ItaliaOggi, 10 ottobre 2017
Diritto & Rovescio
Bernard Henri-Lévi era uno dei nouveaux philosofes francesi che si erano imposti alla pubblica opinione transalpina nel 1970, 47 anni fa. Un paio di generazioni fa, quindi. Lévi non era il più autorevole ma solo il più telegenico. Il capofila di questo movimento infatti era Andrè Glucksmann. Henri-Lèvi era il più mediatico di tutti. Di lui si diceva (proprio perché portava sempre ampie camicie bianche generosamente aperte sul petto delicatamente villoso) che era il più bel décolleté de Paris. Adesso che il suo astro è vistosamente declinato a Parigi, Lévi, assunto de direzioni precedenti, resta editorialista del Corriere pur essendosi opposto, quando era un mammasantissima all’Eliseo, all’estradizione di Battisti dalla Francia in Italia. Ed essendo anche quello che ha sostenuto Sarkozy nell’attacco francese (e poi Nato) alla Libia che tanta ricchezza ha sottratto all’Italia e tanti guai ha provocato al nostro paese. Ma Lévi continua a scrivere su un quotidiano del paese che odia. Nei fatti. In Francia non sarebbe possibile.