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 2017  ottobre 10 Martedì calendario

La dignità calpestata dall’impero Hefner

Oggi l’attualità, che corre come un coniglio inseguito dalla volpe, vorrebbe che parlassi della guerra fratricida in Spagna, o della Brexit che sta sconvolgendo la Gran Bretagna, o per quanto riguarda la cronaca nera, delle tantissime donne che vengono stuprate e uccise dai loro mariti, fidanzati, conviventi «per troppo amore».
Ma, proprio a questo proposito vorrei parlare, anche se un poco in ritardo, di Hugh Hefner e della sua rivista Playboy che ha partecipato a costruire una cultura del consumo sessuale voyeuristico, e della reificazione del corpo femminile. La rivista Playboy con le sue 7 milioni di copie (da ultimo ridotte a 3 milioni per l’avvento della rete di piu facile ed economico accesso), non solo ha partecipato alla regressione sessuale maschile, ma ha sistematicamente offeso la dignità delle giovani donne riducendole, anche se solo simbolicamente, ad animaletti domestici alla mercé di un padrone sessuale occhiuto e sprezzante.
Tempo fa ho conosciuto a Los Angeles una ragazza che per guadagnare aveva fatto la coniglietta per due anni. Mi raccontava che la costringevano a portare tacchi altissimi che le provocavano piaghe ai piedi, la obbligavano a imbottirsi di cotone il reggipetto per mostrare un seno abbondante, le imponevano di stamparsi addosso un sorriso bambinesco e provocante che doveva mantenere anche quando veniva trattata come una serva. La paga era buona, ma sempre scarsa, a suo dire, per la fatica che faceva, costretta a stare in piedi fino all’alba per accontentare il voyeurismo dei clienti,.
Chiamare tutto questo una «sfida al puritanesimo», una «rivoluzione sessuale», una «liberazione erotica della società americana», mi sembra veramente ridicolo. L’impero Hefner aveva semplicemente e genialmente inventato la mercificazione di massa di un sesso da onanisti. Infatti, anche nei popolarissimi sexy-club le conigliette non dovevano accoppiarsi coi clienti ma dovevano eccitarli per lasciare che poi andassero a compiere i loro doveri coniugali con la testa piena di immagini di ragazze bellissime e affascinanti che si potevano solo sognare. Guardare ma non toccare. Guardare, vagheggiare e prepararsi all’assalto nei riguardi di prede piu facili ed economiche. Se questo si definisce «liberazione sessuale», stiamo freschi.