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 2017  ottobre 15 Domenica calendario

Almaviva ci ripensa

Marcia indietro di Almaviva contact rispetto al trasferimento «forzato» per 64 addetti del call center di Milano che, in meno di un mese, avrebbero dovuto spostarsi a Rende, in Calabria.Pena la perdita del posto di lavoro.
A imprimere la svolta, ieri, più che la protesta e lo sciopero dei lavoratori, l’intervento del ministro dello Sviluppo Economico. Carlo Calenda ha chiesto di sospendere i trasferimenti che si sarebbero configurati «come un licenziamento mascherato». L’azienda «consapevole della complessità della situazione» ha accolto a «con responsabilità» l’appello del governo a sospendere i trasferimenti.
Certo, non è detta l’ultima parola. Della questione si parlerà a breve in un incontro al Mise con azienda e sindacati.
La decisione di procedere con i trasferimenti era arrivata dopo la perdita da parte di Almaviva Contact di un cliente importante come Eni. C’è da dire che il call center di Milano può contare su altri committenti di rilievo come Wind corporate, Sky, Fastweb, Siemens. Almaviva aveva proposto un accordo con il sindacato per l’introduzione di nuova flessibilità nell’organizzazione del lavoro. Oltre a cassa integrazione a zero ore, straordinari non pagati, controllo a distanza individuale. L’intesa, però, era stata firmata soltanto dalla Fistel-Cisl mentre Slc-Cgil e Uilcom avevano fatto un passo indietro. Alla prova del nove del referendum, l’intesa è stata bocciata anche dal 75% dei lavoratori. Da qui la partenza delle lettere di trasferimento. «Siamo molto soddisfatti, anche se sappiamo che non è finita qui —dice Francesco Aufieri della Slc Cgil di Milano —. Ora è necessario che si intervenga per garantire una accettabile qualità del lavoro nei call center».
Il nome di Almaviva è associato a vertenze sindacali importanti già dal dicembre dell’anno scorso quando la mancata firma di un accordo da parte dei rappresentati del call center di Roma comportò 1.666 licenziamenti. In seguito a quella vicenda Fabrizio Solari prese il posto di Massimo Cestaro al vertice della Slc Cgil.
Nel merito, la materia del contendere nei call center riguarda la deroga a scatti di anzianità e tfr (in vigore nei siti di Napoli e Palermo). E il controllo a distanza costante sui lavoratori (possibile nel call center Almaviva di Napoli).