la Repubblica, 24 settembre 2017
Pascale lascia Arcore. E Silvio per fare cassa ora affitta Villa Gernetto
ROMA Un cuore in due ville. Ovvero, la nuova vita raminga – ma certo non triste – di Silvio Berlusconi. Francesca se n’è andata. L’ha detto e l’ha fatto. Non dal compagno, la storia continua. Ma da Villa San Martino, da Arcore, sì. Da qualche settimana lei risiede stabilmente a Villa Giambelli poco distante (dieci km in tutto), a Rogoredo di Casatenovo, in via San Gaetano.
La Pascale lì, con Dudù e la famiglia di barboncini, mentre ’ex premier – che continua a lavorare e a tenere incontri politici e di affari durante il giorno nella storica dimora di sempre – la sera la raggiunge nel “nido d’amore” comune dove in genere cena e, così racconta chi è di casa, si ferma a dormire la notte. Questo ha comportato lo sdoppiamento o quasi dello staff. Soprattutto cuochi, assistenti, giardinieri. Nel senso che una parte dei dipendenti si è trasferita alla corte di Francesca. A fine luglio, infatti, dopo ben due anni di lavori curati da uno stuolo di architetti, artigiani e manodopera specializzata, è stata rimessa a nuovo la villa che nel 2015 è stata acquistata su esplicita richiesta della compagna napoletana del leader. Ma, va detto, non regalata alla convivente, dato che dagli atti di acquisto l’immobile risulta intestato alle società del Cavaliere. Che resta fortemente legato alla villa in cui ha trascorso gli ultimi decenni e dove sono cresciuti i suoi figli. E a quanto pare festeggerà sempre lì, a Villa San Martino, alla presenza appunto di figli e nipoti, il suo ottantunesimo compleanno il 29 settembre.
«Francesca è rinata, si trova benissimo e metterà piede il meno possibile ad Arcore, che ha sempre vissuto come un ufficio e dove chiunque arrivava a qualsiasi orario», racconta chi frequenta la compagna. Come darle torto, dato che la nuova magione è una sontuosa villa da 1.140 metri quadri. Sviluppata quasi per intero sul piano terra con il grande soggiorno e la zona notte, con ben sette camere da letto e otto bagni. L’esterno non è da meno, con circa 15 mila metri quadrati di giardino curato nei minimi dettagli, prato all’inglese tutto intorno, alberi e piante anche ricercate, come di consuetudine per le dimore berlusconiane. Poco prima che l’immobile venisse acquistato circa tre anni fa, dopo una lunga ricerca, raccontano in zona che casa e giardini erano piazzati su un sito di compravendita a 2 milioni e mezzo di euro. I due anni di lavori e la ristrutturazione hanno fatto lievitare a circa il doppio l’investimento.
Altra villa, altra storia. Da Università del pensiero liberale a location per grandi eventi. Da George Bush a Boy George. È la nuova vita, culturalmente meno prestigiosa ma economicamente più redditizia, di Villa Gernetto. Niente lezioni e seminari dell’ex presidente Usa o di Tony Blair, come aveva sognato Silvio Berlusconi. La grande residenza a due passi da Villa San Martino, stile neoclassico, 20 mila metri quadri coperti e un milione in giardini, tra quadri di pregio e drappi rossi, grande salone al primo piano da trecento ospiti, sala cinema da 150, si è trasformata in un buco nei bilanci di famiglia. Due milioni di euro l’anno per la sola manutenzione e i costi di gestione. Oltre all’edificio c’è una dépendance da 90 posti letto che nei disegni del Cavaliere avrebbe dovuto ospitare facoltosi studenti dell’ateneo mai nato. La Fininvest (cioè la famiglia) ha preso in mano ora la situazione decidendo di mettere subito a reddito l’immobile. Così, dalla scorsa settimana è partito l’affitto a grandi società per eventi e serate particolari. Esordio con Swarovsky mercoledì scorso, in piena settimana della moda milanese, ospiti glamour Andrea Bocelli, Naomi Campbell e Boy George, lo stesso Silvio Berlusconi al tavolo degli ospiti con Licia Ronzulli, Alfonso Signorini e Simona Ventura. Villa Gernetto sembra sia disponibile per una serata a una cifra che si aggira tra i 40 e i 50 mila euro.