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 2017  ottobre 07 Sabato calendario

Di cosa si parla a Mosca. L’autovelox a prova di bustarella

Non bastavano i parcheggi a pagamento in pressoché tutta la capitale. A rendere sempre più oneroso muoversi in macchina ora ci sono anche oltre un migliaio di autovelox: 1.424 per esattezza. Gli automobilisti insorgono, ma le autorità si rallegrano. Il tasso d’incidenti gravi è sceso, dicono: nella capitale e nella regione di Mosca è il più basso della Federazione. Da qui la decisione di aumentare il numero di autovelox su tutte le strade russe: entro la fine dell’anno oltre 2.500 si aggiungeranno ai 7.500 già esistenti. Per Piotr Shkumatov, coordinatore del movimento “Società secchielli blu” che dal 2006 lotta per l’uguaglianza degli automobilisti davanti alla legge, l’aumento sarebbe di per sé una buona cosa, ma è la pratica che lascia a desiderare. Il più delle volte gli autovelox vengono usati per tappare i buchi del budget. Basta vedere, dice, come vengono piazzati: tratti a 40 chilometri all’ora dotati di autovelox vengono imposti lungo strade dritte e in buone condizioni dove si potrebbe viaggiare a 80 chilometri orari. L’anno scorso gli autovelox hanno prodotto 61 milioni di contravvenzioni portando alle casse dello Stato 31 miliardi di rubli, vale a dire 455 milioni di euro. A sentire Viktor Pohmelkin, presidente del Movimento degli automobilisti russi, la loro presenza ha però i suoi vantaggi: «Sono una soluzione migliore rispetto alle squadre mobili della polizia se non altro perché non chiedono bustarelle».