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 2017  ottobre 16 Lunedì calendario

I nuovi lavori? Un’occasione, a volte una necessità

Nel mondo del lavoro c’è un neologismo che oramai è entrato nell’uso comune: uberizzazione. Nasce dal fenomeno di cui Uber è al tempo stesso conseguenza e causa, anche perché va ben aldilà del settore dei trasporti. Con uno smartphone e i servizi di geolocalizzazione integrata, tutti possono oggi competere con tutti e, almeno sulla carta, accettare da tutti “lavori a chiamata”. Un servizio e un’opportunità? Oppure una vera e propria dinamica finanziaria che rischia di travolgere e portare via con la piena, al netto delle rendite di posizione, interi settori della nostra economia? Due quesiti in uno a cui cerca di rispondere una ricerca globale di Manpowergroup, “The Rise of Next-Gen Work”, che offre una chiave di lettura del fenomeno a 360 gradi intervistando 9.550 adulti (tra i 18 e i 65 anni) in Italia e in altri 11 Paesi (Australia, Francia, Germania, India, Giappone, Messico, Olanda, Spagna, Svezia, Regno Unito e Stati Uniti), appartenenti a diverse categorie sociali (lavoratori full time, lavoratori part time, freelance, lavoratori con contratto a tempo determinato, studenti, pensionati e disoccupati in cerca di lavoro). In un mercato del lavoro che sta cambiando rapidamente, la ricerca osserva che si amplia sempre più il divario tra le competenze delle persone e quelle necessarie ai datori di lavoro. Allo stesso tempo, anche ciò che la gente cerca sta cambiando: si lavora più a lungo e si desidera un migliore equilibrio tra lavoro e casa. La prospettiva di un impiego fisso “lunedì-venerdì 9-17” è tramontata e gran parte dei nuovi posti di lavoro degli ultimi 10-15 anni è composta da lavori alternativi e non tradizionali. Le persone che cercano modi di lavoro flessibili e non tradizionali sono significativamente maggiori rispetto ad un tempo. Oggi, più persone che mai, vogliono un “nextgen work”. «In base alla nostra indagine globale, il fenomeno dei lavori di nuova generazione vede l’Italia porsi in linea con i principali Paesi del mondo seppur con qualche differenza dovuta alle tipicità della offerta di lavoro nazionale in questa particolare fase economica – commenta Stefano Scabbio, presidente area Mediterranea, Nord ed Est Europa di ManpowerGroup – Ma in Italia, come nel resto del mondo, il futuro sarà delle persone con talento che sapranno cogliere le opportunità che il cambiamento in atto offre. La responsabilità di questo futuro è però anche nelle mani di aziende e istituzioni che dovranno saper accompagnare questa trasformazione attraverso un quadro di norme e regolamenti che aiutino a proteggere l’occupazione». Inoltre, “The Rise of NextGen Work” fotografa come potrà essere il lavoro del futuro in un contesto in cui un crescente numero di persone sta optando per modelli di lavoro diversi rispetto a quelli tradizionali. Dal sondaggio di ManpowerGroup è emerso che: il 90% degli intervistati sarebbe felice di avere un lavoro di nuova generazione; l’87% delle persone è favorevole al lavoro di nuova generazione; l’80% sostiene che imparare ad usare nuove competenze per essere spendibili sul mercato sarà fondamentale nel lavoro di nuova generazione; e l’81% sceglierà un lavoro di nuova generazione anche se il 19% pensa che non ci sarà altra alternativa. E in Italia come la pensiamo? Rispetto ai dati globali, le risposte degli intervistati mostrano differenti motivazioni che spingono un lavoratore a scegliere un lavoro di nuova generazione. In cima alla lista delle preferenze, è presente la possibilità di guadagnare di più (30%). In 2° posizione, però, si trovano le risposte “È l’unico lavoro che ho trovato” e “Per provare un lavoro temporaneo” (28%). In 3° posizione, gli italiani che sceglierebbero un lavoro di nuova generazione nutrono l’aspettativa di “essere assunti in modo definitivo” (27%). Meno attrattive le prospettive di “trascorrere più tempo con la famiglia” (17% contro il 28% del dato globale) e il “minor stress” (13% contro il 21% globale). Il fenomeno Uber ha cambiato non solo il mondo della mobilità ma anche le logiche dei nuovi lavori