la Repubblica, 15 ottobre 2017
Dieci vocaboli dal nuovo mondo
cinepanettóne
Parola entrata nel vocabolario nel 1998, che indica un film di facile comicità destinato alle sale cinematografiche nel periodo natalizio.
È significativo il fatto che il panettone indichi spesso, per antonomasia, il Natale, come per esempio nell’espressione colloquiale e scherzosa mangiare il panettone, nata negli anni Ottanta, che significa “riuscire a mantenere un incarico fino a Natale”
messaggiàre
Parola nata al tempo dei telefoni cellulari, quando ci si mandava gli sms, messaggi di solo testo.
È entrata nel vocabolario nel 2005 ma oggi più che agli sms si riferisce all’invio di messaggi tramite l’applicazione WhatsApp, che consente di inviare, oltre al testo, anche foto, video, contenuti sonori. Per questa azione esiste anche il verbo whatsappare, parola ibrida, al momento tenuta in osservazione
tanoressìa
Molti di noi hanno amici maniaci dell’abbronzatura, ottenuta con metodi sia naturali ( il sole) sia artificiali.
Ma quando questa tendenza diventa compulsiva, si parla di tanoressia.
Si tratta di una parola ibrida, di origine un po’ inglese ( tan “abbronzatura”) un po’ italiana ( oressia che significa “senso dell’appetito”, e la cui mancanza provoca la più nota anoressia). È entrata nel 2013
hub (pronuncia it. hab)
Chi deve fare un viaggio aereo con più tratte sa che dovrà passare per un hub, cioè un aeroporto che fa da scalo di collegamento per numerose destinazioni. Partendo dall’Italia è quasi obbligatorio. La parola inglese, entrata nel vocabolario nel 1998, ha un’interessante etimologia che ne spiega bene la funzione. Infatti in inglese hub significa propriamente “mozzo della ruota” e poi, in senso figurato, “fulcro, perno, centro”
phishing (pronuncia it. fìscin(g))
Phishing richiama la parola inglese fishing, “pesca” ( che indica l’azione del pescare).
Ma in questo caso si tratta di una pesca particolarmente pericolosa. Phishing è infatti un termine di àmbito internet che indica il tentativo di carpire ( pescare), a chi riceve una mail, dati e informazioni personali, come codici di sicurezza, numeri di carta di credito, da utilizzare per truffa.
La parola è entrata nel 2007
sèntiment
Se qualcuno leggesse la frase “Qual è oggi il sentiment degli investitori italiani?” potrebbe essere tentato di tradurre sentiment con “sentimento”.
Sbaglierebbe. Si tratta di quello che tecnicamente si definisce un “falso amico” in una lingua rispetto a un’altra. Sentiment, entrato nel vocabolario nel 2008, significa “aspettativa”, “valutazione”. E in tempi economicamente difficili, il sentiment ha il suo peso
foodie ( pronuncia it. fudi)
Food in inglese significa “cibo”. L’argomento è molto presente nei giornali, nei blog e in tv e ha generato numerosi composti, da fast food a slow food. Nel 2015 è entrata nel vocabolario la parola foodie che significa propriamente “buongustaio”, analoga all’antico francesismo gourmet, ma che nell’uso italiano indica chi è interessato a tutto ciò che riguarda il cibo, dalle materie prime alle ricette, ai ristoranti e altro
movida
La movida è nata nella Spagna anticonformista e spregiudicata degli anni Ottanta e sta a indicare l’animata vita notturna, specialmente nelle grandi città. La parola è entrata nel vocabolario nel 2004. Ha la sua origine nel verbo mover, che indica “movimento”: in realtà i luoghi della movida tendono a “muoversi” poco, a essere per lo più gli stessi, per la gioia di chi li frequenta e il disappunto di chi vi abita
dàspo
Il daspo è un provvedimento nato in àmbito sportivo, che vieta a una persona che ha compiuto azioni violente di assistere ad altre manifestazioni analoghe ( la sigla sta per “Divieto di Accedere alle manifestazioni SPOrtive”). È entrata nel vocabolario nel 2013, la sua applicazione si è estesa successivamente ad altri casi, per esempio a turisti indisciplinati o a writer, cui viene impedito l’accesso a una città
identitarìsmo
In un’epoca difficile come la nostra, con contrasti che attengono a civiltà, culture o anche solo mentalità diverse, la consapevolezza delle proprie radici storiche, culturali o religiose ha assunto un peso crescente. Identitarismo è una parola entrata nel vocabolario nel 2017 e non casualmente, nell’edizione dello stesso anno, è entrata la parola disidentità, che della consapevolezza di quella identità indica l’assenza