la Repubblica, 4 ottobre 2017
Referendum: domande & risposte
QUANDO SI VOTA?
Domenica 22 ottobre dalle 7 alle 23 presso le tradizionali sezioni elettorali.
COSA CHIEDE IL REFERENDUM?
In Veneto, chiede se l’elettore vuole che alla Regione siano attribuite forme e condizioni particolari di autonomia. In Lombardia, chiede se l’elettore vuole che la Regione, in considerazione della sua specialità, nel quadro dell’unità nazionale, intraprenda le iniziative istituzionali necessarie per richiedere allo Stato l’attribuzione ulteriori forme o condizioni particolari di autonomia, con le relative risorse, ai sensi dell’art.116 della Costituzione.
SERVE UN QUORUM PER LA VALIDITÀ DEL REFERENDUM?
In Veneto, lo statuto regionale prevede che il referendum sarà valido solo se si recherà al voto almeno il 50 per cento degli elettori. In Lombardia, non è previsto il quorum. Quindi l’esito del voto sarà valido in ogni caso.
COSA SUCCEDERÀ SE VINCE IL SÌ, A PARTIRE DAL 23 OTTOBRE?
Non ci saranno effetti immediati. I governatori di Veneto e Lombardia potranno aprire una trattativa con il governo centrale in base a quanto già prevede l’articolo 116 della Costituzione. La partecipazione al voto potrà dare più forza alla trattativa.
LOMBARDIA E VENETO POTRANNO DIVENTARE REGIONI A STATUTO SPECIALE E TRATTENERE IL GETTITO FISCALE, SE PASSANO I REFERENDUM?
No, almeno non subito. Solo con legge approvata dalle Camere a maggioranza assoluta, sulla base di una intesa tra lo Stato e la regione interessata.
CI SARÀ IL VOTO ELETTRONICO?
Solo in Lombardia, l’elettore voterà con un tablet. Con tre possibilità. Sì, no, e scheda bianca. Poi confermerà il voto.
QUANTO COSTA?
La Lombardia ha stanziato per la promozione del referendum 3,5 milioni di euro. Più 21 milioni per l’acquisto dei tablet, che poi saranno lasciati in comodato gratuito alle scuole. Si calcola che alla fine la spesa potrà arrivare a 48 milioni.