Il Sole 24 Ore, 14 ottobre 2017
Tra le 500 discipline riconosciute dal Coni arriva lo yoga
Il Coni continua a lavorare all’elenco delle discipline sportive ammisse al Registro Nazionale delle Associazioni e Società Sportive dilettantistiche, lo strumento che il Consiglio Nazionale ha istituito per confermare «il riconoscimento ai fini sportivi» delle realtà dilettantistiche, già affiliate alle federazioni nazionali, alle discipline sportive associate e agli enti di promozione sportiva. L’elenco è stato integrato con l’ultima delibera del 10 maggio scorso e riporta 102 sport e 385 discipline. Tra gli sport, oltre a quelli tradizionali, figurano anche cinofilia e bridge, per esempio, ma non ci sono altri giochi di carte come il burraco e il poker sportivo. Per alcuni sport, inoltre, vengono indicate alcune specialità e non altre come nel caso della pallacanestro dove viene citato il beach basket e non il minibasket. Accanto al calcio, al ciclismo, al golf, al volley, all’atletica leggera, all’automobilismo, alle arti marziali, alla scherma, al rugby, al tennis e al nuoto ci sono anche giochi e sport tradizionali come i birilli, il calcio storico fiorentino, i giochi valdostani del fiolet, dello tsan, del palet e della rebatta, e poi la trottola, la lippa, la morra, il lancio del formaggio, del rulletto, del ruzzolone e della ruzzola, oltre al tiro con la fionda e con la balestra.
Il riordino dell’elenco era già iniziato alla fine dello scorso anno con l’intento di «adottare ogni misura tesa alla corretta individuazione dei soggetti che, riconosciuti ai fini sportivi, usufruiscono di trattamenti fiscali e previdenziali agevolati e per eliminare fenomeni di elusione, purtroppo emersi in fase di verifiche successive». Le discipline sportive sono inserite nell’elenco se: riconosciute dal Cio; riconosciute da SportAccord (associazione no-profit che raggruppa le federazioni sportive internazionali che fanno capo al Cio); presenti negli statuti delle federazioni sportive e delle discipline sportive associate approvate dalla Giunta Nazionale del Coni.
Il riconoscimento dei “fini sportivi”, per le diverse discipline, è importante anche per le agevolazioni fiscali e tributarie che ne derivano per le associazioni e le società sportive dilettantistiche, a cominciare dalla possibilità di erogare compensi esenti da imposizione fiscale fino a 7.500 euro annui ai collaboratori sportivi e amministrativi.
Sono ancora diverse le specialità che cercano un riconoscimento. In occasione del prossimo consiglio nazionale previsto per il 24 ottobre 2017 potrebbe essere la volta dello yoga, disciplina praticata in Italia da quasi due milioni di persone con un giro d’affari di oltre 200 milioni di euro, che in America vale un mercato da dieci miliardi di dollari. D’altronde lo yoga sia esso asana, chakra o pranayama, è già praticato anche da diversi sportivi. La scorsa estate, a Singapore, l’Inter di Spalletti si è cimentata in una lezione di yoga agli ordini del maestro Yuto Nagatomo.