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 2017  ottobre 12 Giovedì calendario

L’amaca

“Un arrocco di forze politiche spaventate”, scrive Ezio Mauro a proposito del colpo di mano sul Rosatellum. Andando a ritroso nel tempo non è facile stabilire quanto lunghe siano, le radici di questo arrocco: è materia anche tecnica, per politologi e costituzionalisti. Ma ogni cittadino appena informato ha la sensazione che la politica italiana sia “spaventata” da molto, moltissimo tempo. Spaventata dagli elettori ma forse soprattutto da se stessa, dall’impotenza malata che le ha impedito, per più legislature, di dotarsi di una legge elettorale decente; dunque di governi che fossero legittimati non solamente dalle procedure e dagli aggiustamenti di Palazzo, ma persino da una vittoria elettorale… La sola vera “antipolitica” è costituita dall’impressionante fuga dalle urne degli ultimi anni. Ci fu un culmine clamoroso, davvero di fine epoca, nelle elezioni regionali del 2014 in Emilia-Romagna: 37 per cento di votanti, contro il 68 (!!) delle precedenti elezioni. Se neppure le crepe più evidenti sono bastate a mutare il quadro, significa che i partiti, e il Pd per primo, non hanno più la forza di cambiare passo e intenzioni. Ammesso che ne abbiano la volontà, non ne hanno la forza. Non è solamente lo spavento, è anche l’estrema debolezza l’artefice di questo brutto finale di legislatura.