il Giornale, 25 settembre 2017
Fare il «pieno» alla batteria costa il 40% meno della verde
Le autovetture elettriche segnalano l’autonomia a disposizione, che si aggiorna in base allo stile di guida e alle condizioni esterne, dando in tempo reale l’informazione sui chilometri disponibili. Gli utilizzatori di auto elettriche hanno l’abitudine di caricare appena possibile, a casa o nelle infrastrutture pubbliche (ancora scarse), evitando così di rimanere «in riserva». Ma come fanno a sapere dove trovare una colonnina per ricaricare l’auto? «Con l’App E-go Ricarica, disponibile per Android e iOS, è possibile visualizzare in tempo reale la localizzazione e lo stato delle colonnine su tutto il territorio; se sono cioè disponibili, occupate da un’altra vettura o in manutenzione. A oggi le colonnine pubbliche caricano con diversi tipi di potenza: da 7,4 kW a 50 kW», spiega Alberto Piglia, capo di e-Mobility Division, Global Business Line E-Solutions, di Enel, il quale spiega anche quanto tempo occorre per ricaricare un veicolo: «I tempi di ricarica dipendono dalla potenza erogata dalla infrastruttura utilizzata e dalle caratteristiche della vettura: la batteria e il cavo. Considerando, ad esempio, l’auto elettrica più diffusa in Italia con una batteria da 30 kW completamente scarica, il tempo medio di ricarica da una presa Fast è di circa 20 minuti, mentre da una presa Quick è di circa tre ore».
È però importante considerare le abitudini di coloro che guidano automobili elettriche che tendono a caricare rapidamente, limitando in questo modo le soste. «Per questo motivo stiamo realizzando un programma di installazione di colonnine di ricarica Fast lungo l’asse autostradale per permettere a chi guida elettrico di spostarsi liberamente in tutto il Paese. Infine, occorre tener presente che, come rileva il Libro bianco della mobilità, in Italia la percorrenza media giornaliera in ambito urbano è di circa 60 chilometri. Considerando l’autonomia delle auto elettriche in commercio di oltre 300 chilometri, basta ricaricare la vettura solo una o due volte a settimana», precisa Piglia. Il manager entra quindi nei dettagli sui costi di ricarica dell’auto: «Per le infrastrutture di ricarica domestiche il costo dipende dal contratto sottoscritto con il fornitore di energia elettrica. Invece, nelle colonnine pubbliche è possibile utilizzare l’app E-go Ricarica e ricaricare la vettura a un prezzo è di 0,025 euro al minuto (Iva e imposte incluse) pari a 1,5 euro l’ora per le ricariche effettuate sulle prese Slow (con potenza disponibile fino a un massimo di 22 kW, Type 3a e Type 2). Dal mese di ottobre e fino al 15 gennaio del 2018, sarà possibile utilizzare le colonnine Fast (prese con potenza disponibile superiore a 22 kW, Type 43 kW, CCS Combo2, CHAdeMO) a un prezzo promozionale di 0,217 euro al minuto, pari a 13 euro l’ora. Da notare che il costo medio per la ricarica (utilizzando colonnine pubbliche) di un’auto elettrica small/medium è di circa 0,048 euro al chilometro. Infine, occorre ricordare che è possibile effettuare ricariche complete o parziali, in qualsiasi infrastruttura pubblica o privata, senza temere di arrecare danni alla batteria dell’auto».
La varietà di proposte tariffarie rende l’analisi delle spese per il rifornimento complessa. Considerando però il prezzo attuale della benzina e quello di Enel, attraverso la app «E-go Ricarica», per la ricarica su suolo pubblico di una vettura small/medium, il risparmio rispetto alla omologa a benzina è di circa 3 euro ogni 100 km, ossia del 40%.