novembre 2017.

Per informazioni: ufficio concorsi 0541- 704965/704967 e-mail: ufficio.concorsi@comune.rimini.it



***

GNASSI INCONTRERA’ MINNITI A ROMA PER DISCUTERE DELLA NUOVA SEDE DELLA QUESTURA 20/10 –
Il trasferimento della sede della Questura di Rimini sarà al centro dell’incontro in programma a Roma l’ultima settimana di ottobre tra il sindaco Andrea Gnassi e il ministro dell’Interno Marco Minniti. L’incontro servirà per fare il punto sull’immobile di via Bassi, alla luce delle importanti novità maturate nel corso dell’estate. La vicenda, che pare vicina ad una svolta decisiva, sta proseguendo su due fronti: da una parte l’ipotesi del progetto Inail (consentito da una disposizione di legge inserita nella Legge di Bilancio 2017) di acquistare il complesso immobiliare ex DAMA da destinare dopo i necessari interventi di adeguamento a ‘cittadella della sicurezza’; dall’altra l’individuazione dell’ex scuola Einaudi in Corso d’Augusto quale sede temporanea della Questura, in attesa del trasferimento nella sede riadattata di via Ugo Bassi. Una soluzione ‘ponte’ che ha ricevuto nei mesi scorsi anche il parere favorevole del Dipartimento di Pubblica Sicurezza.
L’incontro con il ministro sarà l’occasione per affrontare anche il tema più volte sollevato del passaggio di categoria della Questura riminese, un innalzamento dalla fascia C alla fascia B che porterebbe ad avere incrementi strutturali e permanenti di mezzi e di organico per la Polizia, aspetto decisivo per una realtà come Rimini per cui l’attuale classificazione risulta inadeguata alle caratteristiche e alle specificità del territorio. In tale senso si era espresso nelle scorse settimane anche il consiglio comunale che, con uno specifico ordine del giorno votato all’unanimità circa l’impegno a portare all’attenzione del ministero degli interni questa istanza, ha chiesto all’amministrazione di attivarsi allo scopo.

***

IL NUOVO MOLO DI CATTOLICA PRENDE IL LARGO 20/10 –
Prende il largo il prolungamento del molo di Levante di Cattolica. In questi giorni l’amministrazione comunale del sindaco Mariano Gennari ha approvato il progetto esecutivo che sarà inserito tra le opere portuali destinate a ricevere un finanziamento della Regione. Nel caso di Cattolica si parla di un importo complessivo di circa 500mila euro, inclusi gli oneri per la sicurezza. Quello del prolungamento del molo è un intervento atteso da anni, soprattutto da parte dei pescatori della Regina e dai proprietari di imbarcazioni. Il progetto, risalente al 2011, prevede la realizzazione di un ulteriore braccio di 30 metri con inclinazione di trenta gradi verso nord-ovest, lato Gabicce. Obiettivo: «eliminare o contenere in limiti accettabili l’agitazione ondosa residua nel portocanale e nelle due darsene, migliorando l’ingresso al porto delle imbarcazioni da pesca e da diporto, specie in presenza di mareggiate». L’opera, infatti, servirà anche a combattere gli effetti dell’insabbiamento del portocanale: un fenomeno che in passato ha spesso impedito il transito i pescherecci e vongolare, con conseguenze non di poco conto per tutta l’industria ittica cattolichina.
«Parliamo di un’opera di grandissima importanza – afferma l’assessore ai Lavori pubblici, Fausto Battistel – che sicuramente migliorerà la navigabilità all’interno del canale e garantirà maggiore sicurezza a diportisti e pescatori». E per quanto riguarda le tempistiche? «Il progetto è stato proposto per l’inserimento tra gli interventi di programmazione regionale relativamente all’anno 2017. Una volta ottenuto il finanziamento, procederemo con le pratiche per l’affidamento dei lavori. Crediamo che il 2018 sarà l’anno buono per il prolungamento del nostro molo» conclue Battistel. Ma se da un lato Cattolica tiene le dita incrociate, dall’altro nelle vicine Misano e Riccione non mancano le perplessità. I dubbi sul prolungamento del molo erano già stati espressi durante dai sindaci dei due Comuni, Stefano Giannini e Renata Tosi. «E’ evidente – scrivevano in un comunicato – che il mantenimento della linea di spiaggia, per l’enorme rilevanza sull’economia turistica, ha un livello di priorità prevalente su ogni altra esigenza. A questo fine, el 2010, dopo la realizzazione della nuova darsena di Cattolica, con conseguenti disagi in termini di erosione, si era concordato fra Regione e i cinque Comuni costieri della provincia di Rimini di costituire per convenzione un tavolo di condivisione e coordinamento per la gestione integrata della zona costiera’».
Lorenzo Muccioli

***

UNA STORIA A LIETO FINE: «DEVO LA MIA VITA AI MEDICI DELL’INFERMI» 20/10 –
Grazie alle tempestive e preziose cure ricevute a Rimini, una 20enne di nazionalità albanese può ora guardare al futuro con maggiore serenità. Protagonista è Migena Alliu, studentessa giunta a Rimini in ospedale nel maggio 2016 per capire l’origine dei pesanti malesseri di cui soffriva. Le approfondite analisi avevano dato la risposta peggiore "linfoma B non Hodgkin", un tumore che attacca le cellule del sistema immunitario. Grazie alla tempestiva diagnosi, alle cure ricevute e al supporto dei familiari e dei medici, Migena è riuscita a guarire e ha deciso di ringraziare tutti con una lettera che racconta la sua esperienza. [...]

[...] Una bella storia a lieto fine quella di Milena Alliu, una ragazza albanese di 20 anni, ricoverata all’Infermi di Rimini per una seria forma di leucemia. La giovane, alla fine del suo calvario, risolto con una guarigione, ha voluto scrivere una lettera a tutto il personale sanitario che l’ha curata per esprimere la sua gratitudine. "Mi chiamo Migena Alliu - scrive la giovane nella sua missiva - sono una ragazza albanese di 20 anni, studentessa di scienze fisiche in Albania. In maggio 2016, avendo dei disturbi allo stomaco, ho fatto delle visite e mi hanno detto che avevo un’ulcera. Mi hanno dato degli antibiotici, ma io continuavo ad avere i disturbi. Dopo un po’ di tempo mi sono rivolta a un altro specialista che mi fece una gastroscopia, ma mentre facevo questo esame mi scoppiò un’emorragia e finii al pronto soccorso. Dopo avermi dato un calmante mi mandarono a casa, dicendomi di tornare in caso si ripresentasse l’emorragia".
“Passavano i giorni e io non guarivo. Anzi, peggioravo. Finché il 6 ottobre tornai in ospedale per un controllo e mi ricoverarono con urgenza: i parametri del sangue erano molto inferiori al normale. E da lì comincia un’altra strada: tra analisi e dubbi, mi fanno più di quattro gastroscopie, ma alla fine non riescono a stabilire una diagnosi definitiva. Visto che una mia zia abita a Rimini, con i miei genitori abbiamo deciso di venire a fare degli analisi nella vostra città per capire meglio di cosa si trattava di preciso. Sono stata ricoverata all’ospedale di Rimini dal 29 ottobre fino al 7 novembre. Durante questo periodo mi sono un po’ rimessa, ma i medici hanno concluso che si trattava di una malattia molto importante: "linfoma B non Hodgkin", la quale necessitava di un trattamento con la chemioterapia". 

"Dopo lo shock riguardo a questa cosa molto grande e le condizioni fisiche, con la nostra richiesta e il buon senso dei medici che mi hanno seguito, ma soprattutto per l’incertezza e il servizio sanitario carente in Albania, ho chiesto il permesso di poter essere seguita preso l’ospedale di Rimini. Grazie anche all’aiuto dell’associazione AIL, sede di Rimini, dell’associazione "La piccola Famiglia Onlus" di Coriano e anche a quello della Questura di Rimini, ho potuto avere un permesso di soggiorno, così da poter cominciare le cure. Adesso sto molto meglio e sono tornata a studiare e a riprendere la mia vita. Tutte le volte che i medici mi vedono quando vado per i controlli, mi sorridono come per dire "Ce l’abbiamo fatta! Sì. Ce l’abbiamo fatta!"

"Ho deciso di pubblicare la mia storia non perché sia unica, ma soprattutto per ringraziare tutti coloro che mi hanno aiutato e appoggiato in questo lungo percorso: il dottor Eduardo Pinto, presidente di RiminiAIL Onlus, che è stato sempre accanto a mia madre; la dr.ssa Patrizia Tosi, direttore dell’U.O. di Ematologia di Rimini, che con decisione ha suggerito tutte le cure e ha organizzato la mia permanenza e la terapia;  l’ematologa dr.ssa Annalia Molinari, che con la sua saggezza e l’apparente durezza mi ha dato la sicurezza e la forza di affrontare tutto; tutto lo staff dei medici e infermieri dell’Ematologia, che con professionalità svolgono tutto il giorno il loro sacro lavoro". 

"Ringrazio di cuore anche tutto lo staff del reparto di Endocronologia, e in particolare il dottor Giovanardi e il dottor Onorato, che col loro personale contributo finanziario e quello dei loro colleghi hanno pagato il mio ricovero dei primi giorni. L’omeopata dr. Fernando Gamberini è stato tra i primi ad offrirmi il suo appoggio e le terapie complementari con omeopatici, i quali mi hanno aiutato ad assorbire meglio la chemioterapia. E che dire del medico di medicina generale, dr.ssa Felicetta Di Perna? Lei è stata tra le prime a suggerirci cosa dovevamo fare e quando: la sua disponibilità senza orari e incondizionata è una cosa che veramente impressiona al giorno d’oggi!

Infine vorrei fare un ringraziamento ai miei famigliari per l’impegno, il sostegno, l’aiuto fisico, ma soprattutto quello morale.


***

RICCIONE, I VIGILI PRENDONO LA PATENTE PER I DRONI 20/10 –
I vigili prendono il volo. Nessun elicottero o ultraleggero, da ieri due agenti in forza al comando di Coriano hanno ottenuto la speciale patente per ‘guidare’ i droni. E non si tratta di un vessillo da appendere al muro come attestato di merito. Il comando di polizia intercomunale di Riccione, Misano e Coriano si è già dotato di un drone pronto all’uso. A donare l’attrezzatura è stato il Lion, che ha così voluto dotare il Coi, Centro operativo intercomunale di Protezione civile, di uno strumento importante per gestire le emergenze. «C’è chi dice che la patente per guidare il drone sia semplice da ottenere, ma così non è – premette il comandante dei vigili, Pierpaolo Marullo -. I due agenti della municipale hanno sostenuto un corso che gli permetterà di comandare il drone non solo in normali condizioni, ma anche in condizioni critiche, e questo non è affatto scontato da ottenere. A questo punto come comando siamo operativi e in caso di necessità potremo utilizzare l’attrezzatura che ci ha donato il Lion». Con la patente per ‘guidare’ i droni in tasca, il campo di intervento di una simile attrezzatura è ampio, spiega il comandante. «In generale potrei dire che verrà utilizzata in tutti gli ambiti nei quali i vigili non potranno arrivare fisicamente. Ciò significa che potremmo monitorare i torrenti, le aree impervie fino ad avere immagini importanti su piazze a porzioni della città in caso di necessità. Ovviamente sarà uno strumento importantissimo in caso di emergenze che richiedano l’intervento della Protezione civile. Ricordo che durante il sisma in Emilia i droni vennero utilizzati per entrare negli edifici e verificarne la loro pericolosità. In questo modo è stato possibile evitare inutili rischi per i tecnici e il personale di soccorso».
Uno degli utilizzi per i quali potrebbe essere utilizzato il drone sarà anche quello di scovare eventuali abusi edilizi, spiega il comandante. Senza dimenticare l’importanza di avere un supporto in volo nel caso di eventi turistici e manifestazioni. L’unica controindicazione sta nel periodo di utilizzo. Per le attrezzature montate e le specifiche dello strumento, il drone dei vigili potrà rimanere in volo per una ventina di minuti, spiega Marullo, prima di tornare a ricaricare le batterie. I due agenti ‘patentati’ saranno quindi una risorsa per il comando della municipale, quindi per i Comuni di Riccione, Misano e Coriano. Non è stata menzionata Cattolica perché dal 25 ottobre non farà più parte del comando intercomunale dopo la decisione presa dall’amministrazione comunale della Regina di uscire dalla collaborazione.
Andrea Oliva

***

• RIMINI CALCIO, BUONAVENTURA SI SCOPRE IMPLACABILE 20/10–
Il risveglio del bomber. Alex Buonaventura è ufficialmente tornato. Dopo essere rimasto a guardare i compagni nelle prime sette giornate, l’attaccante del Rimini ha scelto la strada più spettacolare per uscire da dietro le quinte e prendersi tutto il palcoscenico. Sei gol in 180 minuti e tutto nel giro di tre giorni. Doppietta domenica scorsa contro la capolista Villabiagio, poi quattro meraviglie mercoledì nel turno infrasettimanale contro la Vigor Carpaneto godendosi tutti gli applausi del ‘Romeo Neri’.
«Nel giro di otto-dieci giorni è davvero cambiato tutto – dice Buonaventura – Ma ero certo che il lavoro avrebbe pagato. Sono contento perché riesco a dare una mano ai miei compagni che mi hanno sempre supportato e sopportato». Di testa, su rigore, da vero uomo d’area di rigore. Il bomber contro i piacentini ha davvero segnato in tutte le maniere. «Lavoriamo per questo, Marco (Martini, il vice di mister Muccioli) in particolare mi dà molti spunti. C’è sempre da imparare da giocatori così, proprio come ho fatto la passata stagione con Ricchiuti. Per noi è una fortuna questa e io voglio continuare a imparare. Il primo che ho realizzato è stato un bel gol, forse uno dei pochi che faccio così. Ed è stato pesante perché ci ha portato in vantaggio, dopo un inizio non facile». Tanti gol e poi l’esultanza con i compagni della panchina. «Perché questo è un gruppo che è veramente composto da tutti i giocatori in rosa – dice – ed è giusto che anche chi gioca meno condivida le gioie del campo».
E i gol tolgono tutti i dolori, considerando che Buonaventura, proprio prima della gara con il Villabiagio, era stato costretto a combattere con una fastidiosa fascite. E anche tutte le preoccupazioni di questo avvio di stagione. «L’inizio di campionato di solito per me – svela – è sempre un po’ faticoso, soprattutto a livello fisico. Ci metto un po’ più degli altri avendo ottanta chili da portarmi addosso… Devo comunque ringraziare i miei compagni perché anche quando non segnavo sono stati sempre i primi a darmi la carica giusta e io ho sempre cercato di mettermi comunque a disposizione». Insomma, tutto è bene quel che finisce bene. Ma Buonaventura si augura che questo sia soltanto l’inizio.
Donatella Filippi

***

• SEMAFORI, ALLARME ROSSO A RIMINI. MILLE MULTE SCATTATE IN SESSANTA GIORNI 20/10 – 
Mille multe in due mesi. Stanno lavorando a pieno ritmo i nuovi Vista Red installati dal Comune di Rimini per multare chi passa col rosso al semaforo. Attivi dal 22 agosto, fino all’altro ieri le telecamere hanno già sanzionato 956 mezzi. E oltre la metà di queste è stata fatta in viale Principe Amedeo. Qui i Vista Red chi percorre il viale sia in direzione mare che verso monte. Nel primo caso, le multe sono già state 284, e nella direzione opposta poche di meno, 267, per un totale di 551. Gli altri due incroci sorvegliati dai Vista Red sono, rispettivamente, quello tra le vie Jano Planco, Caduti di Marzabotto e via di Mezzo, e l’altro a Rivazzurra su via Siracusa. Per quanto riguarda il primo incrocio, le multe fatte su via Jano Planco sono state 72. Quasi il doppio quello su via Caduti di Marzabotto, per la precisione 128. In totale fanno 200. Più o meno lo stesso ritmo con cui multano le telecamere a Rivazzurra: 104 sanzioni per i mezzi beccati a passare con il rosso in via Siracusa in direzione mare, e 101 quelle fatte sulla direzione opposta.
La media, fin qui, è di quasi 17 multe al giorno, di cui una 10 solo lungo viale Principe Amedeo. Di questo passo, nei primi dodici mesi le sanzioni fatte dai nuovi Vista Red potrebbero superare le 6mila in totale, anche se l’amministrazione comunale è convinta che il numero sia destinato a scendere nei prossimi mesi. Specialmente dopo che inizieranno ad arrivare le prime notifiche delle multe. E’ già successo nei primi anni in cui i Vista Red hanno fatto la loro apparizione a Rimini, in altri incroci. Nel 2009, il primo anno a pieno regime degli impianti a pieno regime (furono inaugurati alla fine del 2008) le multe erano state più di 8mila, per poi calare vistosamente di anno in anno fino a ridursi ad appena 4.376 nel 2015. E lo stesso trend si è registrato anche con gli autovelox fissi lungo le vie Euterpe, Settembrini e Tolemaide. Ma con i Vista Red le sanzioni sono più pesanti: per chi passa col rosso la multa è di 163 euro (e sale a 217 se l’infrazione è compiuta in ore notturne), a cui si aggiunge la decurtazione di 6 punti sulla patente.
A proposito di telecamere, è tornato a funzionare correttamente il pannello luminoso del vigile elettronico in piazza Ferrari, che ricorda gli orari in cui è in vigore la zona a traffico limitato. Durante i giorni necessari per riparare il guasto le telecamere (seppur accese) non hanno fatto multe.
Manuel Spadazzi

***