la Repubblica, 6 ottobre 2017
Di cosa si parla a Istanbul: la bolletta salata del Sultano
Costa la reggia del Sultano, altroché se costa, si accorge il contribuente turco. Mezzo milione di euro soltanto per le spese di pulizia. Altri 300 mila per la cucina. E più o meno la stessa somma per la cancelleria. Le bollette del faraonico palazzo presidenziale di Recep Tayyip Erdogan ad Ankara sono salate. Lo evidenzia il quotidiano Cumhuriyet, quasi il solo rimasto all’opposizione e falcidiato nei suoi ranghi giornalistici, citando il rapporto 2016 della Corte dei conti. Una per una, le spese per quasi tutte le voci risultano in aumento rispetto al 2015. Pure lo stipendio mensile del Presidente, salito del 10%, e arrivato a 49.250 lire turche (più di 11 mila euro). L’opposizione è in fermento: le critiche si appuntano sul cosiddetto “budget segreto”, un appannaggio attribuito alla Presidenza in modo forfettario, che nel 2015 era di 150 milioni di lire turche (allora oltre 40 milioni di euro) e nel bilancio 2016 risulta invece “nascosto”. Oscurate le bollette di acqua, luce, riscaldamento e internet. La relazione della Corte cita però le spese di rappresentanza e di viaggio, tutte in crescita, come quelle per i servizi segreti, che hanno fatto segnare un aumento record di oltre 30 milioni di euro. Più soldi per le informazioni, insomma, ma non propriamente quelle dai giornali.