il Fatto Quotidiano, 22 settembre 2017
I Raiola della tv che decidono i palinsesti Rai. Da Presta a Caschetto fino a Capecchi: chi sono e quanti artisti hanno i procuratori della televisione
All’inizio c’era solo Bibi Ballandi. Quando c’era da fare un contratto a un personaggio televisivo, si doveva parlare con lui. Adriano Celentano e Fiorello, tanto per dire. Poi la sua Ballandi Multimedia si è specializzata in produzioni televisive (Stasera a casa Mika, Ballando con le stelle) e sono nati i figliocci, Beppe Caschetto e Lucio Presta.
Da diversi anni sono loro due a fare il bello e cattivo tempo in televisione, facendo da manager ai principali protagonisti del piccolo schermo. Come i procuratori dei calciatori dettano legge in Serie A, così gli agenti influenzano le scelte dei conduttori e impongono alle reti (Rai Mediaset e La7) i propri personaggi. Se fino a qualche tempo fa si era rimasti nel confine vagamente invasivo dei contratti alle star (“se non gli date tot soldi va da un’altra parte…”, “se gli fate il contratto, però vi prendete anche questo o quel personaggio minore…”), ora gli agenti mettono bocca su tutto: contenuti delle trasmissioni e relativi ospiti. Itc2000 di Caschetto e Arcobaleno Tre di Presta detengono anche format e squadre di autori (Andrea Zalone, tra gli altri, il primo, e Simona Ercolani, il secondo), in modo da garantire la realizzazione di un programma chiavi in mano. Così il metodo fiction ha invaso l’intrattenimento: se per realizzare un film-tv si va da Catteleya o Wildside, per uno show si va da Caschetto o Presta (ma non solo). Ormai non ci sono più confini e tutti fanno tutto, dalla produzione degli show e dei talent alle fiction. Secondo gli addetti ai lavori, lo strapotere degli agenti è dovuto principalmente alla debolezza dei direttori di rete: quando manca linea editoriale e progettualità, si lascia campo libero alle star e ai loro manager, che confezionano il programma portante, la locomotiva della rete.
Il caso Fazio (by Caschetto) è emblematico, con il conduttore che ha imposto alla Rai un contratto per il format a una società di produzione ancora da fondare, Officina, di proprietà dello stesso Fazio e di Magnolia. E Viale Mazzini ha accettato senza battere ciglio.
Ma torniamo ai nostri due eroi, Presta e Caschetto. Barman negli alberghi e ballerino di fila a Fantastico, sanguigno e poco diplomatico, la svolta del primo arriva dall’incontro con Vincenzo Ratti, il manager di Roberto Benigni, personaggio che diventa la guest star del campionario di Presta. Il quale, dopo aver traghettato il passaggio di Paolo Bonolis a Mediaset, oggi gestisce carriere che valgono milioni. Antonella Clerici, Amadeus, Belen, Marco Liorni, Salvo Sottile (sì, anche i giornalisti hanno gli agenti), Eleonora Daniele, Annalisa Bruchi, Ezio Greggio e Teo Mammucari sono tutte star del manager calabrese. Che per questa stagione è riuscito a far ricontrattualizzare sua moglie, Paola Perego, che tornerà in prima serata su Rai1 dopo la chiusura del programma della scorsa stagione per le polemiche sul tabellone che spiegava perché “gli italiani preferiscono le donne dell’Est”.
Nonostante Presta si sia candidato (salvo poi ritirarsi) per diventare sindaco di Cosenza per il Pd, l’agente considerato vicino alla sinistra è Caschetto. Emiliano, discretissimo e potente (“il mio modello è Cuccia”), c’è lui dietro le carriere tv di Pif, Virginia Raffaele, Roberto Saviano, Luca e Paolo, Cristina Parodi, Enrico Lucci, Massimo Gramellini, Lucia Annunziata, Lilli Gruber, Giovanni Floris, Miriam Leone, Maurizio Crozza, Pierluigi Pardo, Luciana Littizzetto e, appunto, Fazio. Pare ci siano stati i suoi buoni uffici anche dietro l’arrivo di Daria Bignardi alla direzione di Rai3. Tra i due, c’è anche un terzo incomodo: la Vegastar di Silvio e Fernando Capecchi che, tra i loro clienti, hanno Carlo Conti, Francesca Fialdini, Cristiano Malgioglio e Rossella Brescia. Ma i veri padroni della tv sono i primi due.