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 2017  ottobre 14 Sabato calendario

Napoli: veleni, lettere e voti sospetti nel Conservatorio in cui studiò Bellini. Il nuovo direttore è Gaetano Santaniello

Lettere anonime, decreti fantasma, elezioni interne al corpo docente in bilico, tasse alle stelle. Gli allievi del Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli intonano il Lacrymosa di Mozart in un flash mob per protestare contro la stangata delle imposte. Sono aumentate fino all’80%, impennate in estate da 1.200 a 2.200 euro per chi supera un reddito Isee di 30.000 euro.
L’estratto più celebre del Requiem del compositore austriaco è la musica più adatta al momento che vive l’istituto di cui fu allievo Vincenzo Bellini e direttore Gaetano Donizetti. Il lutto del diritto allo studio, minato dall’incremento delle rette, accompagna i veleni che scorrono tra i corridoi. La recente elezione del nuovo direttore, Gaetano Santaniello, è stata messa in bilico da una lettera del Miur che solleva interrogativi sulla regolarità del voto. La presenza in lizza di un docente non candidabile avrebbe falsato i risultati prima del ballottaggio. Il quotidiano Il Mattino titola: “Voto nullo, via il direttore”, che avrebbe dovuto insediarsi il 1º novembre e prendere il posto di Elsa Evangelista, in carica da due mandati e non ricandidabile. “A me non risulta – replica Santaniello – ho chiesto di notificarmi il decreto di annullamento, mi è stato risposto che il documento non c’è, non esiste. Sono indignato da una vicenda squallida, che danneggia me e gli studenti. Ho parlato a lungo con il mio avvocato, decideremo il da farsi”.
Per capire cosa sta accadendo bisogna fare un passo indietro. Primo turno del voto per il nuovo direttore, 21 giugno. Santaniello ottiene 36 voti, Angela Morrone 27, Maurizio Pietrantonio 22, Livio De Luca 11, Giuseppina Abrifi 10. Ballottaggio tra i primi due una settimana dopo, Santaniello si impone con 64 voti su 102 dei 111 aventi diritto. Ma una lettera anonima, che secondo fonti de Il Fatto contiene dati e riferimenti in possesso a pochissime persone, nelle settimane successive segnala al Miur che l’elezione è viziata dai voti raccolti da De Luca. Il maestro, in quanto “accompagnatore al pianoforte”, non possedeva i requisiti di candidabilità e i suoi 11 voti spostati altrove avrebbero potuto modificare l’accesso al ballottaggio. Dal ministero di Valeria Fedeli arriva una nota che suggerisce al direttore Evangelista di valutare provvedimenti di autotutela. Non è un annullamento del voto, ma una sorta di invito a farlo. La vicenda diventa politica. La deputata Mdp Luisa Bossa scrive un’interrogazione a Fedeli. “Il ministro – afferma Bossa al Fatto – deve garantire il rispetto della legittima elezione di Santaniello, lo status giuridico dei lavoratori come De Luca è cambiato da una serie di atti recenti che li inquadra come docenti di seconda fascia e quindi candidabili”.
L’interrogazione dell’ex sindaco di Ercolano, insieme a una sua lettera cofirmata con la deputata Pd Annamaria Carloni, è solo l’ultima di una serie di atti parlamentari ispettivi delle difficoltà economiche e gestionali del Conservatorio. Il cui presidente del Cda è Antonio Palma, un avvocato amministrativo di prestigio. Palma potrebbe intervenire con un parere sull’elezione di Santaniello nel suo duplice ruolo di esperto del ramo e manager dell’ente interessato. Ma potrebbe non essere sufficiente a sciogliere i nodi.