la Repubblica, 29 settembre 2017
Di cosa si parla a Istanbul. Addio all’ora legale tutto l’anno
Tramonta “il fuso orario di Erdogan” che aveva portato la Turchia a due ore di distanza cronometrica dall’Europa, allineandola invece su Riad e Mosca. Il Consiglio di Stato si è opposto alla decisione adottata dal Consiglio dei ministri, affermando che avrebbe prevaricato i suoi poteri. Per il presidente è uno schiaffo. Tutto torna alla sola distanza di un’ora.
La misura aveva provocato polemiche perché segnalava la volontà del governo conservatore di distanziarsi dall’orbita europea posizionandosi sul fuso +3 rispetto al meridiano di Greenwich. Il governo aveva motivato la scelta con la necessità di risparmiare ritardando l’accensione delle luci al calar del sole. Però lo scorso anno i disagi sono stati parecchi. Innanzitutto per gli studenti, obbligati a uscire in strada al buio più completo. Una circolare del ministero dell’Istruzione aveva allora posticipato l’apertura delle scuole. E a presentare il ricorso in tribunale era stato proprio il genitore di un allievo.
Ma poi i problemi si sono riflessi sulle transazioni commerciali e finanziarie con l’Europa, primo partner economico della Turchia. Caos anche nella sincronizzazione degli apparati digitali. Insomma, adesso stop all’esperimento e basta con l’ora legale per tutto l’anno. Ma il braccio di ferro sulle lancette potrebbe continuare.