Libero, 30 settembre 2017
Il calcio è in mano a 4 «Raiola»
Il calcio irrompe prepotentemente nella top 10 dei procuratori più potenti del mondo. La classifica dominata storicamente dagli agenti dei grandi giocatori di basket, baseball e hockey americano vede adesso inserirsi ben 4 procuratori che gestiscono principalmente calciatori. Oltre ai “soliti” Jorge Mendes e Jonathan Barnett, agenti rispettivamente tra gli altri di Cristiano Ronaldo e Gareth Bale, si affaccia nella graduatoria dei “ricchissimi 10” anche Mino Raiola che, dopo le importanti operazioni, da Pogba a Lukaku, che lo hanno visto protagonista negli ultimi anni, ha scalato la classifica comandata dal “signore dei diamanti d’Oltreoceano” Scott Boras, piazzandosi al 10 ̊ posto per commissioni incassate in questo 2017 (circa 37 milioni di euro incassati). Ma, da quanto si evince dall’analisi fatta dalla nota rivista statunitense di economia e finanza Forbes, il procuratore di calciatori più ricco e potente del mondo è il misterioso Costantin Dumitrescu che attraverso la sua Mondial Sport Management gestisce un portafoglio davvero importante che va da Cavani a Witsel, passando per Coutinho, Varane e Martial.
Tutto ciò riguarda strettamente anche il nostro massimo campionato, dato che in quest’ultima sessione di mercato sembra che i “fantastici 4” abbiano rivalutato la Serie A, snobbata negli ultimi anni. Ne sono la prova l’approdo al Milan del “protetto” di Jorge Mendes, André Silva, e alla Lazio di un altro illustre assistito, vale a dire Nani; il prolungamento di contratto, sempre con i rossoneri, di Gigio Donnarumma, e l’arrivo alla Juventus di Blaise Matuidi, pezzi pregiati della scuderia di Mino Raiola; e ancora l’ingaggio da parte dei bianconeri di Douglas Costa, assistito da Dumitrescu, di Wojciech Szczesny, seguito da Jonathan Barnett.
In questo contesto va ad inserirsi anche l’arrivo agli ordini di Massimiliano Allegri del difensore tedesco Benedikt Höwedes, il cui procuratore Volker Struth, ora 13 ̊ in classifica, aspira a raggiungere i livelli dei quattro “signori del calcio”. Non più giovani da lanciare e poi rivendere all’estero (come nel caso di Pogba o Cavani) o calciatori al termine della carriera che venivano in Italia per “svernare” (si ricordi di Bruno Alves o Rafa Marquez assistiti da Mendes), adesso i procuratori più potenti del mondo mandano in Serie A giocatori già fatti, segno che i recenti investimenti fatti nel calcio di casa nostra hanno attirato la loro attenzione. E non sarebbe una sorpresa, se il tavolo dove giocarsi il primato tra grandi procuratori, torni a essere a breve proprio la nostra Serie A.