Il Messaggero, 13 ottobre 2017
Pa, via a concorsi e 7.900 assunzioni
ROMA Le assunzioni pubbliche ripartono. Sono i primi effetti dello sblocco del turn over deciso dal governo, che ha alzato la soglia degli ingressi nei ministeri e nelle agenzie all’80%, nel 2017, dei risparmi sulla spesa ottenuti grazie al pensionamento dei dipendenti nell’anno precedente. Una soglia che nel 2018 salirà al 100%. Ieri la ministra della funzione pubblica, Marianna Madia, e il ministro del Tesoro, Pier Carlo Padoan, hanno dato il via libera all’ingresso nei ranghi delle amministrazioni di 7.900 persone. Quasi seimila ingressi (5.590 per l’esattezza) saranno immediati. Si pescherà tra i vincitori di concorsi già fatti. Per altri 2.313 posti si procederà tramite nuove procedure selettive pubbliche. Prove che si svolgeranno secondo le regole della riforma del pubblico impiego, che con questa tornata concorsuale farà il suo esordio. Dunque le prove saranno centralizzate, programmate con regolarità e ci sarà anche una verifica delle conoscenze linguistiche. Ma rispetto al passato il cambiamento più rilevante è il tetto agli idonei. Si tratta di coloro che passano le selezioni ma con un punteggio più basso rispetto a quello dei vincitori. Lasciati in una sorta di congelatore in attesa che si liberi un posto. Un’attesa che, nelle passate esperienze, è durata anni e spesso è stata vana. Le nuove regole prevedono che gli idonei non possano essere più del 20% rispetto ai posti messi a concorso. I dati dell’ultimo monitoraggio della funzione pubblica indicano che a fronte di 4.471 vincitori ancora da assumere, ci sono 151.378 idonei la cui presa in servizio resta «eventuale». E come ogni volta a fine anno si pone il problema se prorogare o meno le graduatorie.
GLI INGRESSILa maggior parte delle nuove entrate 5.149 su 7.903 posti, riguarderà le forze dell’ordine. Saranno assunti 2.033 carabinieri, altri 1.032 poliziotti, 619 finanzieri, 1.090 guardie carcerarie, 375 vigili del fuoco. Ma tornano ad assumere anche i ministeri, le agenzie fiscali, l’Inps. All’Economia sono previsti 517 nuovi ingressi, all’Inps le assunzioni saranno 730, all’Agenzia delle Entrate 236, altri 509 posti saranno assegnati al ministero dei Beni culturali. A entrare saranno funzionari amministrativi, contabili, ma anche archeologi, avvocati di Stato, funzionari della Corte dei conti e del Consiglio di Stato. Intanto, proprio in questi giorni, al ministero della Funzione pubblica stanno lavorando alle nuove linee guida per i concorsi. La ministra Madia ha annunciato che ci sarà un sito unico che raccoglierà i bandi di tutta Italia. L’obiettivo è aumentare la trasparenza delle selezioni. Nei prossimi sei anni, del resto, come aveva annunciato il sottosegretario Angelo Rughetti, andranno in pensione circa 450 mila statali che dovranno essere sostituiti con nuovi ingressi. Inoltre il ministero sta anche definendo un vademecum per aiutare le amministrazioni a stendere i piani per la stabilizzazione dei precari (circa 50 mila in ballo).