il Fatto Quotidiano, 9 ottobre 2017
Ma mi faccia il piacere
Pene accessorie. “Al 41 bis anche i giornali vengono ‘selezionati’. Esclusi Avvenire, il manifesto, il Foglio, il Mattino, Il Dubbio e Ristretti orizzonti. Rita Bernardini: ‘Non credo che sia una casualità che venga limitata la possibilità di acquistare quelli che portano avanti denunce del sistema penitenziario’” (Il Dubbio, 6.10). No, Rita: è che, se ai detenuti, per quanto colpevoli, infliggi pure quei giornali, scatta il reato di tortura.
Pene esemplari. “Di Pietro non può sfangarla, ora commissione d’inchiesta su Tangentopoli” (Riccardo Nencini, segretario Psi e sottosegretario alle Infrastrutture, la Repubblica, 3.10). Così impara a non rubare.
Oggi le comiche. “Renzi sale in cattedra alla Stanford: ‘C’è chi mi offre 50mila euro a lezione’” (la Repubblica, 3.10). Purchè parli inglese.
Un palmo di Maso. “Maso ha avuto un cachet normale, nulla di straordinario” (Maurizio Costanzo dopo l’intervista Pietro Maso, Libero, 7.10). E quale sarebbe, di grazia, la tariffa normale per chi ammazza entrambi i genitori per rapinarli e si becca 26 anni?
Congiuntivite. “Non so voi, ma io ho l’impressione che Roma è piena di droga” (Beatrice Lorenzin, Ap, ministra della Salute, 30.9). Mai sentito parlare del congiuntivo?
Dal produttore al consumatore. “L’imputato De Luca: ‘Via l’abuso d’ufficio’. I professori applaudono. La ‘lezione’ del governatore all’università di Salerno” (Corriere della sera, 7.10). Finalmente parlava un esperto del ramo.
Dal produttore ai consumatori. “Invito a non votare i candidati chiacchierati, dovunque siano” (Nello Musumeci, candidato presidente della Regione Sicilia per il centrodestra, 7.10). Io presento gli impresentabili, poi fate voi.
Chi di laurea ferisce. “Oscar Giannino: ‘Mi sono inventato le lauree per un complesso di inferiorità’” (Huffington Post, 5.10.2014). “Pochi laureati nel Paese che non investe sui giovani” (Oscar Giannino, Il Messaggero, 6.10.2016). Premio Pulitzer al Messaggero che, dovendo commissionare un editoriale sui dati dell’Ocse sui pochi laureati in Italia, ha subito chiamato Giannino.
Rosatellum alcolico. “Il sistema: mix uninominale (36%) e proporzionale (66%)” (Il Mattino, 8.10). Totale: 102%. I conti tornano.
Colpa di Chiara. “Cara Appendino, incolpi solo la sinistra: così fai male a Torino” (Sergio Chiamparino, Pd, presidente Regione Piemonte, la Repubblica, 7.10). “La sindaca miope e provinciale. Governa come un amministratore di condominio. La società civile alzi la voce” (Valentino Castellani, Pd, ex sindaco di Torino, La Stampa, 8.10). Non le bastano tutti i debiti, i trampolini, le piste di bob e i palazzi del ghiaccio che le abbiamo lasciato in eredità?
Il penultimatum. “L’ultimatum di Pisapia a Gentiloni: Stop a una manovra di mance’” (la Repubblica, 3.10). Brrr che paura.
Il giureconsulto. “La vicenda catalana divide Berlusconi e Meloni dalla Lega. Il Cavaliere sostiene Rajoy: ‘Urne incostituzionali’” (La Stampa, 3.10). La Costituzione del vicino è sempre più verde.
Idee chiare. “Renzi: ‘Niente coalizioni’” (Huffington Post, 28.6). “La nostra gente non li perdonerà mai” (Matteo Renzi sugli scissionisti dal Pd, Avanti, ed. Feltrinelli, 12.7). “Renzi apre a sinistra: ‘Serve una coalizione ampia, l’avversario non è chi è uscito’” (la Repubblica, 7.10). Ma chi è rimasto.
Garantisti all’italiana. “Woodcock archiviato? Ovvio, il circo mediatico è perfettamente legale” (Claudio Cerasa, Il Foglio, 3.10). “Che il fascicolo penale a carico di Woodcock si arenasse sugli scogli dell’archiviazione, era tra le ipotesi del possibile… La Procura di Roma non è stata in grado di reperire elementi sufficienti per la richiesta di rinvio a giudizio. Sul telefono di Sciarelli sono stati ritrovati contatti con Lillo prima e dopo lo scoop sul caso Consip, non nei giorni utili all’inchiesta. I messaggi potrebbero essere stati cancellati” (Il Foglio, 7.10). Ah ecco, Woodcock e Sciarelli non sono innocenti: per lui il fascicolo si arena sugli scogli e lei forse ha cancellato in messaggi. Forza, ragazzi, rassegnatevi e ripetete con noi: “Cucù, il complotto su Consip non c’è più”.
Il titolo della settimana. “Ecco perchè Mario Cervi scriveva: ‘Giù le mani da Montanelli’” (il Giornale, 4.10). Perchè era arrivato Sallusti?