Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2017  ottobre 18 Mercoledì calendario

Curare l’anima con la calligrafia

Per alcuni è una passione. Per altri un modo per combattere ansia e stress. E per molti ormai una vera e propria moda. Scrivere con carta e penna non è mai stato così popolare. O almeno non da quando computer, tablet e smartphone sono entrati nelle nostre vite. Ma il vero trend non è cosa si scrive, piuttosto il come lo si fa. Cioè con una bella calligrafia, come quella di un amanuense. E questa antica pratica ha iniziato ad appassionare anche i giovani. Non è un caso se tra i video più cliccati su YouTube ci sono proprio i tutorial che insegnano a diventare artisti della scrittura. Migliaia i click sui post dedicati alla calligrafia su piattaforme come Instangram, Pinterest, Flickr, Facebook. Tra i pionieri di questo fenomeno social c’è Luca Barcellona, un artista della calligrafia. La sua arte la si trova su noti prodotti commerciali, come bottiglie, magliette, copertine di libri e riviste. Con riscontri record anche sul web.
Ma scrivere come un amanuense, per alcuni, è più di una semplice moda. È diventata una sorta di medicina per curare l’anima. Pare infatti che la calligrafia sia in grado di calmare la mente, combattere lo stress e l’ansia. Ne è convinto un altro maestro della bella scrittura, Malleus. Nel suo nuovo libro, intitolato Scriptorium. Calma la mente con l’arte della calligrafia, il fondatore dell’Antica Bottega Amanuense di Recanati descrive la calligrafia come un’arte che rilassa il corpo e la mente. Secondo la sua concezione, si tratta a tutti gli effetti una pratica meditativa: oltre a migliorare la concentrazione, sembra in grado di aiutare a controllare l’impazienza e il nervosismo, attenuando ansia e stress e portandoci ad apprezzare la bellezza dell’ordine e dell’equilibrio.
Tuttavia, gli strumenti tecnologici che oggi stanno facendo il successo dell’arte calligrafica sono gli stessi responsabili dell’incapacità, purtroppo molto diffusa, di impugnare bene una penna. Figuriamoci poi a usare una bella grafia. Ma pare che riprendere questa antica arte sia davvero un toccasana per la salute. «Scrivere in bella grafia inizialmente ti sembrerà bizzarro», spiega Malleus. «La tua mano – continua – dovrà familiarizzare con nuovi movimenti, la tua mente dovrà acquietarsi per poterli memorizzare. I primi tratti saranno incerti, le prime lettere difformi dall’originale, ma, anche se per pochi secondi, i tuoi pensieri taceranno e tu potrai assaporare il dono più prezioso del lavoro dell’amanuense: il silenzio».
GLI INCONTRI
Ci sono diverse realtà che hanno iniziato a sposare questa teoria e che si sono organizzate – non solo virtualmente – per aiutare adulti e bambini a impugnare correttamente la penna. Nelle biblioteche, nei castelli, nelle abbazie e in istituti sparsi in tutta Italia si tengono corsi di calligrafia. All’inizio si partecipa per curiosità, poi ci si appassiona. Ad esempio, all’Istituto comprensivo Igino Petrone di Campobasso è stato organizzato un incontro nel quale ai docenti si insegna come insegnare agli studenti a impugnare correttamente una penna. «Un’iniziativa che può apparire strana – commenta la vice preside Teresa D’Elisa – ma alla luce delle esperienze maturate nel corso degli anni ci si è resi conto che non aver prestato la giusta attenzione alla corretta impugnatura di un qualsiasi mezzo grafico, può pregiudicare l’acquisizione di strumentalità fondamentali e la fluidità nel movimento».
NATIVI DIGITALI
Un gesto, dunque, apparentemente semplice e naturale che però risulta fondamentale soprattutto per i nativi digitali. Tutti conoscono il corsivo, ma ormai questo genere di scrittura va lentamente scomparendo. Quindi in tanti scrivono in stampatello, forse condizionati dai caratteri presenti sulle tastiere, soprattutto quelle dei pc dove le lettere sono in stampatello e maiuscole. «Negli ultimi anni – osserva d’Elisa – con l’utilizzo dei mezzi multimediali forse si è perso il senso dell’importanza della scrittura ed è anche cambiato il linguaggio. Abbiamo notato anche una difficoltà maggiore nella produzione del pensiero. Tutto questo si ripercuote sull’acquisizione delle abilità e delle competenze da parte dei bambini». Scrivere non è solo un processo pratico, ma soprattutto mentale, elaborato e costruito nel tempo e legato alla coordinazione. «Per bambini e ragazzi collegare le lettere nel corsivo – sottolinea D’Elisa – è diventato difficile, oggi scrivono in stampato, anche perché hanno interiorizzato le lettere delle tastiere». Un corso di calligrafia, quindi, può essere doppiamente utile per imparare un’affascinante pratica e per rilassare corpo e mente.