Pagina99, 6 ottobre 2017
Lo scarso riposo accorcia la vita
C’è chi non riesce a prendere sonno, chi si sveglia diverse volte durante la notte, chi apre gli occhi ogni mattina prima che la sveglia suoni.
Alcuni dormono poco e male perché soffrono di altre malattie che possono, per esempio, causare dolore o difficoltà a respirare, altri semplicemente perché hanno troppe cose per la testa o perché avvertono la pressione di quel che dovranno fare il giorno seguente. Altre ancora dormono poco perché tanto basta.
Qualunque sia la causa del poco sonno, la differenza tra le poche persone che hanno fisiologicamente un bisogno ridotto di sonno e le molte per cui dormire male è un problema la si vede di giorno, quando la carenza di sonno si traduce in una gamma sterminata di disturbi: dalla sonnolenza alla difficoltà di concentrazione, dall’irritabilità all’incapacità di memorizzare informazioni.
L’insonnia – che sia cronica o occasionale – non è uno scherzo. Ha un pessimo impatto sulla qualità di vita, ma soprattutto contribuisce a fare seri danni alla salute che si possono tradurre in un aumento del rischio di morire.
La ragione è che il sonno è un bisogno primario del nostro corpo e non dormire bene innesca una miriade di meccanismi biologici che possono portare a innumerevoli malattie.
L’obesità, per esempio. Si stima che chi dorme meno di 6 ore ha un rischio 7,5 volte più alto di avere un indice di massa corporea eccessivo rispetto a chi dorme più di 7 ore. E il rischio sale al ridursi del tempo trascorso a dormire. La ragione potrebbe essere legata a cambiamenti ormonali innescati dalla carenza di sonno che hanno effetti sul controllo della fame. Dormire di meno porta a mangiare di più e a ingrassare. Ma diversi altri meccanismi sono allo studio dei ricercatori.
Ancora: chi dorme poco ha un maggiore rischio di ammalarsi di diabete probabilmente perché la carenza di sonno produce difficoltà a eliminare il glucosio. Così la ricerca ha stimato che chi dorme 5 ore a notte o meno ha un rischio 2,5 volte più alto di avere il diabete rispetto a chi dorme 7-8 ore per notte. Va solo un po’ meglio a chi dorme intorno a 6 ore: rispetto a quanti si riposano il tempo necessario, il rischio di ammalarsi di diabete aumenta di 1,7 volte.
E chi non ha avvertito sulla propria pelle l’innalzamento della pressione arteriosa e le palpitazioni dovuti a una notte in bianco? Già, perché il cattivo riposo incide anche sul rischio di ipertensione. Che, abbinato a un persistente stato di infiammazione, si traduce in maggiori probabilità di andare incontro a un ictus o un infarto (quest’ultimo ha una probabilità di verificarsi del 45 per cento più alta in chi dorme meno di 5 ore).
Non va meglio per la salute mentale: la perdita di sonno cronica porta a un eccesso di malattie mentali, sintomi depressivi, ansia, uso di alcolici e tentativi di suicidio.
E allora non stupisce se l’insonnia, specie se prolungata, è in grado di accorciare notevolmente la vita: basti pensare che chi dorme meno di 5 ore ha un rischio di morire del 15 per cento più alto rispetto a un coetaneo che dorme il numero di ore corretto.