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 2017  settembre 26 Martedì calendario

Non posso negarlo

Laurent Louis, giovane politico belga che nega lo sterminio degli ebrei, è stato condannato da un giudice creativo a visitare gli ex lager nazisti per cinque anni di fila e a fermare ogni volta le sue emozioni in un diario scritto. Se mostrerà di credere a quello che vede, sarà riabilitato. Altrimenti prenderà il dodici per cento alle elezioni tedesche.
La sentenza «San Tommaso» è talmente innovativa che meriterebbe di essere importata in Italia. Non mancherebbero le occasioni per applicarla a coloro che nel negare l’evidenza esibiscono quantitativi di spocchia utili a coprire la malafede. Il sindaco esalta la ritrovata efficienza dei trasporti pubblici? Condannato ad aspettare due ore l’autobus alla fermata. E il teorico dell’accoglienza senza limiti e confini con residenza nel centro storico? Costretto a fraternizzare in una strada buia di periferia con una comitiva di giovani migranti abbandonati a loro stessi. Gli economisti che magnificano le meraviglie del lavoro flessibile verrebbero condannati a negoziare il mutuo per la casa potendo esibire soltanto un contratto precario. Ma che cosa fare dei baroni universitari, i cui intrallazzi a circuito chiuso per piazzare in cattedra figli e famigli conquistano le prime pagine dei giornali a cicli regolari come le maree? La condanna più atroce sarebbe costringerli a partecipare a uno di quegli sterminati concorsi per due soli posti da assistente già assegnati in via preventiva ai cocchi del professore.