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 2017  ottobre 16 Lunedì calendario

Paperoni, in Russia e Brasile crescita record e i wealth manager si alleano con le Big Tech

Il 2016 è stato un altro anno da incorniciare per i ricchi che hanno visto il loro patrimonio crescere significativamente. Sono molto rosee anche le prospettive visto che gli High Net Worth Individual (Hnwi), come vengono chiamati nel gergo del private banking coloro che un patrimonio superiore al milione di euro (immobile di residenza escluso), saranno fra i primi a beneficiare dei più avanzati strumenti digitali in fatto di consulenza finanziaria. Secondo il più recente World Wealth Report 2017 di Capgemini, l’anno scorso il numero dei super ricchi è aumentato del 7,5% (contro il +4,5% del 2015) e i loro patrimoni sono cresciuti dell’8,2% (+4% nel 2015). Grazie a questi progressi, l’obiettivo di superare la soglia dei 100.000 miliardi di dollari di ricchezza complessiva entro 2025 appare a portata di mano, anche perchè Nord America ed Europa hanno raggiunto i tassi di crescita dell’Asia-Pacifico. “Alcuni mercati, tra cui Russia e Brasile, hanno decisamente migliorato la propria posizione. In particolare, in Russia si è registrato il tasso di crescita più rapido, che è stato pari a circa il 20% sia per la popolazione di Hnwi che per i loro patrimoni, a seguito di un modesto calo nel 2015. In Brasile, invece, c’è stato un incremento a doppia cifra sia per la popolazione di Hnwi che per i loro patrimoni, a seguito del forte calo del 2015”, si legge nel report di quest’anno della società di consulenza. Nel 2016 i milionari nel mondo erano 13 milioni (su una popolazione complessiva di 7,5 miliardi di persone) così suddivisi: 4,8 milioni erano negli Stati Uniti, 2,9 milioni in Giappone, 1,3 milione in Germania, 1,1 milione in Cina, 579 mila in Francia e 252 mila in Italia (erano 229 mila nel 2015). Solo il 32,1% dei milionari è però assistito da un wealth manager, ovvero da un professionista che gestisce le sue finanze.