1 ottobre 2017
APPUNTI PER GAZZETTA - IL VOTO IN CATALOGNAREPUBBLICA.ITBARCELLONA - Caos e tensione in Catalogna per il referendum sull’autonomia
APPUNTI PER GAZZETTA - IL VOTO IN CATALOGNA
REPUBBLICA.IT
BARCELLONA - Caos e tensione in Catalogna per il referendum sull’autonomia. Sotto una pioggia incessante e in una situazione di quasi ammutinamento, la polizia catalana ha deciso di non intervenire per sgomberare i seggi predisposti dalla Generalitat come invece avevano ordinato le autorità centrali. Così il governo di Madrid ha inviato pattuglie della polizia nazionale per fare irruzione nei seggi occupati e ritirare le urne. Operazioni che in alcuni casi hanno portato a scontri tra polizia in tenuta antisommossa e popolazione. 319 il numero dei seggi in cui non è stato possibile votare a causa dell’intervento della polizia spagnola. Fonti del governo catalano parlano di oltre 460 feriti, 91 dei quali gravi. Il ministero dell’Interno spagnolo ha denunciato il ferimento di 12 agenti e l’arresto di sei persone, tra cui un minore. La polizia spagnola ha usato proiettili di gomma contro i manifestanti. La ministra catalana dell’Educazione Clara Ponsati denuncia di essere stata aggredita da agenti della polizia spagnola che hanno fatto irruzione in un seggio a Barcellona. "La polizia nazionale e la Guardia Civil hanno dovuto agire perché i Mossos d’Esquadra hanno anteposto le motivazioni politiche a quella professionali", ha dichiarato il rappresentante del governo di Madrid in Catalogna, Enric Millo. "Siamo stati obbligati a fare quello che non volevamo fare".
• IRRUZIONE NEL SEGGIO DI PUIGDEMONT
La polizia spagnola ha fatto irruzione nel seggio elettorale di Girona dove era previsto votasse il presidente Carles Puigdemont sfondando le porte che era state chiuse dai cittadini. Gli agenti hanno fatto irruzione all’interno accolti dal grido degli elettori "Voterem" mentre i volontari catalani portavano via urne e schede. Puigdemont è poi riuscito a votare in un altro seggio a Girona. Almeno tre i feriti, fra cui un’anziana signora, nell’irruzione della polizia spagnola nel collegio Freire del quartiere di Roquetes a Barcellona. Gli agenti spagnoli, in tenuta antisommossa, sono intervenuti con la forza in diversi collegi elettorali dove si sono registrati tafferugli con i votanti. Voto in Catalogna, Girona: Guarda civil sfonda l’ingresso del seggio di Puigdemont Condividi
• POLIZIA SPAGNOLA USA PROIETTILI DI GOMMA E CARICA POMPIERI
La polizia spagnola ha usato proiettili di gomma in diverse occasioni, in particolare contro le persone che cercavano di allontanarsi dal seggio Ramon Llull di Barcellona. Ci sarebbe almeno un ferito. Un ricercatore di Princeton, Jordi Graupera, ha postato sui social un video che mostra un agente della Guardia Civil sparare contro la folla a Barcellona e una foto in cui si vede il proiettile di gomma verde.
Projectils. pic.twitter.com/90Dux22caq
— Jordi Graupera (@JordiGraupera) 1 ottobre 2017Cariche sui manifestanti ma anche sui pompieri catalani che si erano dichiarati a favore del referendum. I vigili del fuoco sono stati aggrediti dalla polizia nazionale a calci e colpi di manganello durante le operazioni di sgombero di un seggio. Voto Catalogna, la polizia spagnola carica i pompieri schierati al fianco dei manifestanti Condividi
• "AZIONE INGIUSTIFICABILE"
Il presidente del governo catalano Puigdemont ha affermato che Madrid sta rispondendo a "urne, schede e seggi nelle scuole" con "manganelli e proiettili di gomma", "un esempio di azioni ingiustificate e ingiustificabili". Su Twitter Ada Colau, la sindaca di Barcellona ha chiesto alla polizia spagnola di "smetterla di caricare la popolazione indifesa".
VICEPREMIER: "PROPORZIONATA LA RISPOSTA DELLA POLIZIA"
La vicepremier spagnola Soraya Saenz de Santamaria ha difeso l’operato della polizia spagnola, che sarebbe intervenuta ai seggi con "professionalità" e "proporzionalità". Oggi in catalogna, ha aggiunto, "non c’è stato un referendum", e ha chiesto al governo catalano di "porre fine immediatamente " a quella che ha definito una "farsa".
• VIA RAJOY
Podemos prepara una mozione di censura al governo minoritario del premier Rajoy e chiede l’appoggio di socialisti e nazionalisti. Il vicesegretario del partito, Rafael Mayoral, ha proposto ai socialisti di "fare un passo avanti e mandare via subito il premier".
• CAOS BARÇA
Contrariamente a quanto annunciato dai media catalani, la partita "Barcellona - Las Palmas" non è stata annullata. Il match si è giocato a porte chiuse.
• LE REAZIONI
La "brutalità ingiustificata" della polizia contro gli elettori catalani è "una vergogna che accompagnerà per sempre l’immagine dello Stato spagnolo", ha detto Puigdemont. "La Spagna dovrà spiegare al mondo che cosa ha fatto oggi in Catalogna", ha dichiarato la presidente del parlamento catalano Carme Forcadell. L’ex capitano del Barcellona, Carles Puyol, scrive su Twitter "Votare è democrazia!". "Barcellona è una città di pace e non ha paura" twitta il sindaco di Barcellona Ada Colau. Duro l’intervento del leader di Podemos Pablo Iglesias: "Manganelli, anziani travolti. Quanto sta facendo il Partido Popular alla nostra democrazia mi ripugna. Sono corrotti, ipocriti, inutili".
• I COMMENTI IN ITALIA E NEL MONDO
"Immagini indegne da Barcellona. Un governo che usa la violenza per sgomberare e chiudere i seggi elettorali, prendendosela con anziani e bambini, è una vergogna", commenta il segretario della Lega Matteo Salvini. La violenza della polizia contro i cittadini "è scioccante, il governo spagnolo deve agire per farla finire subito", ha detto il leader del Partito laburista inglese Jeremy Corbyn. "Lo Stato Spagnolo perde il suo sangue freddo. La nazione non può essere una camicia di forza", commenta il leader francese della gauche radicale Jean-Luc Melénchon.
• IL PRESIDIO NOTTURNO DEI SEGGI
Lunghe code e assembramenti davanti ai luoghi del voto. Migliaia di persone si sono radunate qui tutta la notte in quella che per i catalani è diventata anche una prova di forza e propaganda contro il governo di Madrid. La mossa che Barcellona aveva annunciato alla vigilia del referendum ("troveremo modo di far votare comunque") è arrivata poco prima delle 8 del mattino, a un’ora dell’apertura prevista dei seggi. La Generalitat ha lanciato il ’censo universal’, misura che consente il voto di ogni elettore in "qualsiasi seggio elettorale aperto" anche se non è quello di appartenenza dell’elettore e la possibilità di votare con le schede stampate a casa.
Condividi Barcellona, in centinaia accampati davanti ai seggi in attesa di votare Condividi
• LO SCAMBIO DI ACCUSE ALLA VIGILIA DEL VOTO
I giorni della vigilia sono stati un crescendo di accuse e di mosse e contromosse del governo spagnolo e del governo della Generalitat (la Regione) catalana. Oltre a sbarrare i seggi, il governo di Madrid ha preso il controllo del centro Telecomunicazioni Ctti della Generalitat, per staccare le applicazioni che consentono il conteggio dei risultati, ma anche un possibile ricorso al voto elettronico. Dura la reazione ufficiale degli indipendentisti: "È un attacco alla democrazia, votiamo lo stesso". A prendere posizione è anche Pep Guardiola, l’allenatore catalano del Manchester City. "Io ho votato - dice -. Non si vota per l’indipendenza, ma per la democrazia".
LA CRONACA MULTIMEDIALE DELLA GIORNATA In Diretta 20:20 - 01 Ott Chiusi i seggi, inizia lo spoglio Si sono chiusi alle 20 in Catalogna i seggi per il referendum sull’indipendenza della regione. Il portavoce della Generalitat ha spiegato che non c’è stato un prolungamento dell’orario di voto, ma chi si trova nei collegi all’ora di chiusura potrà comunque votare. Iniziano ora le operazioni di conteggio.
Alessio Sgherza 20:19 - 01 Ott Mobilitati 3 milioni di personeSecondo le stime del governo della Catalogna sono state tre milioni le mobilitate per il referendum Alessio Sgherza 19:32 - 01 Ott Sale a sei il numero delle persone arrestateTra questi c’è anche un minore. Gli arresti sono stati eseguiti con le accuse di "resistenza", "attentato" e "disobbedienza". Alessio Sgherza 19:27 - 01 Ott Sei procure indagano sull’operato dei Mossos
I Mossos sono indagati perché non avrebbero fatto abbastanza per impedire il voto di oggi nel referendum sull’indipendenza catalana vietato da Madrid. Questa mattina i Mosso non sgomberato i seggi, così sono intervenute le polizie nazionali spagnole
Alessio Sgherza 19:15 - 01 Ott Catalogna: "Stato spagnolo vergogna d’Europa"Con l’azione di repressione ai seggi per il referendum sull’indipendenza della Catalogna, lo Stato spagnolo "sta diventando la vergogna d’Europa". Lo ha affermato il portavoce della Generalitat (regione autonoma) catalana, Jordi Turull.
Alessio Sgherza 19:12 - 01 Ott Human Rights Watch: "Stato assicuri uso proporzionato della forza della polizia""Mentre la massima corte spagnola ha deciso che il referendum non doveva essere fatto, lo Stato ha il dovere di proteggere i diritti di riunione pacifica e libertà di espressione, questo riguarda sia quelli che si oppongono all’indipendenza e quelli che la sostengono. E dove la polizia interviene con la forza per risolvere i problemi di ordine pubblico, dovrebbe assicurare che le azioni siano necessarie e proporzionate". Così Kartik Raj, ricercatore per l’Europa occidentale dell’organizzazione non governativa Human Rights Watch Alessio Sgherza 19:02 - 01 Ott Sono 319 i seggi dove non è stato possibile votareIn 319 seggi gli elettori non hanno potuto esprimere la loro intenzione di voto a causa dell’intervento della polizia spagnola. Lo ha comunicato il portavoce della Generalitat (regione autonoma) catalana Jordi TurullAlessio Sgherza 18:48 - 01 Ott Sale a quattro il numero degli arresti
Sono quattro le persone arrestate, tra cui un minore, dalla polizia spagnola in Catalogna. Due sono state arrestate per resistenza, una a Lleida e una a Girona. Sempre a Girona è stato arrestato il minore, in una circostanza in cui è rimasto ferito un poliziotto. Infine la quarta persona è stata arrestata a Sant Andreu de la Barca.